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Visualizzazione dei post da marzo, 2011

Lasciami entrare

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di Tomas Alfredson Svezia 2008 (dall'omonimo romanzo di John Ajvide Lindqvist)

Naissance des pieuvres

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di Céline Sciamma Francia, 2007 Si puo' vedere a meno di 2 euro su Queerframe . Storia di adolescenti: 3 fanciulle che si affacciano alla vita, amorosa e sessuale. Innanzitutto 3 corpi. "denudati" nel liquido bluastro  di una pscina. Costretti loro malgrado in esercizi di nuoto sincronizzato. C'e l'androgina Marie, timida, non ancora sviluppata, ma dalle idee chiare, sa cio' che vuole e si strugge d'amore (rabbia?) per Floriane, sensuale, fascinosa, bionda, ambigua. E c'e' Anne, infantile, grassoccia, goffamente in corsa per non rimanere indietro: eterna bimba in un corpo esuberante e per nulla armonioso col resto. Dialoghi rarefatti, azzeccati. Attrici giovanissime molto ben dirette e calate nella parte. Il senso del racconto e' lasciato alle immagini, alla messa in scena, al gioco di rimandi e di segni sparsi per l'intero racconto. Un film che avrebbe potuto scivolare su banalizzazioni eccessive o su cliquet adolescenziali o ancor

Come una sorella

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di Ji-young Gong

business is business

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Tokyo - Hara Museum - (ART MAMA di Tatsumi Orimoto) Faccio riferimento al terremoto giapponese di magnitudo 9 dell'11 marzo 2011. Forse mai terremoto/maremoto di tale intensità è stati documentato con cosi' tanti video e fotografie, praticamente in diretta.  La tragedia entra nelle case di tutto il mondo. E le diverse testate giornalistiche fanno a gara per pubblicare i video della tragedia: durante (attraverso video amatoriali) e dopo. Non sono mica contro l'uso di questi mezzi informativi, per l'amor di dio (o di buddha, visto il luogo geografico in questione). Anch'io ho guardato le varie scene e le fotografie proposte (su Repubblica.it - corriere della sera online, la stampa.it , il fatto quotidiano , il manifesto ...). Pero' mi disturba la pubblicità . Possibile che prima di vedere un video in cui del fango di sicuro ricopre migliaia di cadaveri mi tocca subire 10 secondi di uno che mi vuole vendere lavatrici? o se mi metto a guardar le fotografie

flessibilità

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Lui non risponde, continua a fare cio' che vuole. Io mi innervosisco, non lo sopporto, non lo voglio. Muso contro muso. Il potere, pero', e' mio: quello della forza fisica e della statura. Scappano sberle, sguardi minacciosi, pianti trattenuti e poi esplosi. All'interno (di me) scattano strani meccanismi quasi incontrollabili, seguiti da sensi di colpa di pari entità; al suo interno forse c'e' solo incomprensione di tanta aggressività, sottomissione e inconsapevole resistenza. Sto parlando di me e di mio figlio di quasi cinque anni. La spirale di nervosismo e violenza sarebbe andata avanti per lungo tempo. Se non fossero sopraggiunte parole provvidenziali da parte di un adulto, stipendiato dallo stato, che cura mio figlio tutti i giorni in un luogo pubblico poco distante da casa. Mi dice (per interposta persona) che mio figlio e' ancora piccolo, non si puo' pretendere che mangi da solo, che si vesta, che si lavi, che si comporti come un bambino di 6, 7