My Husband Won’t Fit - Serie giapponese Netflix



Piccola serie giapponese su Netflix.
Dieci episodi di circa 30-40 minuti ciascuno.

Come per la serie precedente che ho recensito (Love and fortune), anche questa è giapponese e si occupa di relazioni amorose. In questo caso è la coppia matrimoniale ad essere presa in esame: una coppia stramba, di insegnanti che ben presto scoprono di avere qualche problema nel portare a termine il rapporto sessuale, come suggerisce il titolo. La vagina di Kumiko non lascia entrare il pene di Kenichi. Questione ripetuta quasi ossessivamente dalla voce interiore della ragazza/donna e altrettanto ignorata dal ragazzo/uomo. In realtà i due fanno sesso (ci sono tanti modi di fare sesso: mani, bocche...) ma la penetrazione è impedita.
Lui, è solare e serio tanto quanto lei è introversa e complicata. Sono innamorati, ma non basta a far funzionare il rapporto, nella disperazione di entrambi. Il marito ben presto cerca conforto in ragazze a pagamento dalle tette grosse (la moglie è asciutta, magra e quasi androgina, per quanto possa esserlo una donna asiatica), Kumiko, invece, si chiude in se stessa e si ritrova, suo malgrado, a diventare oggetto sessuale di tipi starni, uomini brutti e mentalmente disturbati.
Tra marito e moglie non c'e' comunicazione, nonostante la volontà di stare insieme e di amarsi.
Solo la crisi, li porterà a riavvolgere il nastro della loro relazione e a cercare di comunicare per sopravvivere.
Quella penetrazione fisica, ostacolata e impedita da non si capisce bene quale trauma di kumiko (e forse da un po' di ottusuta di Kenichi), infine sara' superata da una compenetrazione di intenti e di speranze, dall'accettazione di se stessi e del mondo circostante. E questo può avvenire solo inserendosi in un contesto e dichiarando apertamente le proprie posizioni e convinzioni.

My Husband Won't Fit ha il suo fascino: ritmo molto rallentato all'interno di situazioni che rasentano il surreale, senza tuttavia scadere in maniera, La fotografia ovattata, calda che avvolge corpi lenti e incerti, spesso contrasta con le situazioni di tensione e di nervosismo. Verrebbe voglia di scuotere la moglie, per cercare di aprirle gli occhi e di urlare al marito di darsi una mossa e di parlarle e cercre di capirla di più.
Detto questo c'e' qualcosa che non mi ha convinto, o che non ho capito. Nel mondo di oggi (di sicuro anche in Giappone) la coppia si sarebbe subito rivolta ad un medico o per lo meno ad uno psicologo. Perche' dire che il sesso non è amore? associando poi immediatamente la questione alla fiaba di Esopo della volpe e dell'uva? Perchè lei accetta passivamente le scappatelle del marito, arrivando quasi a ringraziare le prostitute che si prendono cura della esigenza di sesso dell'uomo? Perchè lei molla il lavoro? Certo, a tutte queste questioni si può dare un senso, ma che rischia di essere una forzatura o un'interpretazione piuttosto libera e creativa.
Così come rimane un sottofondo maschilista che mi ha un po' infastidito: avrei gradito maggior critica nella dinamica di coppia, maggior interesse a mostrare i rapporti di forza e le dinamiche sessiste che nella famiglia spesso si ripropongono a specchio della società. 

ALTRA RECENSIONE: in rete ho trovato questa interessante e breve recensione che vale la pena di leggere: https://www.vadoaviveredasolo.net/my-husband-wont-fit/



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