Vital

di Shinya Tsukamoto
Giappone, 2004



Hiroshi ha perso la memoria. Un incidente in auto gli ha tolto il ricordo e la fidanzata. Dopo un lungo periodo di convalescenza riprende lo studio di medicina. Durante le lezioni pratiche di autopsia, strani ricordi riemergono e la realta' si fa piu' difficile ma meno confusa.

La confusione deriva dal non sapere. Non so chi sono, non so cosa voglio, non so da dove vengo e dove vado. Attraverso la vita e l'interazione con il mondo, posso costruire un percorso, un sentiero verde, luminoso, vuoto. Incidere le carni, sezionare il corpo, sondarne le strutture per poi rappresentarle in disegni tecnici, dettagliati. La mano che taglia e separa e' la stessa che accarezzava e sprofondava nel bisogno di dolore e sofferenza. Un altro corpo. E' coinvolto superficialmente. cerca di entrare nella costruzione di senso di Hiroshi. Lo sfiora, destinato all'esclusione. Nella spiaggia del ricordo, i ricordi si creano, si modellano, non solo affiorano. Si rimane ancorati al ricordo, si desidera che il ricordo sia la realtà.Tuttavia la realtà torna, blu, sporca, disadorna. Il ricordo vive ed e' triste: l'umana sorte non fa che dimenticarsene.
Il corpo nuovo rifiutato, una donna innamorata, avvilita, dice comunque "grazie". hiroshi: "scusa".

Commenti