frammenti del discorso amoroso

 
(...) la nostra e' una recita. siamo due attori (un po' scarsi) che hanno una specie di copione e che lo vogliono recitare per sentirsi attori... Alle volte ci riescono, altre volte sono solo patetici e ridicoli.

E il copione? Non e' un solo copione. Sono due copioni, un po' diversi... Ma noi due poveri stupidi attori non ce ne siamo accorti, anzi, usiamo molta energia per far finta di non accorgercene. Recitiamo la parte. Ognuno di noi due recita la propria parte per i propri scopi. Compensiamo le differenze, alle volte facciamo forza su noi stessi per accettare le differenze, altre volte obblighiamo l'altro ad accettarle, altre volte stiamo zitti.

Io conosco meglio il mio copione.
Nel mio copione c'e un uomo (anzi, un ragazzino) che non vuole allontanarsi da una donna. Non vuole perderla. E' attratto da lei, la desidera. Per lui questa donna è un essere superiore, lui ha bisogno dell'amore di lei, ma il ragazzino in cuor suo spera di raggiungerla e di superarla, non proprio superarla, desidera essere suo pari. E succede che il ragazzino debba consolare la donna. Questa donna fa sentire il ragazzino come un uomo.

Tuttavia l'attore (io) non crede al copione, lo impara a memoria, ma poi lo dimentica. Quindi cerca altre parole per seguire il copione, sbaglia, si annoia, non lo sente suo, sente la finzione. Vorrebbe cosi' conoscere l'attrice e capire le differenze di copione.... ma e' difficile. Perde la voglia, perde l'energia. Forse e' piu' facile leggere il copione e far finta di nulla. Fino a quando il teatro dove recitano verra' buttato giu' per costruire qualche grattacielo o un centro commerciale.

Ci sono dunque due copioni, due attori, un vecchio teatro... e ci sono le abitudini e i legami. I 2 attori si frequentano da anni, hanno costruito un rito, una routine. Si cercano. Hanno bisogno delle proprie abitudini. L'attore  ogni giorno si stupisce di come riesca a prendere tra le mani il copione sorridendo e sentendo un che di familiare, quasi una felicita', che dura il tempo di una lettura.

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