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Visualizzazione dei post da aprile, 2008

Follia

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"Follia" di Patrick McGrath Adelphi 1998 Ho rinuciato a prenderlo in prestito, sempre fuori e prenotato, e così l'ho acquistato al Libraccio. Mi è stato consigliato da un'amica di blog ( trespass ). L'ho recuperato venerdì sera, poco prima della chiusura. Domenica pomeriggio arrivavo alla 294esima pagina. Non è mia abitudine divorare i libri, leggo lentamente di solito. Di rado mi capita di leggere tutto d'un fiato un romanzo. Mi è successo di recente con "Non lasciarmi" di Ishiguro, con "Metà acqua, metà fuoco" di Wang Shuo, un tempo con "lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta" di Pirsig e con "Una casa alla fine del mondo" di Michael Cunningham. La moglie di uno psichiatra in carriera si innamora follemente di un paziente di un collega del marito. Il paziente è un artista che seppur innamorato della moglie la uccise e dacapitò in preda a deliri di gelosia. Tra i due scatta la passione: carnale, famel

La città fantasma

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"La città fantasma" di Patrick McGrath Bompiani 2005 In attesa di trovare disponibile in qualche biblioteca "Follia" del medesimo autore, ho preso in prestito questo romanzo strutturato in tre momenti (o racconti). Ambientati tutti e tre a New York ma in epoche differenti (la guerra con l'Inghilterra, poco prima della guerra civile e infine il post attentato alle torri gemelle) raccontano una città com'era e come è ora, unendo le diverse epoche dal filo conduttore della psiche dei suoi personaggi. Il senso di colpa sembra essere la chiave di lettura, al quale si uniscono rapporti complessi e conflittuali con i padri e un assenza costante delle madri. Nel contemporaneo la psicoanalisi è il surrogato di una madre mai esistita, tuttavia una madre troppo sicura di se, a tratti tirannica. Non mi ha esaltato questo romanzo. E' un po' macchinoso e un tantino freddo. Si percepisce troppo nitido il marchingegno: i personaggi sono marionette tra le mani del n

La neve cade sui cedri

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"La neve cade sui cedri" di David Guterson Longanesi 1998 Oggi pomeriggio ho terminato la lettura di questo romanzo. Così come esistono film dalla fotografia perfetta, grandi produzioni, ben girati e ben interpretati, film cosmopoliti per argomento e per produzione, al pari esistono romanzi ben scritti, dalle descrizioni accurate, dalla trama ben pensata e ben strutturata. Generalmente non mi piacciono ne gli uni, ne gli altri: forse perchè sento la costruzione che c'è dietro come elemento fittizio, come "prestige" per coinvolgere il lettore. Ma sono sensibile alle questioni legate all'infanzia-adolescenza, così come mi è caro il Giappone e i giapponesi. Ed è proprio per questo che l'ho preso in prestito da Librinprestito . La lettura è scivolata senza difficoltà, appassionarsi ai personaggi è stato facile, immaginare i luoghi, il mare, i campi di fragole, la neve bianca, la seconda guerra mondiale, i campi di prigionia per cittadini nippo-americani polv

Famiglia

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"Famiglia" di Natalia Ginzburg Einaudi 1977 Si compone di due capitoli o due racconti lunghi, se volete. Due storie distinte ma accomunate dal ritratto delle famiglie coinvolte. Famiglia e Borghesia sono i due titoli. Letto per caso, incuriosito dal titolo e dalla leggerezza fisica del libro. E' del 1977 ma potrebbe essere di oggi o addirittura di domani. Pensavo di trovarvi un ritratto del passato, medio borghese, intellettuale, invece ho scoperto una prosa brillante, serrata, breve e contemporaneamente ricca di atmosfere e idee. Un uomo bello, una donna non bella. Un uomo dalla famiglia contadina, una donna con famiglia di intellettuali universitari. Un tempo vivevano insieme e avrebbero pure aspettato una bimba. Poi tutto cambia, poi tutto si mescola. Dopo molto tempo, dopo molte vicende , nuovi nuclei famigliari, nuove creature venute alla luce, eccoli un pomeriggio d'estata, di domenica, con quattro marmocchi, andarsene al cinema. L'uomo bello, sempre bell