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Visualizzazione dei post da novembre, 2021

I dolori del giovane Sébastien

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Per tutto il giorno Pervenchères è stata teatro di una grande agitazione. Bande di reclute, con i loro numeri orgogliosamente appuntati al berretto, adorni di nastri fluttuanti e di coccarde tricolori, hanno invaso le strade urlando canzoni patriottiche. Tra loro intravedo un ragazzino che conosco, il figlio di un fittavolo di mio padre. Gli domando: «Perché canti?» «Bob!... Canto e basta.» «Quindi sei contento di fare il soldato?...» «Certo che no... Canto perché cantano gli altri.» «E gli altri perché cantano?» «Bob!... Perché si usa così quando si parte al militare...» «Sai con esattezza cos'è la Patria?» L'altro mi guarda con aria attonita. Evidentemente non si è mai posto il problema. «Ebbene, ragazzo mio, la Patria sono due o tre delinquenti che si arrogano il diritto di fare di te qualcosa che vale meno di un uomo, meno di una bestia, meno di una pianta: un numero.» E, subito dopo, al fine di dare maggior forza alla mia argomentazione, gli strappo via il numero e glielo