FEFF - One Night (Giappone)



di SHIRAISHI Kazuya, Japan 2019, 123 min

Che dire, è un film pasticciato, come piace a molto pubblico asiatico. Melodramma a tinte drammatiche, con vene surreali e di commedia. C'è ne è per tutti i gusti. Troppa carne al fuoco e si fa oggettivamente fatica a seguirne il filo. C'e' una madre coraggio che a tratti sembra quasi giocare sull'identità di genere, e sull'uccisione del maschio per affermare la propria identità. Per poi, però, sfociare nel melodramma famigliare: tre figli segnati da profonda violenza nell'infanzia, dalla vita distrutta in età adulta che si ritrovano una madre invecchiata (bene) che ha fatto a meno di loro per quindici lunghi anni, abbandonandoli alle angherie del vicinato e dei benpensanti. E non è che sta madre abbia fatto chissà cosa: ha solo reagito alla violenza maschile, in una società profondamente maschilista, come quella giapponese. Certo, direte, non è poco quando l'immaginario giapponese è di donne remissive, grandi lavoratrici e schiave di suocere, mariti e figli. Il film avrebbe potuto puntare a questo aspetto sociale, approfondirlo, farne uscire le contraddizioni, invece si ferma alla superficie e ne mischia le acque in un brodo appunto pasticciato. Altro difetto vistoso: i personaggi spesso si sentono in dovere di spiegare con le parole quello che sta accadendo. Ridicola la scena di una donna scopata da uno dei tre figli che dice che lui sta riversando la sua aggressività su di lei. Così come didascalica la violenza del figlio maggiore nei riguardi della moglie, ingiustificata e non comprensibile. Mediocre film.

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