Naissance des pieuvres

di Céline Sciamma
Francia, 2007

Si puo' vedere a meno di 2 euro su Queerframe.
Storia di adolescenti: 3 fanciulle che si affacciano alla vita, amorosa e sessuale.
Innanzitutto 3 corpi. "denudati" nel liquido bluastro  di una pscina. Costretti loro malgrado in esercizi di nuoto sincronizzato. C'e l'androgina Marie, timida, non ancora sviluppata, ma dalle idee chiare, sa cio' che vuole e si strugge d'amore (rabbia?) per Floriane, sensuale, fascinosa, bionda, ambigua. E c'e' Anne, infantile, grassoccia, goffamente in corsa per non rimanere indietro: eterna bimba in un corpo esuberante e per nulla armonioso col resto.
Dialoghi rarefatti, azzeccati.
Attrici giovanissime molto ben dirette e calate nella parte.
Il senso del racconto e' lasciato alle immagini, alla messa in scena, al gioco di rimandi e di segni sparsi per l'intero racconto. Un film che avrebbe potuto scivolare su banalizzazioni eccessive o su cliquet adolescenziali o ancora su una rigidità costruttiva, che invece vibra per sincerità e per delicatezza di tocco. Penso sia molto difficile descrivere le pulsioni amoroso/sessuali di giovanissime proto-donne dei nostri tempi, e mi pare che l'autrice ci sia riuscita. E' riuscita anche nel mettere al centro del discorso visivo il corpo giovanile, bagnato, semi-nudo, senza cedere di un millimetro al lolitismo ammiccante dell'immaginario televisivo. Impresa ardua.

Bellissima la scena subacquea delle nuotatrici che si esercitano nell'acqua e contemporanemante il corpo magrissimo, sgraziato e fanciullesco della protagonista che "taglia" di traverso (esplorandone la compattezza) il gruppo sincronizzato e cameratesco.

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