Higan no futari - Two on the edge (2021)

di Yusuke Kitaguchi
Giappone, 2021.

 La frase più felice è qualcosa del tipo: "Perchè dovrei dirlo al padre? Io sono cresciuta senza padre e sono venuta su bene e felice, no?" ed è pronunciata da una figlia alla madre.

Una produzione indipendente, un piccolo film direi quasi di genere, probabilmente per un pubblico locale, per gli amanti dei manga e degli idol. Ci sono i topos dei "drammi" asiatici: bambini maltrattati, donne alcolizzate e sofferenti, uomini deboli o stronzi, "fantasmi" e suicidi. Niente di particolarmente originale. Regge l'atmosfera generale del film, con una tensione bene alimentata e intervallata dalle storie che si intersecano e dai siparietti idol. Ma soprattutto ottima la scelta dell'attrice protagonista (Meiri Asahina), un volto che non si dimentica, particolarissimo, molto brava a rendere la forma di stordimento e al tempo stesso di reazione forte che anima questo personaggio. Tra l'altro l'attrice è anche una cantante idol di Osaka.
Non ci ho trovato molto altro. Si rimane ai sentimenti e non li si usa per scavare a fondo, per illuminare i meccanismi rigidi e spesso oscuri della società giapponese. Un mondo di donne, dove la coscienza razionale della protagonista è rappresentata da un uomo inquietante che tuttavia le ha permesso di liberarsi dall'infanzia disastrosa e l'ha guidata, non senza conflitti, verso l'età adulta. Avrebbe potuto ascoltare quella voce per non cadere in errori scontati, ma tutto sommato, la dimensione sentimentale ha la sua importanza, sembra dirci il film, se la si nega la vita perde di gusto e senso. Un film ben fatto che poteva osare di più, specialmente nella caratterizzazione dei personaggi che invece appaiono del tutto prevedibili e scontati. Infine: il titolo inglese parla di persone al limite. Mentre quello giapponese allude all'equinozio, dunque una sorta di equilibrio tra giorno e notte, tra negatività e positività, tra accettazione e rifiuto, ragione e sentimento.

Molto bella la locandina del film!


qui il sito ufficiale del film da cui ho preso le immagini: http://higannofutari.com/


 


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