di Natsuo Kirino
Neri Pozza 2008
Direi che sono mille pagine che si leggono con molta facilità. scorrono. poi se ne sente la mancanza. non vorrei dire una castroneria, ma spesso mi ha fatto pensare a "se una notte d'inverno un viaggiatore"... e' un gioco di parole, di racconti e di punti di vista. angolazioni che cambiano da voce a voce ma anche all'interno della medesima voce... trascorre il tempo e le angolazioni mutano, si arricchiscono o si perdono via. tolto l'argomento, solo apparentemente scandaloso, tolta la resa dei sentimenti e dell'interiorità dei personaggi (secondo me più profonda e toccante in "le 4 casalinghe di Tokyo"), rimane l'enorme gusto del racconto, del perdersi nella narrazione, nell'affabulare... forse il vero protagonista di questo romanzo. le parole creano vicende, volti, situazioni, offrono il ritmo, producono aspettative e possono anche scandalizzare. "grotesque" spesso mi ha dato l'impressione di assistere ad una sorta di messinscena, dove lo scopo finale è creare atmosfere e suggestioni. i fatti in se contano poco, le parole invece abbondano e spesso stupiscono.
come spiegarsi altrimenti le continue domande che la voce narrante pone al lettore? il filo conduttore che questa voce tenta di costruire, invano?
Neri Pozza 2008

come spiegarsi altrimenti le continue domande che la voce narrante pone al lettore? il filo conduttore che questa voce tenta di costruire, invano?
Commenti
di mishima ho letto alcuni libri, il mio preferito è "trastulli d'animali". Confessioni di una maschera non l'ho letto perche' la copertina di feltrinelli mi ha sempre un po' spaventato/infastidito e cosi' non l'ho mai preso.
del teatro no... boh, sono un perfetto ignorante... ma mi sa di qualcosa di veramente palloso... :-)
Puoi sempre mettere una foderina alla copertina che ti inquieta.. Trastulli d'animali (che non conoscevo) io non lo comprerei mai per via del ttolo, invece....