Mother is a whore

di Lee Sang-Woo
South Korea 2011
**** ( 4/5 stelle)

Un film interessante. Fa parte di un dittico sulla famiglia: "la madre e' una puttana", "il padre ' un cane". Dai titoli si puo' intuire il punto di vista. E' uno sguardo disilluso e cinico quello di questo regista coreano.
Il figlio trentenne e' sieropositivo e la madre sessantenne per mantenerlo si prostituisce. Il figlio funge da pappone, gira per le baraccopoli e e le periferie alienate di Seoul con foglietti su cui riporta il numero di telefono e la scritta: "la puttana piu' economica di Seoul". E chi sono i clienti? tetraplegici, portatori di handicap, contadini, ragazzacci di leva... un mondo di esclusi, di feccia, chi no nsi vedra' mai rappresentato in tv o nelle pubblicità.
La storia si complica in quanto la madre e' stati lasciata tempo prima dal marito che si e' riaccasato con una donna piu' giovane dalla quale ha avuto due figli. Varie questioni si intrecciano, storie di abusi e di violenza. La stanchezza di fondo trascina questi relitti umani verso il desiderio di avere una famiglia che mai potranno avere. Ed e' forse proprio questa idea/ossessione che consuma le energie e porta il protagonista sieropositivo a compiere un atto finale di pulizia.

Forse una vicenda troppo complessa e al limite della credibilità, tuttavia merita il modo in cui viene raccontata: cercando di accostare sempre allo schifo qualcosa di meritevole, e viceversa, alla normalità qualcosa di abominevole.

Ora vorrei vedere la'ltro, "father is a dog", appena lo trovo.

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