Grey's Anatomy

Lo registro in digitale ogni venerdì sera, poi lo rivedo in differita appena messo a nanna il pupo. In questo modo riesco anche a saltare la fastidiosa pubblicità.

Il titolo gioca con le parole e i significati. Gray con la A è un medico che ha scritto un famoso manuale di anatomia, mentre Grey con la E è un perosnaggio del telefilm che racconta quasi sempre in prima persona, come voce narrante. Dunque assistiamo all'anatomia di Grey, sventurata specializzanda che a stento trova un equilibrio affettivo, combinando diversi pasticci.

Ci sono tutti gli elementi per rendere piacevole il serial: costanti narrative, variazioni su tema, originalità di linguaggio e personaggi, sentimentalismo diluito e mai splamato a piene mani, accenni di introspezione, continui rimandi tra le varie puntate, una sceneggiatura non banale, figure femminili centrali, figure maschili deboli.

Gli attori sono piuttosto bravi e vari, riescono a variare espressione e manifestare anche un espressività elastica. Gli episodi spesso richiedono improvvisi passaggi dai toni sarcastici e ironici a registri più seri e drammatici. Gli attori reggono senza svilire il prodotto o renderlo meno credibile.

Tifo per George e mi piace Cristina.

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