Post

Visualizzazione dei post da luglio, 2012

frammenti del discorso amoroso

Immagine
    (...) la nostra e' una recita. siamo due attori (un po' scarsi) che hanno una specie di copione e che lo vogliono recitare per sentirsi attori... Alle volte ci riescono, altre volte sono solo patetici e ridicoli. E il copione? Non e' un solo copione. Sono due copioni, un po' diversi... Ma noi due poveri stupidi attori non ce ne siamo accorti, anzi, usiamo molta energia per far finta di non accorgercene. Recitiamo la parte. Ognuno di noi due recita la propria parte per i propri scopi. Compensiamo le differenze, alle volte facciamo forza su noi stessi per accettare le differenze, altre volte obblighiamo l'altro ad accettarle, altre volte stiamo zitti. Io conosco meglio il mio copione. Nel mio copione c'e un uomo (anzi, un ragazzino) che non vuole allontanarsi da una donna. Non vuole perderla. E' attratto da lei, la desidera. Per lui questa donna è un essere superiore, lui ha bisogno dell'amore di lei, ma il ragazzino in cuor suo spera di raggiun

Napoli VS Hong Kong

Immagine
Sono stato di recente a Napoli, banale turista per le vie del centro. Ora non mi va di parlare del caos, dello sporco, dell'assenza totale di regole nei comportamenti umani, degli imbroglioni e truffatori vari. I turisti, me compreso, probabilmente tutto questo se lo meritano. Mi ha colpito un edificio, poco fuori dalla stazione principale dei treni. Mi ha fatto immediatamente pensare a Hong Kong, città dove sono stato varie volte e che in qualche modo, irrazionalmente, mi attira. Di seguito metto le due fotografie. La prima e' Napoli, la seconda e' HK. I due edifici hanno elementi comuni: sono due parallelepipedi buttati all'imbocco di una strada piuttosto viva e caotica, sono un alveare di locali e appartamenti, presentano elementi disomogenei al loro interno (insomma sono un casino di colori, scritte e altro), si trovano in grandi città che hanno subito l'influsso di varie culture e storie. Tuttavia, a mio parere, sono simbolicamente molto diversi.

la sofferenza degli altri

Immagine
Penso che sia capitato a chiunque di avere a che fare con qualcuno che puntualmentre comunica di essere piu' stressato, piu' sofferente, piu' sfortunato, piu' indaffarato o di avere una vita/lavoro piu' difficili della vostra. La frase tipica per esempio di un capo ufficio non particolarmente brillante potrebbe essere: "vai bene tu, Luciano", col tono di chi ha mille responsabilità e invidia la tua spensieratezza. Oppure, ancora, un conoscente che si sente in dovere di affermare: "come ti invidio", il succo non cambia, in realtà non t'invidia affatto, sta solo cercando di dirti che la sua vità e' piu' complessa della tua. Sono situazioni che tendenzialmente mi irritano, ma poco, immediatamente scatta in me l'esclusione dell'interlocutore dal mondo fatto da essere intelligenti che meritano la mia attenzione e il mio tempo. E infatti quelle poche persone che stimo e che forse veramente hanno vite piu' compolesse della mia