la prima donna giapponese

Era il 1998, penso. Tre notti a settimana dormivo in una comunità di handy, facevo il guardiano notturno (pagato una miseria, ma per l'epoca e per l'età mi sembravano tanti soldini). Di mattina frequentavo una corso a Milano del Fondo Sociale Europeo dal titolo, riassumo, "Fotografia Digitale" (e' li che ho imparato ad usare photoshop). Al corso divenni amico di un ragazzo dai capelli ricci e lunghissimi (il primo giorno non capii se fosse una ragazza un po' maschia, o un ragazzo  effemminato). Questo amico aveva la fissa per le orientali, per lui giapponesi, cinesi, coreane facevano lo stesso. Per quanto riguarda me, be' forse non avevo nemmeno idea di dove fosse il Giappone, giusto la Cina per ragioni politiche... ma era un mondo nebbioso, non ne sapevo nulla e tanto meno mi interessava. Insomma ero ignorante totale dell'argomento... e se ignori l'esistenza di qualcosa, come fai a esserne curioso? :-)
Fatto sta che una mattina, reduce da una notte in bianco sul lavoro (per colpa di due ritardatelli che si devertivano a fare sesso in cucina e che mi toccava puntualmente riportare in camera), questo amico ligure mi presenta una sua amica giapponese. E' stato il mio primo contatto reale con un essere del sol levante. La guardavo come fosse appena atterrata sulla terra da un pianeta lontano. Il mio amico faceva il brillante e prendeva in giro tutti. Lei, la ragazza giapponese, rideva, anche se dubito capisse proprio tutto: i doppi sensi scurrili, i giochi di parole e le battute non proprio nobili dell'amico riccio. Ad un certo punto le chiesi: "Vorrei andare a Tokyo in vacanza, ma li ci sono dei campeggi?", mi rispose qualcosa di vago, del genere: "si, forse". Fine della conversazione. Aveva una faccia grande, era alta, molti capelli un po' arruffati, vestita a strati in modo indefinibile, ma soprattutto camminava in un modo assurdo (solo dopo anni di film orientali capii che era il modo di procedere delle ragazze asiatiche, giapponesi in particolare): passi pesanti, e un corpo quasi buttato in avanti... niente di elegante o equilibrato, tuttavia qualcosa che rimane in mente e, dal mio punto di vista, crea immediata simpatia e curiosità.

* La fotografia non c'entra proprio nulla con il personaggio del post

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