tag:blogger.com,1999:blog-361066832024-03-16T19:52:35.057+01:00onelulu.blog.visto.letto.sentito.fatto.oneluluhttp://www.blogger.com/profile/12775544789264163016noreply@blogger.comBlogger212125tag:blogger.com,1999:blog-36106683.post-91255893389038220512024-02-28T09:53:00.007+01:002024-02-29T19:26:01.084+01:00Past Lives<p>di Celine Song<br />USA 2023</p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKaUY_f3f2SvTwc3eo97YjXyj8TFfecoY8bktZ3WjW3-GE8Fegr6vlphycJoncLvF1rI-h2SZkwGixz9kwd8gIxdsiQKFUmHpJXBHDNb5zBeDL7ybNWh7Q-pc9XtA_CBsHTraxTDcHTz4dqSCCVoKHoAJuA2bjjwkaVYECMwbLWxmDsyOwQILX3A/s2953/past-lives.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2953" data-original-width="2953" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKaUY_f3f2SvTwc3eo97YjXyj8TFfecoY8bktZ3WjW3-GE8Fegr6vlphycJoncLvF1rI-h2SZkwGixz9kwd8gIxdsiQKFUmHpJXBHDNb5zBeDL7ybNWh7Q-pc9XtA_CBsHTraxTDcHTz4dqSCCVoKHoAJuA2bjjwkaVYECMwbLWxmDsyOwQILX3A/w640-h640/past-lives.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il disegno è mio, ispirato ai momenti salienti del film<br /></td></tr></tbody></table><br />Il film non mi è piaciuto per tante ragioni. Una fra tutte il conformismo.<p></p><p>Come l'avrei scritto io? ci provo.</p><p>Buona la parte in Corea, con l'amore infantile dei due ragazzini, quasi a simboleggiare una sorta di imprinting culturale. <br /></p><p>Poi però avrei inserito una qualche forma di conflitto familiare: per esempio, la ragazzina arriva in suolo americano (Canada), fatica a integrarsi, entra in conflitto con la madre (padre assente o preso dal suo mestiere di artista) e questo le consente di rifiutare quel legame infantile (la propria identità) per poi recuperarla in futuro.</p><p>E infatti sarà lei a cercare lui, il fidanzatino del passato, e non il contrario.</p><p>E ancora sarà lei che ammicca e ci prova col coreano, per poi abbandonarlo e buttarsi pienamente nella nuova identita acquisita, conil matrimonio americano. Magari avrei anche evitato che sto marito fosse un intellettuale piuttosto insicuro. Ci avrei messo un "carpenter", qualcuno dal lavoro manuale, che costruisce cose, oggetti, case. Ma va bene anche l'intellettuale, perchè no? di questi tempi ragionano di più i falegnami che gli intellettuali.<br /></p><p>Poi ritorna la fiamma del passato, la curiosità, il famoso imprinting. Si rivedono a distanza di anni, si desiderano, tengono una qualche forma di distanza fisica che poi sfocia in una relazione poliamorosa. Questo dovrebbe essere il centro del film. Non per risvegliare gli appetiti pruriginosi dei guardoni maschi, ma per raccontare come il mondo stia cambiando e come le identità si ibridino e coesistano in forme nuove e possibili.Il centro del film e della relazione sarebbe stata la donna, e i due uomini (una sorta di Jules e Jim dei giorni nostri), invece di competere, avrebbero collaborato per la costruzione di un mondo diverso e per nulla scontato, contro conformismi, mode passeggere e rituali monogami infarciti di nostalgia e malinconia.</p><p>Per fare film interessanti ci vuole coraggio e occorre uscire dal mero biografismo o dalla propria confort zone. La tua vita la puoi raccontare se ha un senso collettivo, se aiuta i più a comprendere se stessi e il mondo in cui tutti quanti, nel bene e nel male, ci tocca vivere, altrimenti è terapia personale spacciata per arte.<br /></p><p>L'aspetto più irritante del film, è la decisione di prendere un tema così delicato, come la migrazione e trasformarlo in una sorta di banale piccolo spostamento del cuore di una elite intellettuale benestante. E' offensivo, rispetto ai milioni di migranti usati, sfruttati e gettati dalla coscenza di coloro (tutti noi occidentali) che hanno la possibilità di filosofeggiare su identità culturali ibridate per desiderio, opportunità, possibilità e, perchè no, pure per gioco... siamo una minoranza di "turisti", voglio dire, che impediscono ai più di prenderse qualcosa che forse gli spetta di diritto, ossia un futuro possibile e dignitoso.</p><p>Celine Song evidentemente non ha nulla di tutto questo in mente, non le interessa. Ha fatto il suo film e non il mio, ci mancherebbe.</p><p>Tuttavia, avrebbe dovuto, per lo meno, evitare i luoghi comuni e abusati: ponti, passaggi, bivi, scrittori e teatro, giostre che girano sullo sfondo di una città banale e abusata fino allo sfinimento come New York.</p><p>A ben guardare, per chi qualche film coreano se l'è visto, pure la prima parte ambientata in Corea ha un che di finto, stucchevole, di già visto.</p><p>Forse Song aveva in mente di osservare con sguardo critico la contemporaneità fusion fatta di banalità e luoghi e dialoghi scontati... ma in tutta sincerità non mi sembra sia l'intento del film.</p><p>I due attori maschi sono poco più che macchiette. Greta Lee, che interpreta Nora, è molto brava nel rendere da un lato l'impassibilità dei volti e dei gesti degli asiatici e dall'altro di dare a questa staticità un'anima, grazie, a espressioni, piccoli movimenti di volto e corpo. Se il film ha un suo pregio è proprio nella presenza di questa brava attrice.</p><p>l'edizione italiana è purtroppo doppiata nelle parti inglesi, un film così andrebbe visto necessariamente in lingua originale.<br /></p><p><br /></p>oneluluhttp://www.blogger.com/profile/12775544789264163016noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-36106683.post-79414580993809263282024-02-11T20:08:00.010+01:002024-02-17T00:14:31.536+01:00Rimini<p> di <span>Ulrich Seidl<br />Austria 2022 </span></p><p><span> </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8bzt6xqz1biGKDVHzb-DjGXg6Ft5xOrP_hZMEwy1OYl60W-qY1IrqXaYJpE6V7azDXJ_d0DEbaz-yHJbivLwppclOqPQ7oeTA-60wrDCASGnOOEduoqC7vuXCu0s6yqmwZ7OwlzDN0B9xgtr3pEtbKx1IdAZ2aOMad3C4Fni05uR0Fq4bDW8JZQ/s595/locandina.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="595" data-original-width="420" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8bzt6xqz1biGKDVHzb-DjGXg6Ft5xOrP_hZMEwy1OYl60W-qY1IrqXaYJpE6V7azDXJ_d0DEbaz-yHJbivLwppclOqPQ7oeTA-60wrDCASGnOOEduoqC7vuXCu0s6yqmwZ7OwlzDN0B9xgtr3pEtbKx1IdAZ2aOMad3C4Fni05uR0Fq4bDW8JZQ/w283-h400/locandina.jpg" width="283" /></a></div><br /><p></p><p><span>Ci sono (pochi) momenti particolarmente significativi e poetici. Direi elementi che ricorrono e rendono significativa la pellicola. Dico pochi, perchè il tono squallido, lento e fastidioso del film non mi è piaciuto per nulla. Alcuni di questi momenti: le presenze "scure" gettate tra le cabine vuote del mare in inverno, o negli alberghi chiusi; così come la figlia del protagonista "ibridata" da un siriano; la scena iniziale che vede un anziano demente cercare di scappare dalla prigione pulita, ordinata, addobbata, della casa di riposo.</span></p><p><span>L'intento è chiaro così come la metafora. Un mondo (occidentale) in decadenza, che può solo aggrapparsi ai presunti antichi fasti dell'epoca d'oro della gioventù (gli anni sessanta?). Quei fasti, in realtà, erano assenza di empatia e umanità nei riguardi dell'altro (in particolar modo del mondo femminile), una corsa sfrenata verso la mercificazione dell'essere umano, iniziata proprio in pieno boom economico e di cui ora paghiamo le conseguenze. Come dice esplicitamente il vecchio della casa di riposo: abbiamo quello che ci meritiamo.</span></p><p><span>Detto questo, a raccontarlo, il film stimola e fa pensare... a vederlo fa solo "ribrezzo": è quello che si prova a vedere corpi flaccidi esposti, parole sconce in bocca ad anziani intenti a fare sesso. E' la cifra stilistica di Seidl che in qualche modo ha provato ad abituare lo spettatore verso lo squallore all'interno di una cura formale rigorosa e geometrica.</span></p><p><span>Tuttavia la domanda che mi pongo ogni volta che guardo un film di questo genere (non solo di Seidl) è perchè voglio farmi del male? Alla fine del film mi sento più umano? o solo più squallido?</span></p><p><span>Da un lato il pensiero, mio, è che "</span>anche se voi vi credete assolti siete lo stesso coinvolti", dove il voi sta per io, me, lo spettatore. Dall'altro credo che pur sapendo di essere coinvolto, di sicuro non serve vedere un film del genere per acquisire una consapevolezza maggiore o per mettere in pace l'anima. Ma forse l'anima non si può mettere in pace, la consapevolezza della morte, dello squallore che è dentro ciascuno di noi, dell'ipocrisia, del brutto, del decadente sono parte dell'umanità e non si può nascondere, mettere sotto lo zerbino di una bella canzone o di una bella messinscena a lieto fine, ma va solo accettata per quello che è, un senso profondo di sconforto, forse paura per la fine. Una fine reale (del corpo e prima dell'anima), e una fine simbolica, della supposta superiorità occidentale.</p><p>Se a Richie Bravo, il cantante vichingo coperto da pelle di foca, sostituissimo Trump... be', il senso del film non muterebbe troppo, soprattutto il senso di schifo con tutta probabilità si amplificherebbe.</p><p>Detto questo, è un film che non consiglio, e che avrei preferito non guardare. Peccato, perchè, come ho scritto all'inizio, alcuni elementi sono giusti, brillanti, azzeccati.<br /></p>oneluluhttp://www.blogger.com/profile/12775544789264163016noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-36106683.post-43058080494375069762023-12-25T20:31:00.016+01:002023-12-27T12:49:45.030+01:00Cinema giapponese al femminile <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixkFBj7vdVYvRNJ2OD9xRtivqDGKhP2pe0xY6FFe1VLx6SwJ8f_myQ9xhYR6USXxOkCJjcP27hpkHu87acqAdDPfkqcfYYLtngA6PCM-cZI6dfG0N4WZJkwjL4v2hUnFOjUzJp8t0elSTrZ4lbi7B6Nsbrf3WfBymOAe4tlUsWhe6opuyrjK0efg/s966/Cinema-giapponese.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="966" height="424" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixkFBj7vdVYvRNJ2OD9xRtivqDGKhP2pe0xY6FFe1VLx6SwJ8f_myQ9xhYR6USXxOkCJjcP27hpkHu87acqAdDPfkqcfYYLtngA6PCM-cZI6dfG0N4WZJkwjL4v2hUnFOjUzJp8t0elSTrZ4lbi7B6Nsbrf3WfBymOAe4tlUsWhe6opuyrjK0efg/w640-h424/Cinema-giapponese.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Illustrazione generata da AI-chatGPT ispirandosi allo stile di Jirō Taniguchi</td></tr></tbody></table><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQNaaMk8lSlDVEq7N4Rk1Xi-wMSp2L97mfP-EFDvfHBTeIu1kW_86oLVCYeLaLzTxfZC5D9tTR5h6WHKIV22DUzO4-GHAG1bQzX-DZ_trQXd9PELzIHah9dS3E5-at83K3EqTXbgxdybqYaU-bXssCldfWZqo5iBZR5JvmytDKStaEUNs1oTxu2Q/s1024/33a87eb6-87ba-4499-ba48-defb696e8635.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div><p></p><h2 style="text-align: left;">Wild Berries </h2><p>di Miwa Nishikawa<br />2003</p><p> </p><h2 style="text-align: left;">Kamome Diner</h2><p>di Ogigami Naoko<br />2006</p><p style="text-align: center;"> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9pfvyFjHWdgicyND7o3T_mjpawl_GfXVwj9pa3IRloOZc6BDYznr0b8jdVv2vSgXewBC3vC7aEaB_3THa56iX-vJU0MtitTHAy6KOpFSOaQMG6yej4LLqkGm3Two00eT1vwqs19JeBU122w2MrxtObMdYdWXQP4aXAz3LPIJZLJn7bZ1S5w-GqQ/s1000/kamome.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="703" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9pfvyFjHWdgicyND7o3T_mjpawl_GfXVwj9pa3IRloOZc6BDYznr0b8jdVv2vSgXewBC3vC7aEaB_3THa56iX-vJU0MtitTHAy6KOpFSOaQMG6yej4LLqkGm3Two00eT1vwqs19JeBU122w2MrxtObMdYdWXQP4aXAz3LPIJZLJn7bZ1S5w-GqQ/w281-h400/kamome.jpg" width="281" /></a></div><p></p><p><i>Il film è girato a Helsinki e racconta di una riservata e amichevole donna giapponese che apre un ristorante di onigiri, le polpette di riso giapponesi, nella capitale finlandese. Alle difficoltà iniziali di convincere i clienti, seguirà il successo. Alla base della vicenda, e del film, ci sono i sentimenti di amicizia e sostegno che animano gli stralunati personaggi del film. Un film carino con gli attori feticcio della regista giapponese e lo stile che la contraddistibguono. Per le atmosfere e lo stile, è forse anche un piccolo omaggio ai film di Kaurismaki.</i><br /></p><p> </p><p></p><h2 style="text-align: left;">Megane</h2><p>di Ogigami Naoko<br />2007</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVUT6H-ipB7HD-3TQe9_KwelFoZTYubHy47quQgI6_uUIsOj1ddOOf0m5twN7NODdOPKvUyW7ySIFUA4RsDPVYEsLHTjS0Plu2aaWyL_eSbbvNpFO3mrlfDYBBnb8yHPbJB673gBVxugGjD1i0Xfp6UyXOGhmQ7P2i6MMVau4WqW7F1VfCwKXtug/s781/MV5BYmNkNGE3NDItYmM3OC00Y2Q2LTk4ZjktZmRhMTg2ZTc0YzQ3XkEyXkFqcGdeQXVyNTAwMTE0MzE@._V1_.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="781" data-original-width="550" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVUT6H-ipB7HD-3TQe9_KwelFoZTYubHy47quQgI6_uUIsOj1ddOOf0m5twN7NODdOPKvUyW7ySIFUA4RsDPVYEsLHTjS0Plu2aaWyL_eSbbvNpFO3mrlfDYBBnb8yHPbJB673gBVxugGjD1i0Xfp6UyXOGhmQ7P2i6MMVau4WqW7F1VfCwKXtug/w281-h400/MV5BYmNkNGE3NDItYmM3OC00Y2Q2LTk4ZjktZmRhMTg2ZTc0YzQ3XkEyXkFqcGdeQXVyNTAwMTE0MzE@._V1_.jpg" width="281" /></a></div><br /><i>Ode alla vita lenta e fuori dal coro, alle relazioni fatte di gesti più che di parole, ai ritmi della natura che vanno riscoperti, da parte della donna cittadina. Un film lento e a tratti strampalato, godibile per gli amanti del surreale fumettoso nipponico.</i><br /><p></p><p><br /></p><h2 style="text-align: left;">One Million Yen Girl </h2><p>di Yuki Tanaka<br />2008</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhl5mfIm_42NW_Ctln5JlzW-3amBKbkml9QDgYvIMYyiILozaqh4rxfkuZ11ZZO7WcrbNjh4TJFBm5YvyTRKvKfglzW2aU_FqMSyPfynQrFYVxK5H2o18n9bpc61HDV-NAN8bsg38vmeKWt-YkutK1WjAuh57_ZijGVAIVd9lmufeRcnNS_z-SyhQ/s1620/732980251653465730.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1620" data-original-width="1080" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhl5mfIm_42NW_Ctln5JlzW-3amBKbkml9QDgYvIMYyiILozaqh4rxfkuZ11ZZO7WcrbNjh4TJFBm5YvyTRKvKfglzW2aU_FqMSyPfynQrFYVxK5H2o18n9bpc61HDV-NAN8bsg38vmeKWt-YkutK1WjAuh57_ZijGVAIVd9lmufeRcnNS_z-SyhQ/w266-h400/732980251653465730.jpg" width="266" /></a></div><p></p><p><i>Un film splendido, nella sua semplicità. Riesce a mettere in armonia la storia, il racconto realistico, con l'obiettivodi critica femminista al maschilismo nipponico che pervade la società giapponese. La protagonista è impersonata da una bravissima giovane attrice in grado di far vibrare la "pellicola" con impercettibili movimenti ed espressioni. (<a href="https://onelulublog.blogspot.com/2023/12/one-million-yen-girl.html" target="_blank">qui puoi leggere la mia recensione estesa</a>)</i><br /><br /></p><p><br /></p><h2 style="text-align: left;">Bare Essence of Life </h2><p>di Satoko Yokohama <br />2009</p><p><br /></p><h2 style="text-align: left;">Kakera - A Piece of Our Life </h2><p>di Momoko Ando <br />2009</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjf6TSAniZ6czXMuzGw5LtthC0DkFBs7higT0rN1lQByN9aUYHAbc4VIlJDtfaoKiYStzxWe3PGzJm6RMrCovl3cVa1n3Uxcl9-4A8Pk49HzRt4syLSld_mCHuU3aLkSpRzmbbMEd5w7MfbOH1MDi0ByBYLrN7dR_5duCqxokTXZgHgaIdzCxKRIw/s1442/kakera.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1442" data-original-width="1000" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjf6TSAniZ6czXMuzGw5LtthC0DkFBs7higT0rN1lQByN9aUYHAbc4VIlJDtfaoKiYStzxWe3PGzJm6RMrCovl3cVa1n3Uxcl9-4A8Pk49HzRt4syLSld_mCHuU3aLkSpRzmbbMEd5w7MfbOH1MDi0ByBYLrN7dR_5duCqxokTXZgHgaIdzCxKRIw/w278-h400/kakera.jpg" width="278" /></a></div><p><i>Tratto da un manga di successo, il film esamina l'inizio di un inaspettato amore saffico tra due ragazze diversissime. Una apertamente fluida e viva, l'altra spenta e incastrata nel ruolo di fidanzata etero scontenta e frustrata. Il film segue la costruzione di un amore, con alti e bassi, litigi furiosi e momenti di grande tenerezza. Lo stile è realistico ma a tratti manierato e surreale. Forse la tematica LGBT+ è solo una scusa per cercare di mostrare la differenza tra passione e abitudine, vita trascinata tra binari del conformismo e vita vissuta di corsa e con dedizione totale. A questo tipo di contrapposizione, tuttavia, seguono i limiti dell'esistenza e dell'essere umano, che possono essere compensati mediante protesi emotive, pezzi di emozioni e tempo. Un film interessante, recitatao bene e girato in modo tutto sommato equilibrato, con qualche diffettuccio qui e la, ma accettabile.</i><br /><br /></p><h2 style="text-align: left;">Death of a Japanese Salesman </h2><p>di Mami Sunada<br />2011<br /><br /></p><h2 style="text-align: left;">0.5mm </h2><p>di Momoko Ando<br />2014</p><p> </p><h2 style="text-align: left;">The Light Shines Only There </h2><p>di Mipo Oh<br />2014<br /><br /><br /></p><h2 style="text-align: left;">Bachiranun </h2><p>di Higashimori Aika<br />2021<br /><br /><br /></p><h2 style="text-align: left;">My Broken Mariko </h2><p>di Mei Nagano<br />2022</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2KHDkwe_9fzl_4vjslIZgC9i9l-68kyCRZiGz5Z9IG8SL0FynQrfYgIZXlyL37FBSeSWKTZd_D-4obh6O6lsll6pKpe5uy1eraqDmHKXFt8Xe5r0Vy5qaWtZflT3QyxAHDhN_O8_AN1A_o_i_6dcM3rnSXkP8_pAnKIBP7X1mEItMgpmcaAfVng/s800/Tanada-My-Broken-Mariko-3636673.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="566" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2KHDkwe_9fzl_4vjslIZgC9i9l-68kyCRZiGz5Z9IG8SL0FynQrfYgIZXlyL37FBSeSWKTZd_D-4obh6O6lsll6pKpe5uy1eraqDmHKXFt8Xe5r0Vy5qaWtZflT3QyxAHDhN_O8_AN1A_o_i_6dcM3rnSXkP8_pAnKIBP7X1mEItMgpmcaAfVng/w283-h400/Tanada-My-Broken-Mariko-3636673.jpg" width="283" /></a></div><br /><i>L'elaborazione di un vuoto è un lavoro faticoso che non sempre porta i suoi frutti, specialmente se alle tante domande non possono esserci risposte o, ancora peggio, se alle domande esistono risposte che si conoscono da sempre. Una giovane donna deve fare i conti col passato e con Mariko, la sua amata amica dall'infanzia difficile che decide di andarsene senza una parola, abbandonando l'amica ad una solitudine tormentata. Un bel film intenso sul passato e di come il ricordo sia parte integrante del presente. Tratto da un manga di successo.</i><br /><br /><p></p>oneluluhttp://www.blogger.com/profile/12775544789264163016noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-36106683.post-87597205145981707392023-12-05T15:44:00.008+01:002023-12-06T12:14:02.233+01:00One Million Yen Girl (2008)<p>di Tanada Yuki <br />Giappone, 2008<br /></p><p></p><br /> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-Tq52uZKLh5-LzKTjCKzrp7qGcj6n5QsxPJZx8OP48wtspmKZrcmaJMZoNC5zOtxAkiydcd28ERPrbgXIeyPeHOGj_m5WAIwt1se_LgpIDQ3dlo1oJzy321h6obbnnuYBHatX1gZW6u8toTum9_mInZ_GNYZGg6ROXurkumWfdyg5nHNVz4gikQ/s1620/732980251653465730.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1620" data-original-width="1080" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-Tq52uZKLh5-LzKTjCKzrp7qGcj6n5QsxPJZx8OP48wtspmKZrcmaJMZoNC5zOtxAkiydcd28ERPrbgXIeyPeHOGj_m5WAIwt1se_LgpIDQ3dlo1oJzy321h6obbnnuYBHatX1gZW6u8toTum9_mInZ_GNYZGg6ROXurkumWfdyg5nHNVz4gikQ/w426-h640/732980251653465730.jpg" width="426" /></a></div><br /><p></p><p>Suzuku si ribella alla violenza della società maschilista giapponese
e ne paga le conseguenze. Vorrebbe un’autonomia
che finisce per scontare in carcere, per colpa di un intruso ingombrante, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>arrogante e insensibile che la ragazza tenta di espellere
fisicamente dai suoi spazi vitali. Uscita dalla breve galera, è intrappolata in
una famiglia insensibile e nel rancore di un fratellino che tenta di
trasferire su di lei la frustrazione di essere quotidianamente bullizzato dai
compagni di classe. Suzuku racimolerà 1 milione di yen, circa 8 mila euro, il
necessario per partire e ricominciare da capo in altri luoghi. Proverà in un posto di mare, a fare gelati e cucinare, poi in montagna a raccogliere pesche e
infine in una cittadina minore alle porte di Tokyo a vendere piantine d’appartamento. In tutti e
tre i casi si ritroverà sempre imbrigliata in situazioni fastidiose, dove
qualcosa o qualcuno vorrebbe ricondurla ai canoni sociali accettati.
Parallelamente il fratellino subirà continue angherie a scuola. Non svelo i
dettagli, perché questo film è fatto di dettagli. Si regge completamente sulla
protagonista, la sua delicatezza, il suo sguardo imbarazzato, che non le impediscono di reagire. Tuttavia la sua non è una rivoluzione, al massimo una
fuga per cercare di sbarazzarsi degli stereotipi e della rigidità della società
nipponica.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Lo scotto da pagare è la
solitudine. Un piccolo film molto intenso, minimale e forte nella sua metafora
suggerita con delicatezza<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e leggerezza.
I toni sono drammatici, ma all’interno di un quadro quasi surreale, a tratti
leggero. Una scrittura precisa della regista e sceneggiatrice e un’ottima
recitazione della giovane attrice che comunica tantissimo attraverso ipercettibili accenni di sguardi e posture del corpo. Del resto recitare è fare uso di corpo, voce e anima.</p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSemrFpSBS8a0mtXbmtU6EHbgf2xtTFi6hba9-DmjCVksZG7iv3grCeco_wrQWru7b5CQ5HtRYu2Z1Zw233lRyvsD5cIfjYpyHJArpZDGOE6_ti-WA_TPwszNq9PvjPLJWlHYD9Eann9gsrsNe0PZ_F62Cro1Jquwj8tGu4K0VKNyNqsr0qp0pbQ/s1469/1millionyebn.j-3.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1022" data-original-width="1469" height="446" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSemrFpSBS8a0mtXbmtU6EHbgf2xtTFi6hba9-DmjCVksZG7iv3grCeco_wrQWru7b5CQ5HtRYu2Z1Zw233lRyvsD5cIfjYpyHJArpZDGOE6_ti-WA_TPwszNq9PvjPLJWlHYD9Eann9gsrsNe0PZ_F62Cro1Jquwj8tGu4K0VKNyNqsr0qp0pbQ/w640-h446/1millionyebn.j-3.jpg" width="640" /></a></div><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAthciWK99FUr3q9Op8IP6JLbRLsI8xTvE-OJOpUrB5wyxnNYoANzqw0z9EXFCrsw6sPDfxY6lSziyQE3K0pAlx4mngAmHXW7qH5UDPR85zS9mm1JLdeqGo0un4allUau8ojOiOYWq9Y6S7LbxK_6O1robCF7D846WJSO86dAxspGO8qxVA2EbHA/s1469/1millionyebn-1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1022" data-original-width="1469" height="446" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAthciWK99FUr3q9Op8IP6JLbRLsI8xTvE-OJOpUrB5wyxnNYoANzqw0z9EXFCrsw6sPDfxY6lSziyQE3K0pAlx4mngAmHXW7qH5UDPR85zS9mm1JLdeqGo0un4allUau8ojOiOYWq9Y6S7LbxK_6O1robCF7D846WJSO86dAxspGO8qxVA2EbHA/w640-h446/1millionyebn-1.jpg" width="640" /></a></div> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcNbFel_yjo9NCgcyNvQxSb-BSVGlKM_oEiV7aJTgj8GGykrFHzrnfnFLQZlKgjz4dLIuE5cPqyUvwnVDveLuUa8JjLB1bBbNCOkDFA0p4dB9Gl7BT5Z3v64tOdKDLU5563OiaD8xOYUqufLmYQeOPFHJXcnUE8nKRW0kUNkNtG9fakq1oTrUynw/s1469/1millionyebn.j-12pg.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1022" data-original-width="1469" height="446" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcNbFel_yjo9NCgcyNvQxSb-BSVGlKM_oEiV7aJTgj8GGykrFHzrnfnFLQZlKgjz4dLIuE5cPqyUvwnVDveLuUa8JjLB1bBbNCOkDFA0p4dB9Gl7BT5Z3v64tOdKDLU5563OiaD8xOYUqufLmYQeOPFHJXcnUE8nKRW0kUNkNtG9fakq1oTrUynw/w640-h446/1millionyebn.j-12pg.jpg" width="640" /></a></div><br /><br /><br /><p></p>
<br />oneluluhttp://www.blogger.com/profile/12775544789264163016noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-36106683.post-86627953038518292152023-11-14T09:47:00.044+01:002024-01-13T18:59:06.619+01:00Cinema coreano al femminile<p style="text-align: left;"></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFKkU7rVzu7C84oThtsmbsJRsc1XueJ8pVJVxf-HCmIYEW8pb44mo7Ob9UQk3hRNz8DHfsbWcV5rTjCJLdzSCpsKFcAUO3ozOwZ1BP_KL0NaGu5ue9oyE_DBxUFwsZR9I1pA4FeUqgGVbF7nv9Vp5TWVF8EtkIQgbOVw4kMyXWosEeR_069QmPfg/s966/Cinema-coreano-v2.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="966" height="424" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFKkU7rVzu7C84oThtsmbsJRsc1XueJ8pVJVxf-HCmIYEW8pb44mo7Ob9UQk3hRNz8DHfsbWcV5rTjCJLdzSCpsKFcAUO3ozOwZ1BP_KL0NaGu5ue9oyE_DBxUFwsZR9I1pA4FeUqgGVbF7nv9Vp5TWVF8EtkIQgbOVw4kMyXWosEeR_069QmPfg/w640-h424/Cinema-coreano-v2.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Illustrazione "disegnata" attraverso AI-chatGPT</i></td></tr></tbody></table><br /><div> <p></p><p style="text-align: left;">Ma le donne coreane scrivono, pensano, dirigono film? Certamente si, naturalmente molti meno di quelli dei colleghi maschi, ma le donne dietro alla macchian da presa in Corea del Sud esistono e tendenzialmente aumentano anche di numero. Alcuni film negli ultimi anni hanno girato festival e vinto premi.<br /></p><p style="text-align: left;">Di seguito un elenco di film coreani diretti da donne, in ordine di anno di uscita.<br />Conto di vederli tutti, e a mano a mano aggiungere poche righe di commento personale. Buona visione.<br /></p><p style="text-align: left;"></p><p style="text-align: left;">(<i>l'illustrazione iniziale è stata "disegnata" attraverso AI-chatGPT)</i></p><p style="text-align: left;"><i> </i></p><p style="text-align: left;"><b></b></p><h2 style="text-align: left;">Take care of my cat ***<br /></h2><p style="text-align: left;">Scritto e diretto da Jeong Jae-Eun <br />2001 </p><p style="text-align: left;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAtB90twil1tVaykoqxmOqDTaPi1wQCHAm4yy7NOwEoPOMvPDX60bLLp71LbvCZ25dNBI3lFnzTgcPgyHFqEoDNzFyjVhX52GfH_9h2s3Ciw5jv2QmfUe4LaXmP9DSFctf4vv1benlGYs7japn_CwKC3SX3bowoz6CRHuM2piXa4gS8bkJXYjRFQ/s377/Take_Care_of_My_Cat_movie_poster.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="377" data-original-width="264" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAtB90twil1tVaykoqxmOqDTaPi1wQCHAm4yy7NOwEoPOMvPDX60bLLp71LbvCZ25dNBI3lFnzTgcPgyHFqEoDNzFyjVhX52GfH_9h2s3Ciw5jv2QmfUe4LaXmP9DSFctf4vv1benlGYs7japn_CwKC3SX3bowoz6CRHuM2piXa4gS8bkJXYjRFQ/w280-h400/Take_Care_of_My_Cat_movie_poster.jpg" width="280" /> </a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> </div><p style="text-align: left;"><i>Un film interessante, recitato da cinque brave giovani attrici che danno carattere al gruppo di amiche liceali inseparabili, nella cittadina di Incheon agli inizi deglia anni 90 (Incheon è dove poi costruiranno il nuovo mega aeroporto internazionale). Finito il liceo si ritrovano ognuna a dover affrontare il futuro fatto di possibilità per qualcuna di loro o necessità per altre. C'è la ribelle (interpretata da una giovane Bae Doona) che è costretta a sottostare ad una famiglia patriarcale opprimente, ci sono due gemelle di origini cinesi che sembrano vivere in autonomia senza la presenza di genitori o adulti, poi c'è quella che ha intrapreso una carriera lavorativa di impiegata in una grande società, per raccomandazione della famiglia, e si ritrova a fare caffe' e fotocopie, come ultima ruota del carro, infine c'è l'amica povera che vive di escamotage e sogna di fare un esperienza all'estero come disegnatrice. Il film si sofferma sull'amicizia e sulle relazioni di un gruppo che dall'entusiasmo puerile della scuola deve riformularsi e sopportare i cambiamenti di una società competitiva e decisamente poco interessata al benessere degli individui. E' un film che usa il tono leggero per mettere in luce dinamiche non propriamente felici. </i></p><p style="text-align: left;"><i> </i></p><h2 style="text-align: left;">Paju </h2><p style="text-align: left;">di Park Chan-Ok <br />2009</p><p style="text-align: left;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIrHPnGFIdzvLAPyKOrVWvTG_aOKpi-Z5ep3Crdlq7h95keTkFv_Gw_X54sEEn5pRgDuruvGO7OhbGnOuS4fy95hf3keBAjzvSBTMsquuwMf3USNvm9llHOnybZFe7XbuEUZSW5Uc5N-qWoo6kyR0JBLukkHJFztPz8M0lf37W7dgqhPzZV9uhWg/s1055/PajuPoster1_1324315301.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1055" data-original-width="740" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIrHPnGFIdzvLAPyKOrVWvTG_aOKpi-Z5ep3Crdlq7h95keTkFv_Gw_X54sEEn5pRgDuruvGO7OhbGnOuS4fy95hf3keBAjzvSBTMsquuwMf3USNvm9llHOnybZFe7XbuEUZSW5Uc5N-qWoo6kyR0JBLukkHJFztPz8M0lf37W7dgqhPzZV9uhWg/w280-h400/PajuPoster1_1324315301.jpg" width="280" /></a></div><br /> <i>Un film complesso, che ho fatto un po' fatica a seguire. Si toccano temi sociali e individuali. Al centro lo sfaldamento del quartiere, la perdita di identità e le nuove relazioni che devono nascere tra gli individue. C'è un cognato vedovo che si ritrova a vivere con la giovanissima sorella della moglie morta. Ne è anche l'insegnate, ma al tempo stesso è un leader che finisce in galera. Il film non è lineare, ci sono flashback non sempre chiarissimi e va guardato con attenzione. Alcune scene sono intense e drammatiche. Paju è una cittadina depressa, in via di gentifricazione, sul confine con la Corea del Nord, ritratta con toni cupi, lividi e desolanti, dove alle croci cristiane al neon si alternano edifici diroccati e sentimenti umani inespressi e dolorosi.</i><p style="text-align: left;"><br /></p><h2 style="text-align: left;">Passerby #3<br /></h2><p style="text-align: left;">di Shin Su-won<br />2010</p><p style="text-align: left;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLg5lRPnfHVCAj663VqJjzGLJY7X-TWNhCbz5ObffNW_3uu8Mw89vXdp6HDAxZQWo61Tcg2O8h6uRoEMlE0NSpEFSpWOrAq0nRtXjRy_1VsmYgkpqIw3A7HXsnC-rJTYSX1zpDykp4Q1gkp2Q4otuuIKncq-a66gp0YYKvUHzHjornRIOS2DkWGQ/s1287/MV5BNjYyYTY0OWQtMDM4OS00Y2I2LWJhZTQtZGU4ZWE1Njg4NTRjXkEyXkFqcGdeQXVyMDgxMjYzMQ@@._V1_.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1287" data-original-width="900" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLg5lRPnfHVCAj663VqJjzGLJY7X-TWNhCbz5ObffNW_3uu8Mw89vXdp6HDAxZQWo61Tcg2O8h6uRoEMlE0NSpEFSpWOrAq0nRtXjRy_1VsmYgkpqIw3A7HXsnC-rJTYSX1zpDykp4Q1gkp2Q4otuuIKncq-a66gp0YYKvUHzHjornRIOS2DkWGQ/w280-h400/MV5BNjYyYTY0OWQtMDM4OS00Y2I2LWJhZTQtZGU4ZWE1Njg4NTRjXkEyXkFqcGdeQXVyMDgxMjYzMQ@@._V1_.jpg" width="280" /></a></div><br /> <i>Primo lungometraggio della regista coreana diventata famosa e importante con i successivi film. Questo film affronta la difficoltà di una donna, madre e moglie, di riuscire a dedicarsi al proprio desiderio lavorativo di girare un film. Affronterà vari livelli di frustrazione, umiliazione e fallimento, tuttavia non sarà in grado di piegarsi alle pure logiche di mercato e tanto meno di portare a termine il proprio obiettivo. Il film si regge sulla performance dell'attrice protagonista So-Myung Baek, che da' corpo e forma a questa donna, fragile, ma testarda, quasi al limite dell'otuso. Il film lascia l'amaro in bocca e solo a tratti fa sorridere. Molto importante, come negli altri film dell'autrice, è la musica che in parte risolleva le sorti del film e della storia raccontata.</i><br /><p></p><p style="text-align: left;"> </p><p style="text-align: left;"> </p><p style="text-align: left;"></p><h2 style="text-align: left;">Helpless </h2><p style="text-align: left;">di Byun Young-Joo <br />2012</p><p style="text-align: left;"><i>La scelta del thriller per raccontare altro è ormai consolidata da tanto tempo, sia in letteratura che al cinema. In effetti questo film poteva essere interessante se non si fosse perso in un racconto già visto troppe volte, con personaggi piatti e inespressivi. Il detective radiato che però sa fare il suo lavoro, il fidanzato disperato che cerca la verità, la protagonista donna che nasconde una doppiezza drammatica. Il film si lascia vedere e sembra sia stato un successo di pubblico in Corea, tuttavia il mordente psicologico non c'è e si può solo ragionare su cosa sarebbe potuto essere. La violenza nell'infanzia crea mostri, una società violenta basata sul ricatto e i debiti, spinge gli individui alla solitudine e appunto alla violenza estrema. Detto questo è, purtroppo, solo contorno di una storia che si ha la sensazione di aver già visto numerose volte.</i><br /></p><p style="text-align: center;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhheO8Hhdng6D9ccT1XQamgvXvY6itHRNLqSq4Kt42I1q2f6oZ6vZYf_MLQclaEcYd5BOhJcLK6DNkF_EYGCbvbS_56aUj5wmaVEppvuLA_EZBvKK-KbwmXyltXxedSnzKL2GFE1i-zKg2aeFJOorc6oXGhc4KFIVbUo-d728Jgh9i6LSdEZzLC6w/s376/Helpless_(2012)_poster.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="376" data-original-width="264" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhheO8Hhdng6D9ccT1XQamgvXvY6itHRNLqSq4Kt42I1q2f6oZ6vZYf_MLQclaEcYd5BOhJcLK6DNkF_EYGCbvbS_56aUj5wmaVEppvuLA_EZBvKK-KbwmXyltXxedSnzKL2GFE1i-zKg2aeFJOorc6oXGhc4KFIVbUo-d728Jgh9i6LSdEZzLC6w/w281-h400/Helpless_(2012)_poster.jpg" width="281" /></a></p><p></p><p style="text-align: left;"><br /></p><h2 style="text-align: left;">Pluto </h2><p style="text-align: left;">di Shin Su-Won <br />2012</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-iMu2iYVFtyrd9tAEP48gmaueYZHq-Rz-Rqe0itdsDCJTUIUyUuSWaJOoIuSSLgkYczTogeeLhdXvkJrDJeKiIDBiodp8lbRj87ZvLmRstJmjEZb4eP4ovq8SzTf1RtHpOWlKNO05xFbAnQwkfvdv8V5b1GH080eksHqq3hgPw0QKslfRloxaGw/s601/locandina.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="601" data-original-width="420" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-iMu2iYVFtyrd9tAEP48gmaueYZHq-Rz-Rqe0itdsDCJTUIUyUuSWaJOoIuSSLgkYczTogeeLhdXvkJrDJeKiIDBiodp8lbRj87ZvLmRstJmjEZb4eP4ovq8SzTf1RtHpOWlKNO05xFbAnQwkfvdv8V5b1GH080eksHqq3hgPw0QKslfRloxaGw/w280-h400/locandina.jpg" width="280" /></a></div><p style="text-align: center;"></p></div><div></div><div><i>Ambientato in una scuola superiore di Seoul, dove per riuscire ad essere ammessi all'unico posto disponibile della prestigiosa Università nazionale di Seoul, gli studenti migliori non si sprecano in sforzi, tiri bassi e violenti, gli uni contro gli altri. Girato anni prima di Parasite e Squid Game, ne anticipa i temi e in parte le atmosfere, senza tuttavia riuscire molto nell'intento. Una metafora spenta della società coreana che non disdegna di "macinare" negli ingranaggi della competizione le giovani vite del futuro. Peccato, perchè molte sequenze, la musica, alcune trovate di montaggio comunque lo rendono interessante.</i><br /><br /></div><div><br /><h2 style="text-align: left;">A girl at my door </h2><p style="text-align: left;">di July Jung <br />2014 </p><p style="text-align: left;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAbDXdhAO6kmkNMhatLCCDZUbHMM4CwTVnhI3ubmaWCj3SW_QxF7H7ONCt7CRia4Ylzs-vjJvdCpUVIL3lbnK5DqVnUHZ4wTuUB7b1r2c9gnoTkVmgDgaCUsQ12xBPM2ZXDxCcnGP5haEBKe-v77tgstTCmQ7U8Yy0mo2wxuXr9mm_dL56_-fuFw/s1051/A-Girl-at-My-Door_Poster_Kor_Web.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1051" data-original-width="736" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAbDXdhAO6kmkNMhatLCCDZUbHMM4CwTVnhI3ubmaWCj3SW_QxF7H7ONCt7CRia4Ylzs-vjJvdCpUVIL3lbnK5DqVnUHZ4wTuUB7b1r2c9gnoTkVmgDgaCUsQ12xBPM2ZXDxCcnGP5haEBKe-v77tgstTCmQ7U8Yy0mo2wxuXr9mm_dL56_-fuFw/w280-h400/A-Girl-at-My-Door_Poster_Kor_Web.jpg" width="280" /></a> <br /></div><p style="text-align: left;"></p><p style="text-align: left;"><i>Bae Doona nei panni di una poliziotta trasferita dalla città alla periferia dell'"Impero". Deve fare i conti con la violenza, il sessismo e la struttura patriarcale di una tradizione per nulla scomparsa. Il film è un'opera prima e ha il pregio di riuscire a comunicare il disagio e la violenza in modo equilibrato. Tuttavia non mi è parso un grande film, forse un po' scontato?</i></p><br /><h2 style="text-align: left;">The truth beneath </h2><p style="text-align: left;">di Lee Kyoung-Mi <br />2016</p><p style="text-align: left;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPCHzcHDjFxqr8zI5ayPF25VwWWl9Pbr0mVid5zVWlbeFrkRNgHaPnUnJBbQ4Z9jWZi4iyd7hc65N2ppCq4pDzssASjXjww1dGW0LOJpCupo-4DDDCdHePnjamgxByKcC1fvsE90KHfVYhaU63I4unqS9UFeO20qhmz02FX4GyEEqXU_1i1s2mbQ/s382/The_Truth_Beneath.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="382" data-original-width="267" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPCHzcHDjFxqr8zI5ayPF25VwWWl9Pbr0mVid5zVWlbeFrkRNgHaPnUnJBbQ4Z9jWZi4iyd7hc65N2ppCq4pDzssASjXjww1dGW0LOJpCupo-4DDDCdHePnjamgxByKcC1fvsE90KHfVYhaU63I4unqS9UFeO20qhmz02FX4GyEEqXU_1i1s2mbQ/w280-h400/The_Truth_Beneath.jpg" width="280" /></a></div><br /><i>Mah... Ci sono elementi tanto amati dal cinema coreano: la politica, la violenza, i rapporti coniugali finti e ipocriti, la gioventù abusata che però non disdegna di ricattare ed estorcere quello che pensa gli spetti. Un po' di moralismo di troppo, lacrime e colpi di scena in un incastro che tuttavia si segue con interesse. L'assassino, tuttavia, è chiaro fin dall'inizio. Verrebbe il dubbio che non sia importante la trama nera, ma come è raccontata e cosa si mostra, ma proprio questa cosa rende il film poco originale e alla fine non molto interessante.</i><p style="text-align: left;"></p><p style="text-align: left;"><i> </i><br /><br /></p><h2 style="text-align: left;">A haunting Hitchhike</h2><p style="text-align: left;"> di Jeong Hee-Jae <br />2017</p><p style="text-align: left;"> </p><h2 style="text-align: left;">Microhabitat ***</h2><p style="text-align: left;">di Jeon Go-Woon<br />2017 </p><p style="text-align: left;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgO40fgshpm9R9noqDXilGqA7jNsHISdHYl7Q8pKBOfIOuyrVbsUg_tN6P6rGpKTMX634-U67VCVvCf19KUVAFYWUmnaM_NTPalTNGfuy4UhkcKAFG8nPl0AoyAbkBFwXQP96Rg2sEqIXTHj9zf8sv5NteF7JJ627up86F6DVOp97e85n9UOp8ILg/s2145/micro_.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2145" data-original-width="1500" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgO40fgshpm9R9noqDXilGqA7jNsHISdHYl7Q8pKBOfIOuyrVbsUg_tN6P6rGpKTMX634-U67VCVvCf19KUVAFYWUmnaM_NTPalTNGfuy4UhkcKAFG8nPl0AoyAbkBFwXQP96Rg2sEqIXTHj9zf8sv5NteF7JJ627up86F6DVOp97e85n9UOp8ILg/w280-h400/micro_.jpg" width="280" /></a></div><br /> <i>Altra opera prima, particolare, su cui avevo scritto precedentemenete nel blog (<a href="https://onelulublog.blogspot.com/2022/09/microhabitat-2018.html" target="_blank">leggi la recensione completa</a>). Una sorta di vita errabonda di un aragazza alternativa che prova a non sottostare alle regole spietate della competizione capitalistica.<br /></i><p style="text-align: left;"></p><p style="text-align: left;"></p><br /><h2 style="text-align: left;">House of Hummingbird ***</h2><p style="text-align: left;">di Ki Bora<br />2018 </p><p style="text-align: left;"><i>Altra opera prima di una regista che ha anche scritto e prodotto il film. Un intenso film famigliare e adolescenziale. La protagonista, all'epoca quindicenne, è molto brava. Il fascino di questo film è dato dalla lentezza che richiedono i sentimenti, per nulla sdolcinati o favolistici. Il centro del film è la follia anaffettiva di una famiglia disfunzionale e le possibilità invece di comprensione e condivisione con chi si sceglie, che siano amiche o mentori. Gli adulti sono aggressivi, assenti o disinteressati a capire, spesso deboli e irascibili. La ragazzina, invece, riesce a costruire il proprio mondo all'interno del quale sopravvivere, come il colibri che sembra immobile, ma necessita di muovere velocissime ali. Guardiamo centinaia di volti, ma quanti riusciamo a comprendere? E' la domanda che si pone il film. Un piccolo gioiello girato con delicatezza con poche sbavature e con attori diretti benissimo.<br />(Su <a href="https://www.koreanworld.it/house-of-hummingbird/" target="_blank">https://www.koreanworld.it/house-of-hummingbird/</a> una recensione completa e intelligente)<br /></i></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitDw8HmR4FnZO05WVAtiudb8vpiBT9-9Mr78sG3Td2SPCX7Krzv0_TrT4Bed4XgMEhumX6lmDamqn8nVhkaKvz_u6mMWU9YOfudew8oM3h6fQnGguNKMZP6b_3u_yd3JqSS2ARnU732xxfP2XIFYSLngJiHalm7VOuAVMMOZTjeFpqBIR0tAyXTw/s800/humming_.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="566" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitDw8HmR4FnZO05WVAtiudb8vpiBT9-9Mr78sG3Td2SPCX7Krzv0_TrT4Bed4XgMEhumX6lmDamqn8nVhkaKvz_u6mMWU9YOfudew8oM3h6fQnGguNKMZP6b_3u_yd3JqSS2ARnU732xxfP2XIFYSLngJiHalm7VOuAVMMOZTjeFpqBIR0tAyXTw/w283-h400/humming_.jpg" width="283" /></a></div><p style="text-align: left;"> </p><h2 style="text-align: left;">Maggie </h2><p style="text-align: left;">di Lee Ok-Seop <br />2018</p><p style="text-align: left;"> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOFS-FuINx8kbHp_KJDKucNCFpT-e98BfGs6lpUWCm1ApxuTMKUsm1NPCRTGr8q7WPvwfVBVz609AhLsexlWYktySC3WBVFIk0mjpdkQtIup5qY9mIuAT93QmjXYzFUQeyuHM9KoOROLI6a_aw4XjFFiPyINb0KpnttJ3bYKtfjwNtCGBZ0DlaAQ/s1361/Maggie-KM-p1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1361" data-original-width="950" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOFS-FuINx8kbHp_KJDKucNCFpT-e98BfGs6lpUWCm1ApxuTMKUsm1NPCRTGr8q7WPvwfVBVz609AhLsexlWYktySC3WBVFIk0mjpdkQtIup5qY9mIuAT93QmjXYzFUQeyuHM9KoOROLI6a_aw4XjFFiPyINb0KpnttJ3bYKtfjwNtCGBZ0DlaAQ/w279-h400/Maggie-KM-p1.jpg" width="279" /></a></div><br /><p></p><p style="text-align: left;"><i>Uno strampalato debutto nel lungometraggio della giovane regista coreana. Si fatica a seguire la trama. Forse come esistono i cibi destrutturati, anche questo vorrebbe essere un racconto destrutturato? In realtà il tema centrale è la fiducia (la mancanza di fiducia) che mina le relazioni umane, ma è rappresenta mediante tanti piccoli episodi debolmente collegati l'uno con l'atro, quasi fossero singoli siparietti semi-comici. E' un peccato perchè dal punto di vista puramente visivo e musicale, il film è gradevole... ma poi la storia sprofonda in un buco di significato, facendo affondare lo spettatore nello sconcerto della noia di certo film nonsense.</i><br /></p><p style="text-align: left;"> </p><h2 style="text-align: left;">Our body ***<br /></h2><p style="text-align: left;">di <span>Han Ka-Ram</span><br />2018</p><p style="text-align: left;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsnz_bu5LiBH-6WyJN39CpSvR4hyHPJ4Z_JQcqgQ6B8ZOfIXe72sYZAVeAC6QoooBKHqXTpm4L9v58dC5OhoojnunXzltoKKQeKlCTwvAzTVN5d0oV5a-XAX1fqfe5xfqMAsTF1mTJGcEULy9szwlTNHtet-V4dHNTA4wZKTf2yTqYNt3MVEKbag/s1140/Our_Body-p1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1140" data-original-width="800" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsnz_bu5LiBH-6WyJN39CpSvR4hyHPJ4Z_JQcqgQ6B8ZOfIXe72sYZAVeAC6QoooBKHqXTpm4L9v58dC5OhoojnunXzltoKKQeKlCTwvAzTVN5d0oV5a-XAX1fqfe5xfqMAsTF1mTJGcEULy9szwlTNHtet-V4dHNTA4wZKTf2yTqYNt3MVEKbag/w281-h400/Our_Body-p1.jpg" width="281" /></a></div><br /> <i>Opera prima piuttosto interessante. Ho letto che il film nasce come saggio finale della scuola di cinema frequentata dalla giovane regista. Si afrronta il corpo come strumento di disagio e benessere e la difficoltà femminile di conoscere il proprio corpo e usarlo per il proprio piacere in una società competitiva e maschilista. Ci sono gli elementi tipici di molta cinematografia coreana: l'umiliazione (depressione?) che spinge alla rinascita, non senza contraddizioni e difficoltà.</i><br /><p style="text-align: left;"></p><p style="text-align: left;"><br /></p><h2 style="text-align: left;">Little forest </h2><p style="text-align: left;">di Yim Soon-Rye <br />2018</p><p style="text-align: left;"> </p><h2 style="text-align: left;">Sub-zero wind </h2><p style="text-align: left;">di Kim Yuri <br />2018</p><p style="text-align: left;"> </p><h2 style="text-align: left;">Heart </h2><p style="text-align: left;">di Jeong Ga-Young <br />2019</p><p style="text-align: left;"> </p><h2 style="text-align: left;">Way back Home </h2><p style="text-align: left;">di Park Sun-Joo <br />2019</p><p style="text-align: left;"> </p><h2 style="text-align: left;">A boy and sungreen</h2><p style="text-align: left;">di <span>Ahn Ju-Young</span><br />2019</p><p style="text-align: left;"> </p><h2 style="text-align: left;">An Old Lady </h2><p style="text-align: left;">di Lim Sun-Ae<br />2019</p><p style="text-align: center;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUt5QWebSK2bPDeUsN4tNWYHUWt2zfpJ6ySFO5lYIT45IYKx3n9Kw1WOVk9d3a6L3-6eiXKZFPuH6KmEUFJAkQgxNE6fTlkMbG4Db8Ger05apEwS2nVURsFzTpbahHBxROoztJCaL1ZHemSvho-JhE3kqeLxm6dmwfmhz5Hslu94f4g3ULriLUMw/s2006/53d897efb312d28111603f9e85fd5efa.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2006" data-original-width="1400" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUt5QWebSK2bPDeUsN4tNWYHUWt2zfpJ6ySFO5lYIT45IYKx3n9Kw1WOVk9d3a6L3-6eiXKZFPuH6KmEUFJAkQgxNE6fTlkMbG4Db8Ger05apEwS2nVURsFzTpbahHBxROoztJCaL1ZHemSvho-JhE3kqeLxm6dmwfmhz5Hslu94f4g3ULriLUMw/w279-h400/53d897efb312d28111603f9e85fd5efa.jpg" width="279" /></a></div><i> </i></div><div><i>Scritto e diretto dalla regista coreana, affronta un tema delicato, quasi indicibile. Da un lato la sessualità negata, non nominata, indicibile, di una donna non più giovane, di 69 anni, dall'altro l'abuso e la violenza. La donna viene violentata dall'infermiere poco meno che trentenne e questo produce l'incredulità di tutti: della polizia in primis, ma anche di chi vive con lei e di chi viene a conoscenza del fatto. Questa cosa da' l'occasione al film, nel suo stile ellittico e confuso, di raccontare la difficoltà di essere donna e anziana in un mondo eternamente in corsa e giovane. E' un film interessante, anche se a tratti oscuro e a tratti invece fin troppo didascalico. Vorrebeb rendere per immagini lo spaesamento e il dubbio di una donna che vienen spinta dal mondo a dubitare di se stessa.</i><br /><p style="text-align: left;"><br /></p><p style="text-align: left;"><br /></p><h2 style="text-align: left;">Lucky Chan-sil </h2><p style="text-align: left;">di Kim Cho-Hee<br />2019 </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgX1u6x9zmLD8RqmwwRi5rplWDgVylnGrDXjBA7StehfxSUl8C30WfqGjomuS18yX4CtFTroaVSOgNBTw7hKlB2ZYWjcKZvpm7WJpwSdJ06F7jzTCvUbXZHMW7l2VR8v6vLO-Vt98DuIUgehUcBKrVNAUg7jHweMD9jpGLtKlgnTwMWqgjOvqSMpQ/s1144/Lucky_Chan-Sil-p1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1144" data-original-width="800" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgX1u6x9zmLD8RqmwwRi5rplWDgVylnGrDXjBA7StehfxSUl8C30WfqGjomuS18yX4CtFTroaVSOgNBTw7hKlB2ZYWjcKZvpm7WJpwSdJ06F7jzTCvUbXZHMW7l2VR8v6vLO-Vt98DuIUgehUcBKrVNAUg7jHweMD9jpGLtKlgnTwMWqgjOvqSMpQ/w280-h400/Lucky_Chan-Sil-p1.jpg" width="280" /></a></div><p style="text-align: left;"></p><p style="text-align: left;"><i>Un po' Rohmer, un po' Hong Sang-soo, e ironicamente Ozu, Kim Cho-Hee si diverte a raccontare la crisi del cinema, e, attraverso il fantasma di Leslie Cheung, fa muovere una sceneggitrice in stato di confusione verso nuovi obiettivi o nuove sale vuote riempite dal bagliore abbacinante di paesaggi vuoti innevati. Sperduti nel bosco, o in una mediateca, o tra le pulizie di un appartamento di un'attrice svampita, la protagonista fa quello che sa fare, sognare, deprimersi e tutto sommato vivere. Un film carino, non originalissimo, dai toni leggeri e al tempo stesso una riflessione su cosa è il cinema oggi.</i> <br /></p><p style="text-align: left;"> <br /></p><h2 style="text-align: left;">Moving on ***</h2><p style="text-align: left;">di Yoon Dan-Bi<br />2019</p><p style="text-align: left;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZt1qLMMkYJTJ49oOT_Zh7SI2PLo4isL26Win-_DbRgdDn3ZVd9y0zvngP-cvUN1941yALYQy1sfon_DaY1VbWZxF1JmtgIHCApS5Vy9gy79WtR96iMgjDXwe3PQGLmM18D6RkroZC23WyLLEQkeY-qmAHJkTBQlEEloHluUJyRHWoTC-_K5x9nA/s864/movingon.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="864" data-original-width="600" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZt1qLMMkYJTJ49oOT_Zh7SI2PLo4isL26Win-_DbRgdDn3ZVd9y0zvngP-cvUN1941yALYQy1sfon_DaY1VbWZxF1JmtgIHCApS5Vy9gy79WtR96iMgjDXwe3PQGLmM18D6RkroZC23WyLLEQkeY-qmAHJkTBQlEEloHluUJyRHWoTC-_K5x9nA/w278-h400/movingon.jpg" width="278" /></a> <br /></div><p style="text-align: left;"></p><p style="text-align: left;"><i>Un film famigliare molto interessante sull'estate di una ragazzina che si ritrova a coabitare col nonno a fronte delle difficoltà economiche del padre separato. Sarà l'occasione di abbracciare nuove possibilità e punti di vista. <a href="https://onelulublog.blogspot.com/2020/11/movin-on.html">Ne avevo scritto qui, leggi la recensione.</a></i> <br /></p><p style="text-align: left;"> </p><h2 style="text-align: left;">The house of us</h2><p style="text-align: left;">di Yoon Ga-eun<br /> 2019</p><p style="text-align: left;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi36h60cCWv5YYQVQP4V-WXKPxjrKWVTdQWdsYZdidlmWIK9EqR6RelSEX5z0pbaJ3u9vOESBntLtrrTl6YAuUsP8bCpFl2qirb8FKF4Do0sqYV_O4hxamqdXJsxeNR_GQYx8_yfUeYiKnDu0hkkfjlq0Eyjiide_LG8meZU5ansgBWOg2yb5du-g/s1710/The%20house%20of%20us.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1710" data-original-width="1200" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi36h60cCWv5YYQVQP4V-WXKPxjrKWVTdQWdsYZdidlmWIK9EqR6RelSEX5z0pbaJ3u9vOESBntLtrrTl6YAuUsP8bCpFl2qirb8FKF4Do0sqYV_O4hxamqdXJsxeNR_GQYx8_yfUeYiKnDu0hkkfjlq0Eyjiide_LG8meZU5ansgBWOg2yb5du-g/w281-h400/The%20house%20of%20us.jpg" width="281" /></a></div><br /><i>Un piccolo film di bambine. Un terzetto improbabile alle prese col tentativo di non far affittare l'appartamento dove una delle tre vive. Gli adulti sono quasi assenti e quando presenti sono esseri anafettivi e pericolosi. L'infanzia abbandonata, oppure la difficoltà di diventare adulti? Il film è girato bene e la regista è stata molto brava a dirigere le piccolissime attrici. </i></div><div><i> </i></div><div><i> </i></div><h2 style="text-align: left;">Next Sohee</h2><div>di July Jung</div><div>2022</div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicTjEF7Q8IVYKd5G2YDQU_CYL5KkDnmc55Eis6JpXHXgO7yZufZuM_yS0ngZOztGt532KmFShnN3xF3wdj8mIcFHQrrWiU7ZqOxmgRd4e8jKUFMTOMN0-RnxFjlXO4qgd-31fyT2D5ObLUjw8u7uCCkp_9clhHQFmwvumyvC0jcu4dR1HklnYqNQ/s1287/4eyWwY_4f.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1287" data-original-width="900" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicTjEF7Q8IVYKd5G2YDQU_CYL5KkDnmc55Eis6JpXHXgO7yZufZuM_yS0ngZOztGt532KmFShnN3xF3wdj8mIcFHQrrWiU7ZqOxmgRd4e8jKUFMTOMN0-RnxFjlXO4qgd-31fyT2D5ObLUjw8u7uCCkp_9clhHQFmwvumyvC0jcu4dR1HklnYqNQ/w280-h400/4eyWwY_4f.jpg" width="280" /></a></div><p></p><p>La stessa regista di "A girl at my door", che continua nel suo racconto del destino di giovani vite.<br />Qui da noi, in Italia, la chiamano alternanza scuola-lavoro, in Corea è il tirocinio curriculare obbligatorio per gli studenti delle scuole tecniche, costretti a lavorare sottopagati in un meccanismo di pressioni sociali e aziendali di obiettivi e punteggi che per noi italiani è inimmaginabile, quanto opprimente. Il film racconta della distruzione della gioia di vivere di una ragazza energica, So-hee,, determinata e piena di vita. Il film è diviso nettamente in due parti. La prima è molto riuscita, racconta e descrive la psicologia di questa ragazza interpretata splendidamente da Kim Si-Eun. La seconda parte invece cade miseramente nel tipico drama coreano che vuole stimolare le lacrime, o la facile critica sociale. Nel complesso un buon film con una Bae Doona spenta e inespressiva al suo solito (ormai).<br /><br /></p><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div>oneluluhttp://www.blogger.com/profile/12775544789264163016noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-36106683.post-11583640858082878222023-07-31T18:55:00.010+02:002023-12-06T11:57:21.961+01:00Tende da sole BrianzaTende - se si rompe il ricevitore...<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUR1Ov692jyk361kXBqiK6Oeh1y_d0pB8PabXzV4PtOx9ijbXEK0XdfOvFmywhTdzNo7BMim3kDUaGfO9KSXrSsi0Kux8eVzNuz064iVPKe8qWuDbt0f2mzxxUb0wVHKjFU8aY7spzJs3Ajt-zQNc4NGXm3ekVUj00GG4OsbRJJ1GJcW_cEbG9hg/s1900/tenda-3.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1069" data-original-width="1900" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUR1Ov692jyk361kXBqiK6Oeh1y_d0pB8PabXzV4PtOx9ijbXEK0XdfOvFmywhTdzNo7BMim3kDUaGfO9KSXrSsi0Kux8eVzNuz064iVPKe8qWuDbt0f2mzxxUb0wVHKjFU8aY7spzJs3Ajt-zQNc4NGXm3ekVUj00GG4OsbRJJ1GJcW_cEbG9hg/w640-h360/tenda-3.jpg" width="640" /></a></div><p></p><p> </p><p>Nel 2015 ho acquistato 4 tende da sole BrianzaTende motorizzate con singolo radiocomando e relativi anemometri (2 per 4 tende). Gli anemometri sono i sensori di vento. Il tutto all'epoca mi è costato circa 1000 euro a tenda comprensivo dell'installazione e dell'impianto elettrico ad opera di un elettricista. Dunque in totale 4.000 euro. Le tende sono modello Ghibli R11 e montando il motore RED con ricevitore integrato. Il radiocomando è il modello Befree S6 a 6 canali. Bracci, tessuto e motore tutto di ottima qualità e resistenza. Vivo al sesto piano di un palazzo piuttosto esposto e ventoso.</p><p>Se dovesse capitare che il vostro motore red non dia più segnali di vita, attenzione, se chiamate BrianzaTende vi proporrà di sostituire motore, telecomando e anemometro, in quanto non più compatibili, ovvero una spesa che si aggira sui 500 euro, tra materiali e manodopera per tenda. Tuttavia c'è una soluzione abbastanza semplice da adottare e poco costosa (che BrianzaTende a me non ha proposto e che credo in generale non propone perchè sarebbe comunque un lavoro di elettricista e non loro). I motori RED hanno un filo aggiuntivo, di colore nero, Questo filo consente il comando motorizzato manuale, bypassando il radiocomando (guarda lo schema sotto). Occorrerà semplicemente tirare una canalina, con in fondo un banale pulsante NO, e farvi scorrere all'interno i due cavi che partono dalla tenda: nero e marrone (quello che porta la corrente). Se non siete pratici chiamate un elettricista o un amico che sa dove mettere le mani.</p><p>Il costo di questa operazione alternativa è di circa 20 euro, i materiali necessari sono:</p><p>1) scatola elettrica per esterno (<span class="a-size-large product-title-word-break" id="productTitle">Bticino S25501E Kit Custodia idrobox per matix, 6 euro)<br /></span></p><p>2) pulsante NO (<span class="a-size-large product-title-word-break" id="productTitle">BTICINO AM5005 PULSANTE MATIX</span><span class="a-size-large product-title-word-break" id="productTitle"> 1P No 10 A 250 V, 5 euro)<br /></span></p><p><span class="a-size-large product-title-word-break" id="productTitle">3) tubo del diametro di 16mm di circa 2 metri (1,6 euro)</span></p><p><span class="a-size-large product-title-word-break" id="productTitle">4) un cavo isolato con all'interno due fili, tipo i cavi di prolunga, 2m circa, 4 euro</span></p><p><span class="a-size-large product-title-word-break" id="productTitle">Fatto l'impianto, collegati i cavi, basterà fare clic sukl pulsante e la tenda scenderà. Fate di nuovo clic e la tenda si ferma, fate infine altro clic e la tenda sale. Tutto qui.</span></p><p><span class="a-size-large product-title-word-break" id="productTitle">Qui sotto lo schema del motore RED, come fornito nel manuale<a href="https://btgroup.it/download/manuale-motori-radio-red/" target="_blank"> recuperabile sul sito di BrianzaTende qui</a></span></p><p><span class="a-size-large product-title-word-break" id="productTitle"> </span></p><p><span class="a-size-large product-title-word-break" id="productTitle"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOiIo4opQIDKtBA120jAk68NVPS4JO9fHfvC5DiTBGtTrPoLycgd6Nbacjz84pwbBQgeJ_lUUl0M0MAmo4t8Pbiqp-iRti6vJBd-gbCsVPRTBdDm2F0-_7_W8ArVfJ5A6W8p8FDwcFqIlN_YHrnn9M-b9EMEpU5XZYwX69PAW2qCBF6yjv7d2WFA/s1400/motore-red-schema.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="715" data-original-width="1400" height="326" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOiIo4opQIDKtBA120jAk68NVPS4JO9fHfvC5DiTBGtTrPoLycgd6Nbacjz84pwbBQgeJ_lUUl0M0MAmo4t8Pbiqp-iRti6vJBd-gbCsVPRTBdDm2F0-_7_W8ArVfJ5A6W8p8FDwcFqIlN_YHrnn9M-b9EMEpU5XZYwX69PAW2qCBF6yjv7d2WFA/w640-h326/motore-red-schema.jpg" width="640" /></a></div><br /><p></p><p><span class="a-size-large product-title-word-break" id="productTitle"> </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="a-size-large product-title-word-break" id="productTitle"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjseTOPUMd_iELRawKi0uzoUGlwbkjv1FmVmgPjNC1yeBOAF3B7kypb2xfar_L0oqPOYZzDas37eidLueTkQRzaybnkz5r6gDB8hsjiGYaEXBqZSlaittu3bo2SYoXTOJpWOBiqsZ396-a4K-IItgsPX0lcM-8TYsgQAagPq3ETZ90l4B1N5KgQfw/s1900/tenda-1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1069" data-original-width="1900" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjseTOPUMd_iELRawKi0uzoUGlwbkjv1FmVmgPjNC1yeBOAF3B7kypb2xfar_L0oqPOYZzDas37eidLueTkQRzaybnkz5r6gDB8hsjiGYaEXBqZSlaittu3bo2SYoXTOJpWOBiqsZ396-a4K-IItgsPX0lcM-8TYsgQAagPq3ETZ90l4B1N5KgQfw/w640-h360/tenda-1.jpg" width="640" /><br /><br /></a></span></div><span class="a-size-large product-title-word-break" id="productTitle"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijb-KXIPeC9YCjapMButmOI131m2BOHPb69Mohn9n3moXDQLEaIFGnw4Kb9oq2wtSAnlFL6_L0UXxStOn4wW1k9k_INlgNj2IGVAsf_bYwdPmOw1CQop56CbGYaYipWWZqfhFap0jMatS2hwKAu3XqCQYofTcWFCrvnCzzfBI9YrZL8mjh3EY2ig/s2010/tenda-2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1235" data-original-width="2010" height="394" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijb-KXIPeC9YCjapMButmOI131m2BOHPb69Mohn9n3moXDQLEaIFGnw4Kb9oq2wtSAnlFL6_L0UXxStOn4wW1k9k_INlgNj2IGVAsf_bYwdPmOw1CQop56CbGYaYipWWZqfhFap0jMatS2hwKAu3XqCQYofTcWFCrvnCzzfBI9YrZL8mjh3EY2ig/w640-h394/tenda-2.jpg" width="640" /></a></span></div><span class="a-size-large product-title-word-break" id="productTitle"><br /></span><p></p><p><span class="a-size-large product-title-word-break" id="productTitle"> </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="a-size-large product-title-word-break" id="productTitle"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2WORXZBnOG15XKunJnaUwGizk3zbYA6kqJHzOXp40yR9_KRUvjGRgVx3UUCCovUJSV_t3dzAxaxgMs7FWshAeMP36xCmsZubTGQ_1lZBo61Vg8nNy4kPMl9iVpjYOdBjLAQ481_RtssoIMEBUU7-wfP1rWudHQNJdtrxDrmC8MsaJgP-dRCrEsg/s900/btcino-box.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="620" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2WORXZBnOG15XKunJnaUwGizk3zbYA6kqJHzOXp40yR9_KRUvjGRgVx3UUCCovUJSV_t3dzAxaxgMs7FWshAeMP36xCmsZubTGQ_1lZBo61Vg8nNy4kPMl9iVpjYOdBjLAQ481_RtssoIMEBUU7-wfP1rWudHQNJdtrxDrmC8MsaJgP-dRCrEsg/w440-h640/btcino-box.jpg" width="440" /></a></span></div><span class="a-size-large product-title-word-break" id="productTitle"><br /></span><p></p><p><span class="a-size-large product-title-word-break" id="productTitle"><b>ATTENZIONE: </b></span></p><p><span class="a-size-large product-title-word-break" id="productTitle">a) i balconi sono pericolosi, se l'impinato è esposto e non ci sono protezioni, non fate nulla e chiamate l'elettricista, il rischio è di cadere e morire... o far cadere qualcosa in testa a un passante. Tutto dipende da voi</span></p><p><span class="a-size-large product-title-word-break" id="productTitle">b) tutti i lavori vanno fatti dopo aver STACCATO la corrente del contatore! le tende motorizzate usano la corrente di rete a 230 volt... se prendete la scossa e non funziona il salvavita, morite!) </span></p><p><span class="a-size-large product-title-word-break" id="productTitle" style="color: red;">c) questo post è solo il racconto di cosa ho fatto io a mio rischio e pericolo, NON mi assumo nessuna responsabilità su cosa combinate voi, capito? è una vostra libera scelta :-)<br /></span></p>oneluluhttp://www.blogger.com/profile/12775544789264163016noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-36106683.post-17967259482893084502023-07-20T12:42:00.007+02:002023-12-06T11:56:05.494+01:00Netflix: Quando ho smesso di preoccuparmi e ho iniziato a masturbarmi (2022)<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhauPjqbkKvHq2fJE5_NPC8wkdH2CqDmAebZ2HTrk2q0vnpSHjcKZI0jitK1C0kNcWuM7u2QuT7MH07ojtaBIFgYUUsgfj3r1KrgzmQD5L0FPQJsDaBqq68kjy7kB5cKeaNTqHwoRIbR11jgjcdt-og1Sn6TjoMyrFICBju5CikLbB5lFU2AaVgkA/s800/20230720_124003.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="450" data-original-width="800" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhauPjqbkKvHq2fJE5_NPC8wkdH2CqDmAebZ2HTrk2q0vnpSHjcKZI0jitK1C0kNcWuM7u2QuT7MH07ojtaBIFgYUUsgfj3r1KrgzmQD5L0FPQJsDaBqq68kjy7kB5cKeaNTqHwoRIbR11jgjcdt-og1Sn6TjoMyrFICBju5CikLbB5lFU2AaVgkA/s16000/20230720_124003.jpg" /></a></div><p><br /><b>Quando ho smesso di preoccuparmi e ho iniziato a masturbarmi<br /></b>di Erika Wasserman<br />Svezia 2022<br /></p><p>Una caldissima serata estiva di provincia, termometro ben oltre i 30 gradi e umidità tropicale. Non c'entra col film, essendo ambientato in Svezia, il nord fresco e organizzato. C'entra con la mia condizione di essere umano sfinito dal caldo e in cerca di qualcosa da guardare di non troppo impegnativo. L'algoritmo di netflix mi propone "Quando ho smesso di preoccuparmi e ho iniziato a masturbarmi"... un film dal titolo pruriginioso che avrebbe dovuto stimolarmi ma che in realtà poco mi ha attirato. Tuttavia, complice il caldo, il mio pollice ha fatto ok sul telecomando... ed è stata una piacevole sorpresa!</p><p>Erika Wasserman e l'attrice Katia Winter sono molto brave a dirigere e a dare corpo ad una commedia leggera ma profonda, che di continuo passa dal tono drammatico a quello surreale, canzonatorio. L'oggetto della presa in giro è il maschio, la sua immaturità e la sua visione patriarcale del rapporto di coppia e lavorativo. Nel film ci sono molte gag e trovate per ridicolizzare questi aspetti. Lei è una donna in carriera che nel tentativo di mantenere in piedi una rapporto fallito, lascia il lavorio subendo, suo malgrado, varie sventure: dovrà cercarsi una casa, rifarsi una vita amorosa, degli amici, dovrà sottostare alle regole maschili del lavoro e al fatto di essere una quarantenne, dunque ancora sexy come donna matura ed esperta, ma non più giovane per una relazione duratura con maschi immaturi e frivoli.</p><p>Il tema centrale è... la figa! Senza essere volgari, una giovane donna conosciuta per caso, insegna alla protagonista come cambiare il punto di vista sull'esistenza: niente più efficienza, eccellenza, multitasking al limite del sovraumano (tutte qualità assenti negli uomini che la circondano), ma concentrazione sui desideri del basso ventre. Questa giovane sciroccata le dice: "quando guardi un uomo o qualcosa che ti interessa, osservalo per tre secondi, non di più, poi concentrati sulla tua figa e decidi!"... il motto che le insegna è: "Prima la figa!". Il titolo allude al fatto che la protagonista comprerà un vibratore attraverso il quale provare le gioie dell'orgasmo e della masturbazione.<br /></p><p>Interessante vedere come nel film sia del tutto naturale che i due coniugi si separino e sia lei ad essere sbattuta fuori di casa, nonostante la presenza di un figlio di soli pochi anni, che rimarrà a vivere col padre. Così come il maschio nordico, che nell'immaginazione nostra di individui mediterranei (o quasi) sono percepiti come semidei evoluti e per nulla maschilisti, nel film sianoo descritti in tutt'altro modo.</p><p>Il film, ripeto, si regge sulla bravura di Katia Winter, l'attrice in grado di esprimere con uno sguardo, una tensione delle labbra, un movimento del corpo mille sfaccettature di una donna in via di emancipazione e che in una scena madre esilarante ma anche molto triste dichiarerà al proprio capo che non vuole più essere quella efficiente e bravissima, ma da ora in poi vorrà essere mediocre e poco capace come i colleghi maschi. Una sorta di rivendicazione alla felicità che finora sembra appannaggio solo del sesso maschile.</p><p><br /></p><p><br /></p>oneluluhttp://www.blogger.com/profile/12775544789264163016noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-36106683.post-18861045156837764222023-05-07T22:23:00.006+02:002023-12-06T12:26:37.327+01:00Il mio nome è Jang Ja-yeon<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjf10X-4Uczhd-BKZ1Q8D71E-StpsZ-WrUNSIDitXW98lsfZy39F0HkTqlGR6XFn2eEigurUh4qFkfWXzJ0TAH5N_zEkwWalWtuSahQcHOuirpdPnE9KjWfM0hS0Ulgl6d8yL8UJRr5LyZFleDbbdlyeU8GMOmSxs1muIFtw98BqlzuXxqrbBc/s1258/Jang-Ja-yeon-2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="812" data-original-width="1258" height="414" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjf10X-4Uczhd-BKZ1Q8D71E-StpsZ-WrUNSIDitXW98lsfZy39F0HkTqlGR6XFn2eEigurUh4qFkfWXzJ0TAH5N_zEkwWalWtuSahQcHOuirpdPnE9KjWfM0hS0Ulgl6d8yL8UJRr5LyZFleDbbdlyeU8GMOmSxs1muIFtw98BqlzuXxqrbBc/w640-h414/Jang-Ja-yeon-2.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJrpYfJjFvPqVcEhtCFtBk0lSJCFNUPVjYph7KSx38Pt-jDhwjc_bZIP4IRXVBQ3qb4Cgb8PYMb2jVrX8GxBH6bXWYnGPOvCejt3C9IEFNEf5NZvCK4PPRTmViLzghJwBastcDTcwUOp-LkXwolofMP_NQqywwDEJ4ZgD9gh3gLpECpHbouCY/s1152/Jang-Ja-yeon-3.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="814" data-original-width="1152" height="452" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJrpYfJjFvPqVcEhtCFtBk0lSJCFNUPVjYph7KSx38Pt-jDhwjc_bZIP4IRXVBQ3qb4Cgb8PYMb2jVrX8GxBH6bXWYnGPOvCejt3C9IEFNEf5NZvCK4PPRTmViLzghJwBastcDTcwUOp-LkXwolofMP_NQqywwDEJ4ZgD9gh3gLpECpHbouCY/w640-h452/Jang-Ja-yeon-3.jpg" width="640" /></a></div><br /> <p></p><p>In una scena di <i>"<a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Norigae_(film)" target="_blank">Norigae"</a></i>, un film coreano del 2013 ispirato alla reale morte di <a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Jang_Ja-yeon" target="_blank">Jang Ja-yeon</a>, l'attrice, in lacrime, continua a ripetere al potente capo il suo nome: "Il mio nome è Jung Ji-hee", come per affermare la sua esistenza come persona e non solo corpo.</p><p>Jang Ja-yeon quell'ultima sera, il giorno prima della festa delle donne del 2009, me la immagino tranquilla, che si guarda allo specchio e con calma prende la decisione di ingoiare tutti i sonniferi e di farla finita. Aveva 29 anni e la sua non brillantissima carriera di attrice era iniziata solo tre anni prima. Messa sotto contratto da una grande agenzia coreana, tenuta ferma il tempo necessario per ricattarla, usata a suon di botte come bambola gonfiabile per attori, produttori, gente varia dello spettacolo, aveva esordito in spot pubblicitari e aveva raggiunto una certa notorietà con una serie tv ("<i><a class="mw-redirect" href="https://en.wikipedia.org/wiki/Boys_Over_Flowers_(TV_series)" title="">Boys Over Flowers</a>")</i> e un paio di film.</p><p><i>"<a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Searching_for_the_Elephant" target="_blank">Searching for elephan</a>"</i> è un film del 2009, Jang Ja-yeon interpreta una prostituta, usata da un uomo di successo ma con la dipendenza dal sesso extraconiugale, che la illude e poi la lascia e lei si suicida, tagliandosi le vene nella vasca da bagno. Quello che ho visto, nel film, è una donna dai tratti somatici modificati dalla chirurgia estetica, non più giovanissima, che si presta a scene di sesso abbastanza intense, come capita spesso di vedere nei film coreani. E' una prostitua, che vorrebbe cambiare vita, ma che non ce la fa ed è incastrata nel ruolo di venditirce di piacere sessuale. Il film di per se' è l'apoteosi del maschilismo coreano, le figure femminili sono appunto semplici oggetti del piacere e del bisogno maschile.Un film molto elaborato ed estetizzante, che tuttavia non sa uscire dallo stereotipo. Jang Ja-yeon comunica molto bene lo squallore di una realtà di scambio commerciale di merci e oggetti, camufata da relazioni umane.</p><p>Quel film avrà influito sullo stato mentale dell'attrice? quell'ennesima situazione, per quanto recitata, di donna usata come transazione sessuale, quanto avrà pesato sulla sua decisione di morire?</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnO9CI6-4hhaYMWaNA8vu2xtphiOZno04Vf1bHsE239RnXYwEaXYWY8T5Aore5QLvBGKfqiLtg0fyHfH8nj0Jt3fQaaH6nzbEzStsARHf8xy850aPb7vI_aeXGESSPFy1XeSQCwcEOtkB6U4mlgBRFwgdYPYDNOjvhYMxeOuc6W2h7SOeYDZI/s1221/Jang-Ja-yeon-1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="806" data-original-width="1221" height="422" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnO9CI6-4hhaYMWaNA8vu2xtphiOZno04Vf1bHsE239RnXYwEaXYWY8T5Aore5QLvBGKfqiLtg0fyHfH8nj0Jt3fQaaH6nzbEzStsARHf8xy850aPb7vI_aeXGESSPFy1XeSQCwcEOtkB6U4mlgBRFwgdYPYDNOjvhYMxeOuc6W2h7SOeYDZI/w640-h422/Jang-Ja-yeon-1.jpg" width="640" /></a></div><br />Dico questo, perchè dopo la sua morte in Corea è scoppiato lo scandalo. Nel processo che è seguito sono state portate prove e testimonianze di come l'agente dell'attrice, <a href="https://www.koreatimes.co.kr/www/news/nation/2009/06/117_47430.html" target="_blank">Kim Sung-hoon</a>, fosse in realtà più un pappone che un agente, che l'attrice, sotto il ricatto della carriera, e sotto anche la costrizione fisica e la violenza si prostituiva con chi avrebbe potuto farla lavorare. Si è anche arrivati a coinvolgere il CEO dell'agenzia. Il processo alla fine si è concluso nel 2009 con la prigione per l'agente e l'assoluzione per gli altri imputati. Nel 2019 si è provato a riaprire il caso, anche a seguito del #MeToo coreano che, per altre vicende, ha investito anche personaggi del calibro di Kim Ki Duk, ma a quanto mi risulta, nulla è scaturito dal nuovo processo.<p></p><p>Il meccanismo è abbastanza tipico: il sistema individua la vittima potenziale, una donna dalla psicologia fragile, magari depressa o con bassa autostima e la incastra con contratti e ricatti fino a portarla all'annientamento finale. Il suicidio di Jang Ja-yeon era un suicidio annunciato, semplicemente nessuno era interessato a quella donna, se non al suo corpo.</p><p>Quell'ultima sera cosa avrà visto Jang Ja-yeon allo specchio? Una donna fallità, non più giovane. Avrà pensato che in quella situazione ci si è ficcata da sola, che se lo meritava. Avrà pensato di non essere all'altezza, di non poter stare al passo con le più giovani e spregiudicate attrici. Sarà riuscita a vedersi come vittima di un sistema potente e senza pietà, dominato da maschi, o avrà soltanto addossato al colpa alla sua debolezza e poca capacità? Nella lettera di addio, in cui citava nomi e indicava gli abusi subiti, scrive qualcosa del tipo: "Sono un'attrice impotente. Voglio uscire da questa agonia". Tuttavia quella lettera è stata giudicata falsa e i nomi ignorati.<br /></p><p>Una storia molto triste che è stata ben raccontata nel film del 2013 "Norigae", dove, cambiando nomi e date, in realtà si ripercorre in modo piuttosto fedele le vicende e il conseguente processo.</p><p>Jang Ja-yeon era un essere umano come tanti, prima ancora di essere donna: con desideri, aspirazioni, quotidianità, qualità ma anche difetti. Si è ritrovata catapultata in un mondo difficile e competitivo, per certi versi barbaro e bestiale. Ma, a suo modo, ha voluto rivendicare e gridare qualcosa al mondo, ossia: "Io mi chiamo Jang Ja-yeon".</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhf6ynF6w7fJygIySuMh4DK6_kQ0i6c00HEFau2YDhEAbvCWFK1TFmgHXDjRa3X32tuOWJP0zKcNxJr2Mr9Er7C7iRSHQHDkFQom06-1sHlCj6TuazGG_L94R-FRADBzLd5ay-AXqmVs7LrSLXVg4ftVgWwdjMKJ0Z_h5N7HMPbEqkzz5uNQ8Y/s509/Jang-Ja-yeon-4.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="509" data-original-width="459" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhf6ynF6w7fJygIySuMh4DK6_kQ0i6c00HEFau2YDhEAbvCWFK1TFmgHXDjRa3X32tuOWJP0zKcNxJr2Mr9Er7C7iRSHQHDkFQom06-1sHlCj6TuazGG_L94R-FRADBzLd5ay-AXqmVs7LrSLXVg4ftVgWwdjMKJ0Z_h5N7HMPbEqkzz5uNQ8Y/w578-h640/Jang-Ja-yeon-4.jpg" width="578" /></a></div><p> </p><p>NB: La foto qui sopra è presa da internet, mentre le prime tre sono tratte dal film del 2009 "Searching for the elephant"<br /></p>oneluluhttp://www.blogger.com/profile/12775544789264163016noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-36106683.post-41715366293117615622023-04-16T17:03:00.005+02:002023-12-06T11:58:03.904+01:00The full-time wife escapist - Serie TV<p><b>The full-time wife escapist</b><br />Giappone 2016</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXiELrSGm0CbjnQ1OyUVf6iUzAC5qIsLwEuu4iwySspvXVvAKk1qYsAZUyCc_reIxeDo48Py2bJAD-Zn4M9fUIP45EqpILK5OZNGSU74tcFSQvTD_R2rn_NmPOl6G0l37zsDmOwkKEWOWfBkvUgRCHbIJcSSQsK5DoQJ-sZqQOXWEcsycx16A/s860/STPhoto6.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="573" data-original-width="860" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXiELrSGm0CbjnQ1OyUVf6iUzAC5qIsLwEuu4iwySspvXVvAKk1qYsAZUyCc_reIxeDo48Py2bJAD-Zn4M9fUIP45EqpILK5OZNGSU74tcFSQvTD_R2rn_NmPOl6G0l37zsDmOwkKEWOWfBkvUgRCHbIJcSSQsK5DoQJ-sZqQOXWEcsycx16A/w640-h426/STPhoto6.webp" width="640" /></a></div><br /> <p></p><p>Tratto da un manga per donne (josei manga) scritto e disegnato da Tsunami Umino, racconta in chiave surreale e sentimentale di relazioni amorose e matrimoniali. Fa da protagonista il matrimonio eterosessuale e poi di contorno le "varianti" rappresentate da single, divorziati, gay.</p><p>Spesso si legge che in Asia (Giappone, Corea, Hong Kong e Cina) le donne subiscono il maschilismo della società e in particolar modo le donne lavoratrici oltre alla cura della casa, della famiglia, allo stress del lavoro, spesso si ritrovano sul groppone pure i suoceri o i genitori anziani. Il maschio asiatico lavoratore è praticamente assente, sia per i ritmi lavorativi frenetici, sia per mentalità. Una miscela esplosiva che porta i paesi asiatici (e pure occidentali) a ritardare i matrimoni o addirittura a rifiutarli. Sempre più donne decidono di rimanere single e senza figli, oppure si opta per la convivenza e dunque una buona dose di precarietà famigliare.</p><p>La serie tv in questione prova a scardinare i luoghi comuni del matrimonio e della famiglia e prova a sviscerarne i limiti e le trappole per le donne. Il punto di vista è quello femminile.</p><p>Uno: la casalinga è un lavoro, dunque andrebbe retribuito e regolamentato da un contratto.</p><p>Due: come in ufficio o sui luoghi di lavoro, tuttavia, poi subentrano regole e modi di comportamento accettati e conformi al contratto. Per esempio: come regolamentare il contatto fisico ed emotivo, per non parlare dell'innamoramento, tra datore di lavoro e dipendente?</p><p>Tre: se i soldi e il contratto costituiscono una base di partenza di un rapporto di lavoro, cosa succede a questa base quando subentra il sentimento? Il maschio si aspetta la volontarietà e dunque gratuità del lavoro domestico e di accudimento della famiglia? Il contratto diventa carta straccia?<br /></p><p>Quattro: un nucleo famigliare è un'azienda? per tanto, se il rapporto tra i coniugi non è di tipo datore di lavoro/dipendente, cosa dovrebbe essere? di cooperazione (co-managment)? Nel concreto: divisione dei lavori domestici e contribuzione reciproca al budget famigliare?</p><p>Cinque: e il matrimonio? E' solo un riconoscimento sociale? Un obbligo? o è un progetto che va condiviso e costruito, quasi fosse, appunto, una sorta di start-up?</p><p>Tanti temi vengono affrontati e si cerca di gestirli inserendo siparietti divertenti e tipici della cultura televisiva nipponica (gare, sfide, competizioni). C'è anche una buona dose di sentimentalismo che potrebbe stancare lo spettatore occidentale, ma fa sognare gli amanti dell'immaginario manga nipponicOore di puntate per riuscire a darsi un abbraccio, quasi l'intera serie per finire (probabilmente, ma non è certo) a letto insieme.</p><p>Di contorno, dicevo, sono introdotte tematiche contemporanee come l'omosessualità (maschile), la vita libera ma impegnativa dei single non più giovani e l'amore tra età diverse (molto di "moda" in Asia le donne mature con ragazzi decisamente più giovani).</p><p>Che dire, se si riesce a superare la lentezza e l'infantilità di un certo immaginario visuale e sentimentale nipponico, si entra appieno nel senso della serie e forse si riesce pure ad apprezzarne il coraggio. Tuttavia esiste il coraggio di chi osserva i tempi e cerca di criticarne gli aspetti incoerenti e di potere e chi usa il presunto coraggio per accettare quello che già è successo. Questa serie tv fa esattamente questo: descrive un cambiamento epocale che sta investendo il mondo occidentale e in particolar modo, forse, il mondo femminile asiatico. Non più schiave di uomini, ma lavoratrici e donne autonome in grado di decidere del proprio destino, tra mille difficoltà e incomprensioni.</p><p>Nota finale: i due attori principali, molto bravi a rendere i propri personaggi fumettosi e stralunati, ma anche vivi e reali... alla fine sono diventati una coppia reale e si sono sposati! Buon per loro.<br /></p>oneluluhttp://www.blogger.com/profile/12775544789264163016noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-36106683.post-42597628665125214532023-03-21T20:00:00.001+01:002023-12-06T11:58:41.504+01:00Conversations with Friends - Serie TV 2022<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGEMRmvLOhGRoKutzyogjzDSVIrrQXstumyLNkYZmhAPE-Jwr8tDM6PsnG-jJWAlsiqn__btUztQjq9VooAEuPcSAsk81HNKLczy8eZfl4krJt8VKftoqwn-RPUeZqf3v03sNo7Rnp8_U8SEmEglqTlbRVYuvtHAyTjtRvQBQfYcGWwXRshZk/s960/conversations-with-friends-052322-01-993075752.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="648" data-original-width="960" height="432" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGEMRmvLOhGRoKutzyogjzDSVIrrQXstumyLNkYZmhAPE-Jwr8tDM6PsnG-jJWAlsiqn__btUztQjq9VooAEuPcSAsk81HNKLczy8eZfl4krJt8VKftoqwn-RPUeZqf3v03sNo7Rnp8_U8SEmEglqTlbRVYuvtHAyTjtRvQBQfYcGWwXRshZk/w640-h432/conversations-with-friends-052322-01-993075752.jpg" width="640" /></a></div><br /><p></p><p>Fresco di visione su Rai Play. Il romanzo di Sally Rooney non mi aveva entusiasmato, coinvolto si, ma alla lunga un po' stancato. Mi era parso tutto sommato banale e scontato. La serie tv è fedele al romanzo: nella trama e nell'impressione generale. La messa in scena è curata e ben fatta, le musiche coinvolgono, come gli ambienti e la regia in generale. L'attrice che impersona Frances è molto brava (Alison Oliver), riesce a rendere magistralmente il miscuglio di emozioni represse, che fuoriescono in brevissimi lampi di gesti, espressioni, toni di voce (va visto in inglese con i sottotitoli), l'andatura che la rende a tratti adolescente cresciuta e in altri momenti adulta vissuta. Lo stesso contrasto che c'è tra il volto pulito e infantile e mani e corpo adulti. Forse è il romanzo della Rooney ad essere ambizioso, contrapponendo gli amori della generazione Z (o tardo millenials?) poco più che ventenni con la relazione stanca di quarantenni vissuti e benestanti. Tutti sti calici di vino tra le mani e personaggi che navigano tra arte, letteratura, musica o semplice fancazzismo... con vaghi accenni ad "anziani" depressi ed alcolizzati. Poteva essere uno sguardo metaforico sulla società contemporanea, tra occidente decadente (e ricco) e altri mondi in fermento (fossero anche solo quello dei post sessantottini caduti in depressione), ma non lo è... sia il libro, che il film in realtà affrontano una delle più banali storie dell'umanità (questioni di corna! e di cuore) senza tuttavia lasciare molto. Frances non si capisce cosa voglia (e per fortuna scrive poesie da recitare e riesce anche a pubblicare un racconto), la sua amica Bobbi sembra avere idee più chiare, pur alla fine rientrando nel quadretto melodrammatico e di buoni sentimenti. Lasciamo perdere Nick, tanto bello quanto inutile, più interessante la moglie, Melissa, che nella serie Tv è resa vera e realistica dalla brava Jemina kirke che sa infonderle vita e spessore. la puntata n.11 è la migliore, forse per lo scontro incontro tra le due donne (Frances e Melissa). Il resto, come il libro, si guarda con interesse e partecipazione ma in conclusione lascia poco o nulla. Intrattenimento dei sentimenti?<br /></p>oneluluhttp://www.blogger.com/profile/12775544789264163016noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-36106683.post-11213770201379202562023-02-04T23:29:00.008+01:002023-12-06T11:58:54.376+01:00April Story (1998)<p> di Sunji Iwai<br />Giappone 1998</p><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6DKAHT3Zp0DUnXtfP1VWnTzbBFvVbOezjfEkdHG-__1g_0M_eg7_z7vTwgjV84pVaYdbs1aapkVvrsESJBYd54TMSyGJaVXsFeesFmA7R0Q7a-mVKgbHlG2v1AWcwn-OEcCDqpE1chhB5yCyxFXO3bdaVoEyfkELePMEhvqoLmYqk4JksGjs/s1600/april1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="649" data-original-width="1600" height="260" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6DKAHT3Zp0DUnXtfP1VWnTzbBFvVbOezjfEkdHG-__1g_0M_eg7_z7vTwgjV84pVaYdbs1aapkVvrsESJBYd54TMSyGJaVXsFeesFmA7R0Q7a-mVKgbHlG2v1AWcwn-OEcCDqpE1chhB5yCyxFXO3bdaVoEyfkELePMEhvqoLmYqk4JksGjs/w640-h260/april1.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMF9T0-4X-6S0Y_I6kxsfGnMyimdQMUhHpGUzmxCLzfj9SM3vZ8apN9AzmctH4gIK0hI0VcJIXfTeGZ5o1hVpOaeYMzWph22u5a7M6QQOfGHs12vycOV8-C0ta42K52xQQubKZE0yPvSoocliNFINlCQHC4qH5oARRTguXUbY7VY6bHyxpMLs/s1600/april1b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="649" data-original-width="1600" height="260" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMF9T0-4X-6S0Y_I6kxsfGnMyimdQMUhHpGUzmxCLzfj9SM3vZ8apN9AzmctH4gIK0hI0VcJIXfTeGZ5o1hVpOaeYMzWph22u5a7M6QQOfGHs12vycOV8-C0ta42K52xQQubKZE0yPvSoocliNFINlCQHC4qH5oARRTguXUbY7VY6bHyxpMLs/w640-h260/april1b.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinaBdwpNcHxweE10KbNKKaZt0wYMpU9VA8m3WHmwncugtDNojM-5aHeHZ0bNFUK8fmHCB_TsJxyszsnzKSs6RCUrVF-r-ncT11aNoLNMl2wIYiG3236LQjQ0uY3V4y7Fi0zMrfm2L9uPbyaLcehhxUKa2KRq_zkdUIlBnL7-zcuREq-gP8vA4/s1600/april1c.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="649" data-original-width="1600" height="260" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinaBdwpNcHxweE10KbNKKaZt0wYMpU9VA8m3WHmwncugtDNojM-5aHeHZ0bNFUK8fmHCB_TsJxyszsnzKSs6RCUrVF-r-ncT11aNoLNMl2wIYiG3236LQjQ0uY3V4y7Fi0zMrfm2L9uPbyaLcehhxUKa2KRq_zkdUIlBnL7-zcuREq-gP8vA4/w640-h260/april1c.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhx9gP2oR2z0g0Z-NDtt8s6_zWne8sTA6kRX1S5M7ztbIwH_mnYFf6HdUwA2zEFhLom7kCdvlfZpZUQpKE3coESI0XC8uYczlegm5mtHLoWsmdd5bDuXHqIrwNNAsCzW8sqC34Iz2YMkhb5BMCrdQb3PkBGs9qEHjubl0VcuWMOUl2rLJ3hZtk/s1600/april1d.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="649" data-original-width="1600" height="260" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhx9gP2oR2z0g0Z-NDtt8s6_zWne8sTA6kRX1S5M7ztbIwH_mnYFf6HdUwA2zEFhLom7kCdvlfZpZUQpKE3coESI0XC8uYczlegm5mtHLoWsmdd5bDuXHqIrwNNAsCzW8sqC34Iz2YMkhb5BMCrdQb3PkBGs9qEHjubl0VcuWMOUl2rLJ3hZtk/w640-h260/april1d.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdjnzlt7R_y6-j2Yw0XNd_YItxZgRME3nYqeH-1vZ0ygwEaX-D1aaiX6pdtFzp4iDOHvMCp9UvVriE16I8SEHI9R00V6l0ovsXJmJSiXOxS3Y6rQSLGJTCI37hPIyF5eA-afX25DCskCTOGX_jAlJPixNBRh-2J5DnqdZPcosZAHCqD6GO5KQ/s1600/april1e.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="649" data-original-width="1600" height="260" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdjnzlt7R_y6-j2Yw0XNd_YItxZgRME3nYqeH-1vZ0ygwEaX-D1aaiX6pdtFzp4iDOHvMCp9UvVriE16I8SEHI9R00V6l0ovsXJmJSiXOxS3Y6rQSLGJTCI37hPIyF5eA-afX25DCskCTOGX_jAlJPixNBRh-2J5DnqdZPcosZAHCqD6GO5KQ/w640-h260/april1e.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvTzCgJS9crsQJJXunoawd1CSAFINAw6YgC25wUmoZhH7_7Cklgl9H9UpR5Aa7hS5OXxRu2C7G35oDlg69X6dQtTILaSr7oQXVVedXJeGLp4IyoG-sYgbhWLGFXqQel14YHwKKWawtjS_oXPua2eMGCH5gZmqIw2qNT9dvpFPmJdw_P6R5eog/s1600/april1f.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="649" data-original-width="1600" height="260" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvTzCgJS9crsQJJXunoawd1CSAFINAw6YgC25wUmoZhH7_7Cklgl9H9UpR5Aa7hS5OXxRu2C7G35oDlg69X6dQtTILaSr7oQXVVedXJeGLp4IyoG-sYgbhWLGFXqQel14YHwKKWawtjS_oXPua2eMGCH5gZmqIw2qNT9dvpFPmJdw_P6R5eog/w640-h260/april1f.jpg" width="640" /></a></div><br /> <p></p><p>Scena iniziale, soggettiva, una famiglia saluta la propria figlia che dal nord dell'Hokkaido parte per l'università a Tokyo.<br />Poi c'è un appartamento vuoto che verrà riempito da tantissimi oggetti, troppi, portati dalla ditta dei traslochi sotto una "pioggia" di ciliegi in fiore (in Giappone l'anno scolastico inizia il primo aprile).<br />La ragazza si dimostra solitaria e timida e sembra far fatica ad integrarsi nella comunità di studenti. Si ritrova a far parte del club degli studenti della pesca (dalle scuole superiori, forse, prima, i giapponesi hanno l'ossessione e in parte l'obbligo di far parte di club pomeridiani autogestiti in cui si dedicano ad attività ricreative e culturali).<br />La ragazza frequanta spesso una libreria perchè sa che ci lavora un ex-studente della sua scuola in Hokkaido, che a lei piaceva, a insaputa del ragazzo. Il giorno in cui riusciranno finalmente a scambiare qualche parole la ragazza viene sorpresa da una pioggia torrenziale, dovrà così procurarsi un ombrello che le viene prestato dal ragazzo della libreria: un ombrello rosso, non perfetto, ma che le consente di affrontare le intemperie, sorridendo.</p><p>Un film minimale e di brevissima durata (solo un'ora). Riesce a rappresentare la fase di passaggio dall'età giovanile a quella adulta, attraverso le paure, la solitudine, la timidezza, ma anche l'ostinazione, la passione e il coraggio del desiderio e della speranza. L'attrice protagonista è molto brava, si cala nel personaggio e riesce a comunicare tutte le sfumature di una ragazza che cambia il proprio mondo, senza rinunciare alla speranza e al sorriso.</p><p>La scena iniziale e quella finale sono strettamente correlate. La famiglia giapponese è fatta da legami profondi che non bloccano o inibiscono l'autonomia del singolo. La figlia può partire e scoprire un mondo nuovo, quello della città, e lo farà ben consapevole di essere un membro di una società, ma anche un individuo con il proprio personale mondo, non perfetto, ma autentico.</p><p>Il tocco è leggero, evocativo, una fotografia spesso ovattata che rende lo stato di grazia dell'inizio di una storia.<br /></p><p><br /></p>oneluluhttp://www.blogger.com/profile/12775544789264163016noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-36106683.post-92082554536218129832022-10-23T22:36:00.007+02:002023-12-06T11:59:03.713+01:00Ninjababy (2022)<p>di <a href="https://www.mymovies.it/persone/yngvild-sve-flikke/400338/">Yngvild Sve Flikke</a><br />Norvegia 2022</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNuARd4Ce59ccnFB6hJ4BgjUO39CQ6qFPzcFOXs2G8kc2wu7GWN6EFZCFfqJwCsX59KdUjZA2QdAugf_SuelSeyjHOc2_KJOVxHzquOLraqgB6Ff4e5McICBRW1Z-ASC2yXFG3pLJKbZ6MBX2kVHejCn7KRq6wcRXHDoBYgdFVvbOL1BNVLxo/s1220/Ninjababy-m-ferdig-tegning-scaled-1-1220x600-1970344514.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="1220" height="314" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNuARd4Ce59ccnFB6hJ4BgjUO39CQ6qFPzcFOXs2G8kc2wu7GWN6EFZCFfqJwCsX59KdUjZA2QdAugf_SuelSeyjHOc2_KJOVxHzquOLraqgB6Ff4e5McICBRW1Z-ASC2yXFG3pLJKbZ6MBX2kVHejCn7KRq6wcRXHDoBYgdFVvbOL1BNVLxo/w640-h314/Ninjababy-m-ferdig-tegning-scaled-1-1220x600-1970344514.jpg" width="640" /></a></div><br /> Sul sito dell'Anteo Capitol di Monza c'era scritto in lingua originale con sottotitoli, poi invece me lo ritrovo doppiato nella sala più piccola del cinema... In ogni caso, superato lo scoglio del doppiaggio, il film è godibile: una commedia amara che cerca di rappresentare il dramma di una maternità indesiderata. Un film così, credo, in Italia non potrebbe esistere, non verrebbe prodotto, o la storia verrebbe annacquata in drammoni famigliari inenarrabili. Non svelo il finale, che è rivelatore dell'intero film, mi limito a dire che questo lavoro prova a ribaltare la prospettiva della maternità. E ci riesce, pur dovendo virare il racconto in una cifra di commedia a tratti surreale. La protagonista è la tardo-adolescente scapestrata, ritardataria, senza le idee chiare su nulla, ma che non rinuncia a divertirsi, ubriacarsi, fumare, fare sesso con chi capita e, in definitiva, seguire le proprie inclinazioni e i propri sogni. Una prerogativa spesso maschile, che viene presa a piena mani da una ragazza, con le conseguenze del caso. Il film è il dialogo tra lei, la protagonista, e il fumetto che rappresenta appunto i<i>l ninjababy </i>imprevisto, che non è nient'altro che la coscienza sociale e culturale che tende, diciamolo, a imbrigliare la vita delle donne molto più di quella degli uomini. Basta non starci e trovare soluzioni creative.<br /><p></p>oneluluhttp://www.blogger.com/profile/12775544789264163016noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-36106683.post-2004630255961744372022-09-30T18:58:00.005+02:002023-12-06T11:59:24.318+01:00The Phone of the Wind (NHK 2016)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYwZw2hhQJyw8WdsvFFLN7_Z_4HLnVo31LNDG7NvVAIrMqLX3WcdBxVv7HF8zhNOz3yAkxdSfKvpTwVa_bLt4QXngHamMefMHSjKPOamTHcNJvgjno1htUmB4rtJnhfeCgpeWREBNVe4eoJXJ68VtYmZZeaBB4NKCegDwjnlBf5z-_DeLlSf4/s1200/phone-of-the-wind-1-1200x899-1063656222.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="899" data-original-width="1200" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYwZw2hhQJyw8WdsvFFLN7_Z_4HLnVo31LNDG7NvVAIrMqLX3WcdBxVv7HF8zhNOz3yAkxdSfKvpTwVa_bLt4QXngHamMefMHSjKPOamTHcNJvgjno1htUmB4rtJnhfeCgpeWREBNVe4eoJXJ68VtYmZZeaBB4NKCegDwjnlBf5z-_DeLlSf4/w640-h480/phone-of-the-wind-1-1200x899-1063656222.jpg" width="640" /></a></div><br /><p></p><p>La televisione giapponese NHK nel 2016, a distanza di cinque anni dal devastante tsunami che uccise migliaia di persone, ha prodotto un documentario su una cabina telefonica bianca, installata nel giardino di Itaru Sasaki a Otsuchi, che ha la "capacità" di mettere in contatto i vivi con i defunti dello tsunami, spesso dispersi mai ritrovati. Lui l'aveva costruita dopo la morte del cugino, per cercare di rimanere in contatto e dopo i fatti disastrosi del 2011 ha deciso di metterla a disposizione di tutti. All'interno della cabina c'è un vecchio telefono nero che ha la peculiarità di non essere collegato alla linea telefonica... così, dice il proprietario, sarà il vento a portare le parole. Il documentario è toccante, a tratti poetico. Guardandolo mi sono chiesto più volte se qui in occidente, in Italia, potesse funzionare. Li, in Giappone decine di migliai di persone si sono recate nella cabina bianca, singoli sopravvissuti che hanno perso mariti, mogli, figli, genitori. Non solo residenti di Otsuchi, ma da tutto il Giappone. Il documentario segue alcune persone, racconta con molta delicatezza la perdita e "ascolta" le parole che vengono affidate al telefono nero. In Giappone, credo, la psicoanalisi e la terapia psicologica non ha lo stesso successo che hanno in occidente. Le persone, specialmente se avanti con l'età sono diffidenti. Dunque si preferisce tenere dentro, ma come fare a tenere dentro la perdita di senso dopo aver perso un proprio caro per colpa di un'onda anomala? al trauma del disastro, si aggiungono il trauma di aver perso casa, paese, lavoro e la vita di qualcuno con cui si condivideva quella vita. Nemmeno un giapponese abituato a nascondere le emozioni può farcela. Dunque la cabina bianca (il bianco in asia è spesso il colore del lutto), permette a uomini e donne, giovani e anziani di parlare con il proprio caro e confidargli la propria angoscia. Una cabina dall'indubbia funzione terapeutica. Una cabina di tutti, per cercare di curare, lenire un trauma collettivo alimentato da tanti dolori individuali. Il documentario non si dilunga in scene strappalacrime, gioca sulla sottrazione: qualche parola, inquadrature essenziali utili a cogliere gli stati d'animo del momento, le storie solo accennate di chi percepiamo immediatamente come un nostro simile. Molto bello e toccante. Si può vedere online in un inglese piuttosto comprensibile e con i sottotitoli inglesi.</p><p><br /></p>
<div style="height: 0px; overflow: hidden; padding-bottom: 56.25%; position: relative;"> <iframe allow="autoplay" allowfullscreen="" frameborder="0" height="100%" src="https://www.dailymotion.com/embed/video/x6uepb9?autoplay=1" style="height: 100%; left: 0px; overflow: hidden; position: absolute; top: 0px; width: 100%;" type="text/html" width="100%"> </iframe> </div>oneluluhttp://www.blogger.com/profile/12775544789264163016noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-36106683.post-55974856476760931262022-09-27T10:30:00.005+02:002023-12-06T11:59:46.043+01:00 Yokogao - A girl missing (2019)<p>di Kôji Fukada<br />Giappone 2019</p><p><i>Titolo originale: Yokogao (Profilo)</i></p><p><i></i></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLvcxgTF9wW7g8CVnIlaC5QL2cF0MEKckesDcNIktKk1fKAaRnGj7a0jeeGkm58cpni98pkZSjDgzLTb19tLen0NeDAiXzPFxZhgKluQyTejT1baf7tnh38XiSSshw0uVbF2rZjzV2zK3uZlU4FFw43HJWpoyUe4SWAXgk2XeIX_gvWnWGuyQ/s1920/girl2-1.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1278" data-original-width="1920" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLvcxgTF9wW7g8CVnIlaC5QL2cF0MEKckesDcNIktKk1fKAaRnGj7a0jeeGkm58cpni98pkZSjDgzLTb19tLen0NeDAiXzPFxZhgKluQyTejT1baf7tnh38XiSSshw0uVbF2rZjzV2zK3uZlU4FFw43HJWpoyUe4SWAXgk2XeIX_gvWnWGuyQ/w640-h426/girl2-1.jpeg" width="640" /></a></i></div><p><i> </i><br /><br />Il film è un puzzle da ricostruire, per rivelare così un paesaggio che, nelle intenzioni dei puzzle, dovrebbe essere bello o per lo meno gradevole, ma che nella realtà non lo è, anzi, è incompleto. La protagonista è un'infermiera a domicilio, non giovane, di esperienza e che ci mette umanità in quello che fa. Con una famiglia specialmente instaura legami quasi famigliari, e con l'anziana da accudire (una pittrice ormai terminale dalla mente annebbiata), che con le due nipoti, in particolare con la più grande. Poi subentra un problema non imputabile all'infermiera ma in cui s'invischia senza volerlo e da li a poco la sua vità professionale, sentimentale, emotiva verrà distrutta. Dovrà cambiare città, nome e lavoro.<br />L'ordinaria serenità e ordine vengono scossi dal caso, da un lato, e dal comportamento sociale dall'altro. L'individuo con le sue scelte non sembra poter gestire il gruppo più di tanto, è piuttosto in balia di leggi e dinamiche che vanno oltre lui stesso. L'infermiera vedrà la distruzione della sua vita e ne cercherà la vendetta, senza fondamentalmente riuscirci. La nipote, dal canto suo, quella più grande, mostra un'ambiguità al limite dell'ossessivo: vorrebbe possedere il suo oggetto del desiderio (l'infermiera) e non potendo lo distrugge, in un comportamento infantile e violento.<br />Il film non descrive la storia in modo lineare, ma ne dissemina pezzi, allusioni, indizi, forse solo pensieri e intuizioni, lasciando allo spettatore il compito di mettere insieme il tutto, ricotruire la trama. Un compito attivo che però non può essere imparziale e predeterminato. Proprio questo aspetto rende il film molto interessante: le vite e le storie vanno ricostruite mettendoci del proprio, soffermandosi su ciò che stimola maggiormente il proprio immaginario emotivo e tralasciando altro poco affine alle proprie esigenze.<br />Dunque il film potrebbe essere letto al femminile: la costrizione dell'identità femminile all'interno di modelli rassicuranti e accettati (professionalità, affidabilità, disponibilità), che va in frantumi o si complica con la scoperta di pulsioni più profonde (il desiderio, la colpa, la vendetta, la morbosità e l'ossessione), e che infine cerca di recuperare il recuperabile con molta rassegnazione.<br />Molto bella la scena finale, dove quel grumo di sentimenti e pensieri, tenuto a bada e costrett nelle regole rigide del codice della strada (metafora dell'esistenza sociale ordinata), fuoriesce come urlo meccanico di un clacson. Gli individui non comunicano, quando lo fanno mentono e creano pasticci, hanno bisogno di strumenti per cercare di liberare le tensioni, le paure, la rabbia... e forse il clacson, con il suo urlo liberatorio e insensato è uno strumento, al pari di una macchina da presa? <br /></p><p></p>oneluluhttp://www.blogger.com/profile/12775544789264163016noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-36106683.post-39675668656452505392022-09-24T10:29:00.002+02:002023-12-06T12:00:08.027+01:00Las Leonas (2022)<p>di Chiara Bondì e Isabel Achával<br />Italia 2022</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDaGVYFGBRrDFFQPSJcqNh4Mva4H1Qj-F-_TvJdoxGhZX-5VvubdwsC5btsuJTogqTCpeseIzcMJez13KEll-dZs_x67KmfK9u2P_q3bkjarN57LTqygSkddG6pzcLxxTlJ88tEZ9nQq8aInLfFld4zBO6UfB4rTIUxvm5zYG8ZA1hWoNTApA/s800/lase-leonas-nanni-moretti-800x560-2470650702.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="560" data-original-width="800" height="448" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDaGVYFGBRrDFFQPSJcqNh4Mva4H1Qj-F-_TvJdoxGhZX-5VvubdwsC5btsuJTogqTCpeseIzcMJez13KEll-dZs_x67KmfK9u2P_q3bkjarN57LTqygSkddG6pzcLxxTlJ88tEZ9nQq8aInLfFld4zBO6UfB4rTIUxvm5zYG8ZA1hWoNTApA/w640-h448/lase-leonas-nanni-moretti-800x560-2470650702.jpg" width="640" /></a></div><br /> <p></p><p>Il film documentario mi è piaciuto. L'ho visto all'Anteo di Milano, in una saletta piccola ma accogliente.Tuttavia qui di seguito faccio il recensore negativo, lo stroncatore: perchè? perchè mi va e perchè un buon film deve, credo, suscitare anche l'effetto contrario, la critica, appunto.<br /></p><p>Moretti produce un film-ricatto... come un tempo l'esimio appellava quei film su tematiche importanti che non possono essere criticati. E come si può criticare un film sulle badanti e colf senza essere tacciati di fascismo? Nel film si ride e si piange e mai furono più stonate le tre lacrime versate da tre personaggi. Non ci servono le lacrime per comprendere la realtà e quando usi le lacrime, be', poi di lacrime perisci.<br />Il documentario parla di vite spesso difficili, di donne che hanno attraversato l'oceano per ritrovarsi in un paese falso e cattivo come l'Italia, con datori di lavoro senza scrupolo, oppure con altri datori di lavoro che seduti comodamente davanti al pc, poi "dialogano" con le serve facendole sentire "importanti", peccato che loro i padroni gentili hanno il fondo fiduciario del benessere e loro le serve puliscano il cesso di questi individui gentili. Forse allora meglio gli stronzi contro cui è possibile scagliarsi e battagliare? Il dibattito si apra.<br />Per farci digerire la pillola il film e ricco di simpatia e buona musica. Si sa, i <i>latinos</i> sono festaioli e "allegri" di natura, ballano anche se piangono, fanno comunità e proprio non sanno, all'inizio, cosa sia fare le pulizie, ma poi imparano in fretta. Non si dica mai che disturbiamo la tante belle famiglie di sinistra che proprio di fare i mestieri e accudire gli anziani non vogliono farlo, non possono, sono troppo impegnati tra il lavoro e i pensieri. Se leggo un libro e vedo uno spettacolo teatrale, per poi fare gli aperitivi di club e associazioni, di tempo per pulire la merda no ce l'ho. E poi? mica noi intellettuali colti siamo nati per pulire culi e camice, no?<br />Queste donne, queste leonessse, ci raccontano pezzetti delle loro vite precedenti, non troppo per non scioccarci e anche perchè... diciamocelo... siamo onesti una volta ogni tanto... ma a noi, fuori dal buio della sala... che cazzo ci frega di loro? Se sonono state stuprate dai patrigni o dal passante nella baraccopoli, se il mafioso di turno le ha usate e fatte prostituire, se hanno venduto figlie, madri e amiche... meglio non saperlo, perchè poi ci turbiamo e il turbamento produce distacco e disaffezione.<br />Se vuoi raccontare un torneo di calcio, come metafora della vita, be' allora forse ci devi raccontare cosa significa sul serio e soprattutto devi saper riprendere una partita di calcio, no? Mica bastano delle riprese a caso, qualche rallenti e delle inquadrature stile Messi/Ronaldo/Nike per farci sorridere.<br />Proprio il difetto maggiore di questo filme: ci fa sorridere, ci fa emozionare (poco quanto basta, non esageriamo) e ci fa riflettere, però poi il cesso ce lo pulirà la schava di turno e ci sentiremo bravi se invece di ignorarla lei ci sorriderà... così arriveremo al capolavoro finale: ti premiamo se, invece di essere una badante incazzata che cerca di fotterci appena possibile (ce lo meriteremmo), oltre al lavoro faticoso ti impegnerai a sorridere, a raccontarci qualcosa di te, ad amare i nostri figli come noi non facciamo e ci farai sentire un po' meglio, un po' di sinistra. Capolavoro del capovolgimento epocale!</p><p>Sono stato decisamente duro, troppo e non lo merita. Il documentario è godibile e accarezza con delicatezza un tema che rischia, a prenderlo con impeto, di travolgere le esistenze comode e immotivatamente ansiose di noi occidentali. Dunque da lodare una certa leggerezza e qualche scivolone modaiolo...<br /></p><p><br /> </p><p><br /> </p>oneluluhttp://www.blogger.com/profile/12775544789264163016noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-36106683.post-70750258635819261552022-09-23T10:31:00.006+02:002023-12-06T12:00:33.332+01:00Higan no futari - Two on the edge (2021)<p>di Yusuke Kitaguchi <br />Giappone, 2021.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgznNlZZrAw9DisTasp8AcX69JtsA-ATt-xjN290sG5r9Sq-szA9kn5JD-fC3zjXXBj_6Bj-uLq-oXbwHCzv-q1-_-T5OA1sCCesNVrHp2vhyJt-uMslEULAQQkChF6JIYceRgQluYos922IHkbm8friIWHnSMsj4_l5kNpU5gTMRCU8Wtv7NQ/s1406/Asahina.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1406" height="328" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgznNlZZrAw9DisTasp8AcX69JtsA-ATt-xjN290sG5r9Sq-szA9kn5JD-fC3zjXXBj_6Bj-uLq-oXbwHCzv-q1-_-T5OA1sCCesNVrHp2vhyJt-uMslEULAQQkChF6JIYceRgQluYos922IHkbm8friIWHnSMsj4_l5kNpU5gTMRCU8Wtv7NQ/w640-h328/Asahina.jpg" width="640" /></a></div><p> La frase più felice è qualcosa del tipo: "Perchè dovrei dirlo al padre? Io sono cresciuta senza padre e sono venuta su bene e felice, no?" ed è pronunciata da una figlia alla madre.<br /></p><p>Una produzione indipendente, un piccolo film direi quasi di genere, probabilmente per un pubblico locale, per gli amanti dei manga e degli idol. Ci sono i topos dei "drammi" asiatici: bambini maltrattati, donne alcolizzate e sofferenti, uomini deboli o stronzi, "fantasmi" e suicidi. Niente di particolarmente originale. Regge l'atmosfera generale del film, con una tensione bene alimentata e intervallata dalle storie che si intersecano e dai siparietti idol. Ma soprattutto ottima la scelta dell'attrice protagonista (Meiri Asahina), un volto che non si dimentica, particolarissimo, molto brava a rendere la forma di stordimento e al tempo stesso di reazione forte che anima questo personaggio. Tra l'altro l'attrice è anche una cantante idol di Osaka.<br />Non ci ho trovato molto altro. Si rimane ai sentimenti e non li si usa per scavare a fondo, per illuminare i meccanismi rigidi e spesso oscuri della società giapponese. Un mondo di donne, dove la coscienza razionale della protagonista è rappresentata da un uomo inquietante che tuttavia le ha permesso di liberarsi dall'infanzia disastrosa e l'ha guidata, non senza conflitti, verso l'età adulta. Avrebbe potuto ascoltare quella voce per non cadere in errori scontati, ma tutto sommato, la dimensione sentimentale ha la sua importanza, sembra dirci il film, se la si nega la vita perde di gusto e senso. Un film ben fatto che poteva osare di più, specialmente nella caratterizzazione dei personaggi che invece appaiono del tutto prevedibili e scontati. Infine: il titolo inglese parla di persone al limite. Mentre quello giapponese
allude all'equinozio, dunque una sorta di equilibrio tra
giorno e notte, tra negatività e positività, tra accettazione e rifiuto, ragione e sentimento.<br /></p><p>Molto bella la locandina del film!</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1SQ2MQYvPmGpsN5PkbaG_PVhekktPY6R5B_EfE_PTp2rn53xMVa_M2qWcIzfxVPrUMlec_RXylpE1xay9pggjJyvSmGGiRKLIXLSz0_HY4HmDJjePZMhMr1MCwumUKcFcfj_FvxIzgNvg5hRsnym6_TeTNVJQA2OFyM3jJT9_ExxVSmanTKI/s3580/locandina-film_.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3580" data-original-width="2552" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1SQ2MQYvPmGpsN5PkbaG_PVhekktPY6R5B_EfE_PTp2rn53xMVa_M2qWcIzfxVPrUMlec_RXylpE1xay9pggjJyvSmGGiRKLIXLSz0_HY4HmDJjePZMhMr1MCwumUKcFcfj_FvxIzgNvg5hRsnym6_TeTNVJQA2OFyM3jJT9_ExxVSmanTKI/w456-h640/locandina-film_.jpg" width="456" /></a></div><br /><p>qui il sito ufficiale del film da cui ho preso le immagini: <a href="http://higannofutari.com/">http://higannofutari.com/</a></p><p><br /></p><p> </p><p><br /></p>oneluluhttp://www.blogger.com/profile/12775544789264163016noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-36106683.post-58067894161183594202022-09-10T16:01:00.006+02:002023-12-06T12:00:42.011+01:00Fukuoka (2020)<p> Di Zhang Lü<br />Corea del Sud, 2020</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3otRV-xC71RmOS0g5K90MD16ClOt68sAMtRxr8kqIVOGENXNU8YHQ6pa0FeUgB0dQzqn3l9G4a61Hjg3hJme741Xt9hp0kDdf4UxMZdYyEqEwxVlyHWx34RV7r2TiCwdoqWJtlZnXhptEq_f0An3t6qxGHXAv9s3NCSuaK4AUqWcnpjMcfcQ/s1280/image-w1280.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3otRV-xC71RmOS0g5K90MD16ClOt68sAMtRxr8kqIVOGENXNU8YHQ6pa0FeUgB0dQzqn3l9G4a61Hjg3hJme741Xt9hp0kDdf4UxMZdYyEqEwxVlyHWx34RV7r2TiCwdoqWJtlZnXhptEq_f0An3t6qxGHXAv9s3NCSuaK4AUqWcnpjMcfcQ/w640-h360/image-w1280.webp" width="640" /></a></div><p></p><p></p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiltrrnOHtGKrpX9UekYyfdh9yL_x4nOOUFemVjkag20QVVrKJZiXPIbtIZIBTM5jzTTfhvRkSsQDG8drQSJcs7vhuwABBLZdjVki2pzEe3qimhD0GSpzlGf5DmmDq778xAJeW_xs6Pkz6lylNQCu4NCTbwLGR89YEvflKfK9vgjQHlOMlHLtg/s780/iZYx0a48xsQ8Zn664NuugsuvLxt.jpg"><img border="0" data-original-height="439" data-original-width="780" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiltrrnOHtGKrpX9UekYyfdh9yL_x4nOOUFemVjkag20QVVrKJZiXPIbtIZIBTM5jzTTfhvRkSsQDG8drQSJcs7vhuwABBLZdjVki2pzEe3qimhD0GSpzlGf5DmmDq778xAJeW_xs6Pkz6lylNQCu4NCTbwLGR89YEvflKfK9vgjQHlOMlHLtg/w640-h360/iZYx0a48xsQ8Zn664NuugsuvLxt.jpg" width="640" /></a></div><br /> <br /><p></p><p>Libri e alcool. Sono i due estremi di un'ossessione. In mezzo una ragazza di vent'otto anni prima, innamorata di due uomini, che sparisce lasciandoli per vent'otto anni a incastrarsi sempre più in una esistenza di ricordi, tristezze e blocco emotivo. Poi compare una ragazzina in divisa scolastica (pur essendo maggiorenne) che sprona uno dei due a fare un viaggio a Fukuoka, per incontrare l'ex-amico e rivale d'amore. Lo strano terzetto surreale, percorre le vie della città Giapponese, ne attraversa locali per bevute, ristoranti famigliari, una vecchia libreria. Incontrano altre donne, ritornano apparentemente a vivere e a osservare che l'esistenza continua e muta. Ma l'acool e i libri sembrano avere sempre la meglio. La strana ragazzina, la "pazza" la chiama uno dei due, li spinge e a recitare in una specie di piscodramma dove arrivano ad accordarsi per dividere la settimana in due, e consentire dunque all'altro di passare del tempo con la stessa donna amata. Ma poi si scontrano sul settimo giorno a chi dovrebbe spettare... finisce lo psicodramma. Infine la ragazzina, l'angelo (o il demone asseconda dei punti di vista) li porta in cima ad un edificio dal quale poter osservare la città, ma soprattutto la piccolezza del locale di cui è proprietario uno dei due, nel frattempo la stessa telefona alla libreria dell'altro... non svelo il finale, anche se è abbastanza scontato e al tempo stesso rivelatore.</p><p>La giovane ragazza è dunque una Beatrice dei tempi nostri, la musa di due "artisti" falliti e demoralizzati dalla vita. Chiusi in un unico punto di vista ossessivo e limitante. Li conduce per mano come fossero bambini ad osservarsi e osservare il mondo. In una bella scena in cui i tre sono seduti a bere, tanto per cambiare, la ragazzina li prende in giro osservando che loro sono stati "fedeli" alla stessa donna per vent'otto anni e loro rispondo chiedendole se quella frase è un complimento o una presa per il sedere.</p><p>Un film molto interessante che, utilizzando la cifra del realismo, mette in scena una situazione onirica ed esplicitamente teatrale. I personaggi hanno i nomi degli attori, e la ragazzina può essere sia un'entità reale che un fantasma, se lo domanda lei stessa: magia del cinema e della rappresentazione! Un approccio concettuale e surreale che però non va a discapito di recitazione naturale e scorrevolezza della trama. Insomma un ottimo film in cui riflessione, storia e sentimenti vanno a braccetto e si rafforzano a vicenda.</p><p>Lei, la ragazzina, ha l'apertura mentale ed emotiva che forse i due uomini desidererebbero avere... o forse no, all'ombra dell'alta e massiccia torre della tv di Fukuoka.<br /></p>oneluluhttp://www.blogger.com/profile/12775544789264163016noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-36106683.post-47694817393125216432022-09-08T22:41:00.004+02:002023-12-06T12:00:52.340+01:00Gyeongju (2014)<p>di Zhang Lu<br />Corea del Sud, 2014</p><p></p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4DUu2a1V2NJmQBC8Nx809ynfRrYcYALaWtKD7PsUiHwvUDTFY_3_-QDB4fKY4o6maPp_jaakTGE1Y2QCWLAY8aUau12VhRwNc37DCpRurnbALLSTJA0_A7Zg2lBFMlEFp6hlnIhLLfTegne1nJD8L2rTt0Od3cTpJJO04mILwRM4LPAgHsx4/s1807/Gyeongju.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="1035" data-original-width="1807" height="366" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4DUu2a1V2NJmQBC8Nx809ynfRrYcYALaWtKD7PsUiHwvUDTFY_3_-QDB4fKY4o6maPp_jaakTGE1Y2QCWLAY8aUau12VhRwNc37DCpRurnbALLSTJA0_A7Zg2lBFMlEFp6hlnIhLLfTegne1nJD8L2rTt0Od3cTpJJO04mILwRM4LPAgHsx4/w640-h366/Gyeongju.jpg" width="640" /></a></div><br /> Gyeongju è una antica città Coreana, nel sud est, a meno di tre ore di treno ad alta velocità da Seoul. E' famosa per i tumuli, ovvero delle tombe suggestive a forma di collinette erobose... dei seni "pelosi" verdi che spuntano dal terreno. Ce ne sono tanti. In estate la città è sonnolenta e vuota, quasi priva di turisti, per via del caldo (non così insopportabile come a Seoul comunque) e perchè i parchi e i giardini sono un festival di colori e cromie in primavera e in autunno, mentre d'estate la luce violenta e il caldo appiattiscono tutto e le cicale la fanno da padrone.<p></p><p>Questo è un film lungo e lento. A tratti molto suggestivo, a tratti noioso e poco originale. Ricorda parecchio i film di Hong Sang-so con i dialoghi a tratti surreali, con le bevute e una sorta di minimalismo intellettuale che rende il film affascinante e, ripeto, per certi versi noioso. </p><p>Si parla di morte e di lutto, non a caso il film è girato tra le tombe dell'epoca Silla. Il ricordo che si fonde con il presente o il presente che diventa ricordo. Un professore coreano che tuttavia vive in Cina torna per il funerale di un collega, questa sarà l'occasione di una "rimpatriata" solitaria per i luoghi della memoria, con incontri apparentemente imprevisti che poi non possono che unirsi, magicamente, col passato.</p><p>Un film di relazioni umane, anche se quelle che sono proposte sono fuori dal mondo, sopra le righe, a tratti assurde e comiche. Una donna che serve il the e che pur considerando il professore un pervertito, poi lo segue e lo invita a casa sua. Un'altra donna che manifesta grande ostilità verso questo professore, ma non disdegna di prendere il treno veloce da Seoul per incontrarlo anche solo per pochi minuti. Una bambina vestita di giallo che sgrida il professore e farà forse una brutta fine. Un poliziotto geloso che chiederà scusa al professore.</p><p>Mi ricorda, a posteriori, mentre scrivo questa parole, pure i film del portoghese João César Monteiro, in particolare il personaggio di <i>João de Deus, </i>senza tuttavia la componente sessuale di quest'ultimo.<br /></p>oneluluhttp://www.blogger.com/profile/12775544789264163016noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-36106683.post-34409553621377606542022-09-04T17:51:00.004+02:002023-12-06T12:01:04.789+01:00Microhabitat (2018)<p> Titolo originale: <span title="Korean-language romanization"><i lang="ko-Latn">So-gong-nyeo<br />(A Little Princess)</i></span><br />di <a href="https://asianwiki.com/Jeon_Go-Woon" title="Jeon Go-Woon">Jeon Go-Woon</a><br />Corea del Sud<br />2018</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmpiX9GFACyqPkPHhresDC6ejpChSioiPdOvo_gtbikaJs6FtIZOFHK24BZ4_N7cSBe2VxdFTGP2WjrugB3UhtO-TO7rCtUMth8MHH6B7ZY-4vaRRO6ChOW37oeVbR4-_dYKnJXoS6SwxbDTFnm5ORIUdeu8Kaa57nsjdJF4mR06D6_VxybDs/s960/microhabitat001f.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="472" data-original-width="960" height="314" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmpiX9GFACyqPkPHhresDC6ejpChSioiPdOvo_gtbikaJs6FtIZOFHK24BZ4_N7cSBe2VxdFTGP2WjrugB3UhtO-TO7rCtUMth8MHH6B7ZY-4vaRRO6ChOW37oeVbR4-_dYKnJXoS6SwxbDTFnm5ORIUdeu8Kaa57nsjdJF4mR06D6_VxybDs/w640-h314/microhabitat001f.jpeg" width="640" /></a></div><br /> <p></p><p>Altra opera prima di una regista coreana, classe 85. Un film surreale, ma non troppo, carino, come la protagonista, ma a tratti spiazzante. L'idea è usare il tono delicato di una favola per rappresentare la perdita delle speranze, il passaggio dalla giovinezza all'età a dulta. Mi-so, la protagonista, fondamentalmente non rinuncia allo stile di vita provvisorio del periodo universitario, fatto di speranze, chiacchierate, musica, sigarette e alcool. Non è una depravata, alcolista, anzi, organizza la sua esistenza in lavori di pulizia delle case altrui, gestione oculata dei pochi soldi che guadagna rigorosamente suddivisi in affitto, salute e piaceri (sigarette e whisky). Ma Seoul corre frenetica verso il successo, fatto di lavori estenunati, case belle e costose, famiglia e figli, ultracapitalismo. Lei no, lei è sempre uguale a se stessa a costo di trasformarsi in una sorta di homeless in cerca di ospitalità. Il film è un continuo stridio tra quello che la vita adulta richiede e l'esigenze di piacere del singolo. Mi-so è fuori dal coro, ai margini di una vita codificata e piena di delusioni. Al successo economico della vita, spesso non corrisponde un altrettanto successo di felicità. Lei vaga alla ricerca di un alloggio che è anche contatto umano con gli amici di un tempo. Da ciascuno di essi, spesso in chiave comico-sentimentale, riceve ospitalità ma anche tristezza e depressione. E' lei che aiuta chi in teoria dovrebbe aiutare lei.<br />Non è un capolavoro, come dice Antonio Lalli di Taxidriovers, la forza sta nei dettagli, spesso esilaranti e strampalati: uno scarafaggio che compare all'improvviso, l'amore di una coppia alla donazione del sangue, la flebo rinvigorente di un'impiegata oberata di lavoro, gli anziani genitori che tentano letteralmente di imprigionare Mi-so nella casa del figlio scapolo, un tentativo di fare sesso impedito dai tanti vestiti ma soprattutto dal freddo in una scena esilarante e tenera.<br />Si guarda con piacere, ci s'interroga sull'infelicità di essere adulti, ma in fondo in fondo verrebbe do suggerire a questa ragazza di darsi una mossa e di inventarsi qualcosa di meglio di whisky e sigarette!</p><p><a href="https://www.koreanworld.it/microhabitat/" target="_blank"><i>Qui una più che esaustiva recensione del film</i></a><br /></p>oneluluhttp://www.blogger.com/profile/12775544789264163016noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-36106683.post-36602171534702404322022-09-02T16:33:00.001+02:002023-12-06T12:01:21.136+01:00Our Love Story (2016)<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwZOW6hW6TK_2sQbJTKVE8dJLSa_uxHyIJuWXqNfPR88i8snS_nwHIvfkxBZbswGgtL88aXm997uzvu8lJscX_cSvdrTgDUQwt3uqOOGwMN54JxN_cMccMgNIag3UIJ73rqc9ZTMYlSPq6aGUYJJo8Pa81F5UlqqrdT6tI-ZLJkwvRxL5bUw0/s1766/our-love-storry.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="994" data-original-width="1766" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwZOW6hW6TK_2sQbJTKVE8dJLSa_uxHyIJuWXqNfPR88i8snS_nwHIvfkxBZbswGgtL88aXm997uzvu8lJscX_cSvdrTgDUQwt3uqOOGwMN54JxN_cMccMgNIag3UIJ73rqc9ZTMYlSPq6aGUYJJo8Pa81F5UlqqrdT6tI-ZLJkwvRxL5bUw0/w640-h360/our-love-storry.jpg" width="640" /></a></div><br /> Titolo originale: Yeon-ae-dam<br />di Lee Hyun-ju <br />Corea 2016 <p></p><p>Un piccolo film, minimale ma intenso nella recitazione e negli intenti. La protagonista è come sospesa, nel mondo (dell'arte) e nei sentimenti (inespressi). Ha la fiducia del suo professore dell'accademia d'arte, ma produce solo assemblati di oggetti senza appartente interesse, senza colori. A differenza della sua coinquilina dalla vitalità travolgente e dalle unghie sempre colorate. Deve organizzare un'esposizione con altri studenti, ma si perde via e sembra dare retta al collega ubriaco che inveisce contro la studentessa di maggior successo, colpevole di colorare tele commerciali: le urla contro che l'arte è arte e non politica. Evidentemente si sbaglia. Un incontro fortuito, la pone nella dimensione di una relazione lesbica. Il mondo sembra sorriderle e colorarsi di toni caldi. Ma se a Seoul le cose sembrano possibili, in periferia, dove si trasferisce la fidanzata, la famiglia e la società sono pesanti e opprimenti. Nulla di particolarmente originale, la differenza la fa la recitazione delle due donne, molto brave e la messa in scena degli stati d'animo attraverso le stanze (e relativo squallore). Da una stanza condivisa dove tutto è caotico ma in qualche modo famigliare, si passa ad una casa accogliente, la tana dell'amore improvviso, per poi sprofondare nel vuoto, triste e squallido susseguirsi di ambienti grigi, e privi di anima. Totalmente opprimente la casa di famiglia, con la mobilia tradizionale, a suon di legno scuro e pellame vario.</p><p>Un buon film, scritto e girato da una regista donna al suo primo lungometraggio.<br /></p>oneluluhttp://www.blogger.com/profile/12775544789264163016noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-36106683.post-91192872750237091912022-08-22T09:52:00.002+02:002023-12-06T12:01:41.487+01:00Parcheggi a breve sosta in Aeroporto di Malpensa terminal 1 / Cheap parking in Malpensa AirportSe dovete andare a <b>Malpensa Terminal 1</b> e portare qualcuno o prenderlo e non vi bastano i 10 minuti di tempo disponibili per caricare/scaricare allora potete usare il parcheggio a <b>breve sosta</b>. <br />
<b>P7 (*) e P8 (*) per gli ARRIVI <br />P9 P10 per le PARTENZE.</b><br />
<b>V</b><b>icinissimi
alle porte di accesso/uscita </b><b><b>e piu' economici degli altri parcheggi pubblicizzati dal sito SEA. </b></b><br />
(*) NB: per gli arrivi ci sono anche i parcheggi SUD e NORD, subito dopo il P7 e P8. Dovrebbero essere anche loro a breve sosta con stesse tariffe, ma non li ho mai provati perche' più scomodi e perche' sinceramente non li ho mai notati!<b><b><br /></b></b>
<b><b></b></b><br />
<b><b></b></b>
<i><span class="tlid-translation translation" lang="en"><span title="">If you need some time to bring or wait for someone at Malpensa Airport, you can use BREVE SOSTA park: P7(*) and P8(*) for arrival, or P9 and P10 for departure.<br />T</span></span></i><span class="tlid-translation translation" lang="en"><span title=""><span class="tlid-translation translation" lang="en"><span title=""><i>hey are very close to the doors and cheaper than parks you can found on SEA web site.</i></span></span></span></span><br />
<span class="tlid-translation translation" lang="en"><span title=""><span class="tlid-translation translation" lang="en"><span title=""><i>(*)You can use also SUD parking and North parking, not so closed, but the same rate.</i></span></span></span></span><br />
<br />
<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><h2 style="text-align: left;">
COSTI/Money</h2>
<div style="text-align: left;">
Potete lasciare l'auto massimo per 5 ore. <br />La prima ora costa <b>3 euro</b>. Poi vengono conteggiate i successivi 30 minuti a 2,50 euro ciascuno. <br />Quindi <b>3 ore= 13 euro</b>, conto i 18 euro del P3 express (sul sito dicono 3 min a piedi dal terminal, ma ce ne vogliono almeno 5-8 min, se sei giovane e allenato, ho provato più volte).<br />
NB: se lasciate l'auto per <b>più di 5 ore</b> scatta la tariffa giornaliera di 36 euro (mentre la tariffa giornaliera del P3 express è 31 euro, quindi meno). <br />
<i>(tariffe verificate a agosto 2022, via mail con operatoere e anche come da pagina ufficiale su <a href="https://www.milanomalpensa-airport.com/it/parcheggi/parcheggi-per-accompagnatori" target="_blank">SEA</a>). </i></div>
<div style="text-align: left;">
<i><br />You can park the car max 5 houres. First hr is 3 euro. Than 2,50 euro next 30 minutes each. So 3 hrs is 13 euro. In the other airport parkings you mast spent more than 18 euro for 3 hr. Caution: if you park the car more than 5 hrs, you need to pay 36 euro (i verified cost on August 2022)</i></div>
<br />
<br />
<h2 style="text-align: left;">
ZONA ARRIVI/ Arrival</h2>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgn6yPeO5y1deJT81Ng1DAPqFBZBEXm5jnt4DA3OIwf9DpDCOljz6x6tyU38rYrsoCeLc2LEV-kW_rjsRj2sDMzqQNzqBZmuf4WBfkaH087k5htnhRx7qvPp2t3cTAop8wgGo2TmA/s1600/malpensap7.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="811" data-original-width="1600" height="323" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgn6yPeO5y1deJT81Ng1DAPqFBZBEXm5jnt4DA3OIwf9DpDCOljz6x6tyU38rYrsoCeLc2LEV-kW_rjsRj2sDMzqQNzqBZmuf4WBfkaH087k5htnhRx7qvPp2t3cTAop8wgGo2TmA/s640/malpensap7.jpg" width="640" /></a></div>
</td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">ARRIVI (P7), comodo per gli arrivi domestici (entrate D3-D2)<br />
<i>(entrance P7, arrival, good for domestic fly , area A)</i></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwLK49laG328ai0-ZoXpx3OAi2ZqUP_nQdml3ZYej5wOPf2vSlBI9hCd7tHsi3Ue7V6EB9DZT4zcsdOcPM4EeNtqujGXxpWuT-MWkdnf-RpubCf7ga88hyphenhyphenZGg4jSQ_nD9R78pw0g/s1600/Senza-titolo-1.jpgp7sud.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="683" data-original-width="1143" height="382" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwLK49laG328ai0-ZoXpx3OAi2ZqUP_nQdml3ZYej5wOPf2vSlBI9hCd7tHsi3Ue7V6EB9DZT4zcsdOcPM4EeNtqujGXxpWuT-MWkdnf-RpubCf7ga88hyphenhyphenZGg4jSQ_nD9R78pw0g/s640/Senza-titolo-1.jpgp7sud.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">ARRIVI, ingresso parcheggio SUD, subito dopo il P7.<br />
<i>(Arrival, Parking SUD entrance )</i></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhGpJFplw_yQdo3hsHEL-3CfACWdyViRgCQ2YwZXnX7zCgYpEO0-K8_oZZcYGW1BSW2ywD8jM8fp9yhwjLxn_X8Sc-lr-vtwVFaDO7-9ncpsd61r_nFaQj4U88GDJeHfIjRb7Fog/s1600/malpensa-nord.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="864" data-original-width="1592" height="346" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhGpJFplw_yQdo3hsHEL-3CfACWdyViRgCQ2YwZXnX7zCgYpEO0-K8_oZZcYGW1BSW2ywD8jM8fp9yhwjLxn_X8Sc-lr-vtwVFaDO7-9ncpsd61r_nFaQj4U88GDJeHfIjRb7Fog/s640/malpensa-nord.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ingresso P8, ARRIVI - NB: senza entrare nel P7, proseguire lungo la strada e lo trovate subito dopo ingresso BUS! <br />(comodo per arrivi internazionali exit 7)<br />
corrisponde agli ARRIVI INTERNAZIONALI Area B<br />
<i>(Entrance north, arrival. Next bus park, very confortable for international arrival, exit 7 - near international arrival area B inside)</i></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTlHHy1LXt8Dh3VLtZSlQz2Co0uUF6WNPUmQLNdX8NeQtNMR1HAddkIgnP5JvamFzcXRLcHZ2sdQ8tBvJ2fPFwQUAkS5b0baFwh4b1WOmzDVA64wygJexZkAOru3JcHbBEEiku9Q/s1600/malpensa-nord2.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="864" data-original-width="1592" height="346" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTlHHy1LXt8Dh3VLtZSlQz2Co0uUF6WNPUmQLNdX8NeQtNMR1HAddkIgnP5JvamFzcXRLcHZ2sdQ8tBvJ2fPFwQUAkS5b0baFwh4b1WOmzDVA64wygJexZkAOru3JcHbBEEiku9Q/s640/malpensa-nord2.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Dettaglio cartello con indicazione P8 <br />
<i>(<span class="tlid-translation translation" lang="en"><span title="">Detail sign with P8 parking indication)</span></span></i><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvK2exrUHZ8mY2buqMu2ecHUjOmEhjiQj2n33tA-tnbZjqiN3Bj9-Bhk_KUJy7Ghw_F0xiaIg3miPViXKrXda8h14wSt1oAYkWd3RMt7jOCCGTjLCahYyp8BpBGjOBRhmJElK81Q/s1600/nord-ok.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="683" data-original-width="1143" height="382" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvK2exrUHZ8mY2buqMu2ecHUjOmEhjiQj2n33tA-tnbZjqiN3Bj9-Bhk_KUJy7Ghw_F0xiaIg3miPViXKrXda8h14wSt1oAYkWd3RMt7jOCCGTjLCahYyp8BpBGjOBRhmJElK81Q/s640/nord-ok.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
Dettaglio cartello con indicazione NORD e P8 <br />
<i>(<span class="tlid-translation translation" lang="en"><span title="">Detail sign with P8 and NORD parking indication)</span></span></i></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<h3>
</h3>
Entrate nell'area 10 minuti e da li troverete subito l'ingresso ai parcheggi <i>P7 e sud</i> e più avanti, senza entrare nel P7 o sud, il parcheggio P8 e <i>nord</i>. Bisogna stare attenti perche' NON sono molto chiari e si rischia di sbagliare! <br />
<i>(Go inside in the 10 minutes area and you can found the entrance to P7 parking and South parking, go ahead to P8 parking and North parking)</i><br />
<br />
Qui sotto la mappa schematica degli <b>ARRIVI</b>. <br />
- in rosso gli ingressi utili per gli arrivi Internazionali, AREA B.<br />
- in verde i parcheggi a breve sosta.<br />
<i>(here the map of outside and inside airport with parking)</i><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEij725YGCettXgrNbQYXy8ggWfnCyebs2M3ZbIMRO1MCECEPQrDa9TxEwkpKQkVIukjtQTV0OI1IWNPZBqe5KoffBs5T2P56z9YjS6oWqfietPhIut02Z1H0sY9UWPhFH-eeUOd_A/s1600/mappa-malpensa-arrivi-A-Bok2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="617" data-original-width="1024" height="384" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEij725YGCettXgrNbQYXy8ggWfnCyebs2M3ZbIMRO1MCECEPQrDa9TxEwkpKQkVIukjtQTV0OI1IWNPZBqe5KoffBs5T2P56z9YjS6oWqfietPhIut02Z1H0sY9UWPhFH-eeUOd_A/s640/mappa-malpensa-arrivi-A-Bok2.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<h3>
</h3>
<br />
<h2>
ZONA PARTENZE/ departure</h2>
Qui sotto le foto dei parcheggi breve sosta per le partenze (P9 e P10)<br />
<i>(here the pics with parking good for departure (P9 and P10)</i><br />
<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFAKl_kkFcBHyAqzovTEUPBmbaL2KnAzHtnCEL1HgITy4fGyzQBG6foSnEQMJy0IlYiR5C9QvkLo3hWJVUg7yRTKpoFFjSctYEOqRZNmCCKHNgxZaW0NvTFyJ7XgpnRL1FN2Ck6A/s1600/malpensa-partenze-p9.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="864" data-original-width="1592" height="346" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFAKl_kkFcBHyAqzovTEUPBmbaL2KnAzHtnCEL1HgITy4fGyzQBG6foSnEQMJy0IlYiR5C9QvkLo3hWJVUg7yRTKpoFFjSctYEOqRZNmCCKHNgxZaW0NvTFyJ7XgpnRL1FN2Ck6A/s640/malpensa-partenze-p9.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">P9 SUD - PARTENZE - appena prima dell'inizio dell'aeroporto e dell'area 10 minuti.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiem7bKURZsb9Za3Iee_xVE8-1GHnYzO6U5KiyomWv3ffG55U50ufKnQ6zX5zNKVMFzO7XV7EWSUpXdP_mmalMv7GbQ4oI3KdcbGV0BhSKq5l5voa1qpURjxHrlJZD4RVMq8hyNPA/s1600/malpensa-partenze-p10.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="864" data-original-width="1592" height="346" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiem7bKURZsb9Za3Iee_xVE8-1GHnYzO6U5KiyomWv3ffG55U50ufKnQ6zX5zNKVMFzO7XV7EWSUpXdP_mmalMv7GbQ4oI3KdcbGV0BhSKq5l5voa1qpURjxHrlJZD4RVMq8hyNPA/s640/malpensa-partenze-p10.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">P10 NORD - PARTENZE - zona imbarco per USA</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<h3>
PAGAMENTO / Payment</h3>
Si ritira il biglietto all'ingresso e poi si
paga prima di uscire tramite contanti o carta di credito alla
macchinetta automatica (non si puo' pagare agli sportelli interni...
perche'?) NB: nel sito di malpensa si legge che si puo' pagare anche
alle casse interne presidiate da operatore. Io non ho ancora avuto modo
di verificare, a dicembre 2017 non si poteva.).<br />
<i>(You bring the ticket at parking entrance, than, just some minutes before you go away, you need to pay by cash or credit card on automatic machine in the park.)</i><br />
<br />
<br />
<h3>
AVVERTENZA / Caution</h3>
I parcheggi a breve sosta per le partenze sono spesso ESAURITI.<br />
In
generale i parcheggi di cui sopra sono di capienza limitata. Tuttavia
se sei in aeroporto di mattina presto o di sera intorno alle 19-20...
non dovresti avere problemi a trovare posto. Per lo meno provaci, nella
peggiore delle ipotesi esci e cerchi altro.<br />
<i>(This kind of parking are quite small, maybe you will found it full. Anyway in the morning and in the night i never had problems, you can try).</i><br />
<br />
<br /><h3>
INFO SITO SEA AEROPORTO / web site</h3><p>
Nel sito di <b><a href="https://www.milanomalpensa-airport.com/it/parcheggi/parcheggi-per-accompagnatori">SEA dell'Aeroporto di Malpensa</a></b> solo da luglio 2018 è finalmente comparsa una pagina che parla dei parcheggi a breve sosta e relative tariffe: <b><a href="https://www.milanomalpensa-airport.com/it/parcheggi/parcheggi-per-accompagnatori" target="_blank">qui.</a></b><br />
<b><b>non c'e' una mappa con l'indicazione
dei parcheggi a breve sosta ma solo una descrizione a parole.</b></b> (Ho scritto e un operatore gentile in meno di 24 ore mi ha risposto, comunicandomi i dettagli dei costi e confermando che i parcheggi non sono menzionati e non sono in mappa, perchè, secondo lui, è sconatto che esistano come in tutti gli aeroporti del mondo...) <br />
<br />
<b><a href="https://www.milanomalpensa-airport.com/it/parcheggi/parcheggi-per-accompagnatori" target="_blank"><i><b>Here you can found ufficial info on the airport web site.</b></i></a></b></p><p><b><i><b> </b></i></b></p><p><b><i><b> </b></i></b></p><p><b><i><b> </b></i></b></p><p><b><i><b> </b></i></b></p><p><b><i><b> </b></i></b></p><p><b><i><b> </b></i></b></p><p><b><i><b> </b></i></b></p><p><b><i><b> </b></i></b></p><p><b><i><b> </b></i></b></p><p><b><i><b> </b></i></b></p><p><b><i><b> </b></i></b></p><p><b><i><b> </b></i></b></p><p><b><i><b> </b></i></b></p><p><b><i><b> </b></i></b></p><p><b><i><b> </b></i> </b><br />
<br />
<br /></p>oneluluhttp://www.blogger.com/profile/12775544789264163016noreply@blogger.com61tag:blogger.com,1999:blog-36106683.post-69247749530585676442022-08-20T11:19:00.052+02:002023-12-06T12:01:54.609+01:00Anche qui i padri muoiono<p><i></i></p><p></p><p><i><i>(Racconti brevissimi)</i> <br /></i></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjT-MdBLWJP-vDQVCxG-aik2239GJG2QWkNyGh5lSEmuW7WiJOoBDd9u7vMaXZkOVlWQJb0K7v3yKbxK10Yb-eq8dj2gNlc4CMT0FCVFdBcmV-2fGJYO-XGHDM-a8Emkpmu6_TeKzYN9GE5kBv8P0f2Thcedn7Q_yipxALFq_V6nszVdDfO3zM/s2309/087_005.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="2309" height="444" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjT-MdBLWJP-vDQVCxG-aik2239GJG2QWkNyGh5lSEmuW7WiJOoBDd9u7vMaXZkOVlWQJb0K7v3yKbxK10Yb-eq8dj2gNlc4CMT0FCVFdBcmV-2fGJYO-XGHDM-a8Emkpmu6_TeKzYN9GE5kBv8P0f2Thcedn7Q_yipxALFq_V6nszVdDfO3zM/w640-h444/087_005.jpg" width="640" /></a></div><p><i></i></p><p> </p><p>Mio padre giace morto sul letto dell'obitorio. Da tre giorni mia madre e io siamo qui ad aspettare le visite di amici e parenti. Solite frasi di rito in questo spazio asettico dall'odore nauseabondo di disinfettanti dolciastri. L'ultimo giorno c'è via vai di inservienti che portano altri cadaveri. Guardo mio padre e mi pare si muova, la forza della suggestione. Saranno i gas che gonfiano e sgonfiano il corpo del defunto, razionalizzo. Strizza gli occhi chiusi, come se volesse svegliarsi. Le gambe fanno uno strano movimento, per sgranchirsi. Sul volto di cadavere inanimato, torna il leggero turgore di vita. Penso di essere pazzo. Non dico niente a mia madre, perchè dopo tutte le lacrime versate, ora la vedo persa in uno sguardo assente, vestita ordinata e precisa, a lutto. All'inserviente che passa con dei moduli da compilare chiedo di controllare. Quello mi lancia un'occhiata di compatimento, pensando chissà cosa di me, però poi lo vedo sussultare. Mi tocca il braccio e dice che in effetti ha visto dei movimenti inaspettati. Guardiamo tutti e due da vicino e le gambe di mio padre si flettono, il torso ha uno scatto, anche se occhi e bocca rimangono serrati. L'inserviente corre a chiamare il responsabile sanitario. Nel frattempo quel corpo si mette a sedere sul lettino, sempre cieco e muto. Mia madre non dice nulla, persa nei suoi pensieri. Dopo interminabili minuti sopraggiunge un giovane medico in camice bianco che guarda mio padre e scoppia a ridere, una risata cinica, poco rispettosa, ma divertita dalle ragioni che immediatamente dopo spiega all'inserviente. Gli dice:<i> non ci posso credere! Il certificato di morte l'ha firmato il primario </i>(ride)<i>, che fesso, ha certificato la morte di uno vivo</i>! (ride e ride ancora). A me montano rabbia e la tristezza insieme. Mi avvicino a mio padre, gli tocco la mano fredda, cerco di capire se mi sente, se può parlare; un pensiero asettico, che in tale stato non possiamo di sicuro fargli il funerale e cremarlo, si fa spazio nella mia testa, intervallato dalla risata del medico che si allontana.<br />Poi è un susseguirsi di addetti ai lavori, medici, infermieri, inservienti delle pompe funebri. Lui, mio padre se ne sta li, seduto sul lettino, facendo dondolare di quando in quando i piedi penzoloni e massaggiandosi lentamente le gambe. Sembra quasi sorridere, ed è come se si rifiutasse di guardare. Al tatto è freddo, alla vista è pallido e tranquillo. Ognuno dice la sua, chi gli ausculta il cuore da sopra la camicia, chi col martelletto verifica i riflessi, chi gli chiede il nome, chi, al proprio vicino, sussurra che prima o poi gli zombie sarebbero arrivati. Sono fuori di me. Mi avvento su quello che pochi minuti prima era ancora un tranquillo cadavere di periferia e, cacciando via a male parole tutti quanti, lo abbraccio, singhiozzando qualcosa di semplice: <i>questo è mio padre!</i>, per nulla interessato ai misteri della scienza medica e alla vita dopo la morte.</p><p><i>Fotografia: Cimitero Monumentale di Milano (maggio 1997)</i><br /></p>oneluluhttp://www.blogger.com/profile/12775544789264163016noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-36106683.post-47590187558498896692022-03-30T22:16:00.042+02:002023-12-06T12:02:17.005+01:00Se sette preti, vi sembran pochi...<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHm6CY2CEn1_3xe8EbJwBeHKxQJ60lyjoiOfD5x-iKHTTFfF7l3yTpbSkHj15sNcLTOjaJR4eRSGeH-VVlbfYcl8pEQ2JR-vaJuUfQInBbYdqQoVU-u0u9gW0z4VARha8ahQ9YlChXMGtMVxcx5eSHn1Ou4jhRBRW0ehKtSRdJY-vuEHDI15k/s1600/DSC_6019.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1071" data-original-width="1600" height="428" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHm6CY2CEn1_3xe8EbJwBeHKxQJ60lyjoiOfD5x-iKHTTFfF7l3yTpbSkHj15sNcLTOjaJR4eRSGeH-VVlbfYcl8pEQ2JR-vaJuUfQInBbYdqQoVU-u0u9gW0z4VARha8ahQ9YlChXMGtMVxcx5eSHn1Ou4jhRBRW0ehKtSRdJY-vuEHDI15k/w640-h428/DSC_6019.jpg" width="640" /></a></div><p></p><h2 style="text-align: left;">Una cartolina per il Vaticano: sette preti arrestati in un anno </h2><h3 style="text-align: left;"></h3><p>Da aprile 2021 a marzo 2022, in Italia sette preti sono finiti in carcere e sotto processo per presunti abusi sessuali su minori (solo uno su maggiorenni). Qui sotto l'elenco con relative informazioni e fonti.</p><p>AGGIORNAMENTO: nel frattempo a novembre 2022 è uscita il risultato del primo Report Cei che ha raccolto e analizzato i dati provenienti dai centri di Ascolto delle diocesi per il biennio 2020-2022. (fonte <a href="https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2022/11/17/pedofilia-nel-biennio-2020-21-segnalate-89-vittime_73708ec6-9bb4-4ec0-b7c3-30f7e151d6fb.html" target="_blank">Ansa</a> e <a href="https://www.agensir.it/quotidiano/2022/11/17/tutela-dei-minori-report-cei-servizi-presenti-in-tutte-le-226-diocesi-italiane/" target="_blank">SIR</a>) , dove si evince che ci sono stati 89 cosi segnalati di abusi così strutturati: la prevalenza di 'comportamenti e linguaggi inappropriati' (24), seguiti
da 'toccamenti' (21); 'molestie sessuali' (13); 'rapporti sessuali'
(9); 'esibizione di pornografia' (4); 'adescamento online' (3); 'atti di
esibizionismo' (2)", spiega il Report. Le segnalazioni "fanno
riferimento a casi recenti e/o attuali (52,8%) e a casi del passato
(47,2%).</p><p> <span></span></p><a name='more'></a><p></p><h2 style="text-align: left;">1 </h2><h2 style="text-align: left;"><b>don Giuseppe Rugolo</b></h2><p>Aprile 2021<b><br /></b>(Piazza Armerina, Enna)<br />violenza sessuale su minori<br />arrestato e processo in corso<br />(fonte: <a href="https://palermo.repubblica.it/cronaca/2021/04/29/news/don_rugolo_ci_manipolava_sette_ragazzi_del_suo_gruppo_accusano_il_prete_arrestato-298539472/" target="_blank">La Repubblica Palermo</a>)</p><p><i>Aggiornamento maggio 2022</i><br />in tribunale Antonio Ciavola, capo squadra mobile conferma: la diocesi di Enna ha offerto soldi della Caritas alla vittima in cambio del silenzio e del ritiro delle accuse.<br />(fonte: <a href="https://www.ilmessaggero.it/vaticano/abusi_enna_prete_pedofilo_vittima_tribunale_papa_francesco_vescovo_gisana_rugolo_caritas-6658864.html">il Messaggero</a>)</p><p>Il prete Giuseppe Rugolo ha querelato la giornalista Pierelisa Rizzo per aver pubblicato materiali processuali. <br />(Fonte: <a href="https://enna.gds.it/articoli/cronaca/2022/05/27/enna-prete-arrestato-querela-una-giornalista-chiesto-il-sequestro-del-pc-04992f5b-2e3e-4d24-bc22-7db76d346816/" target="_blank">Giornale di Sicilia</a>)<br /></p><p>Qui la testimonianza video di Antonio Messina, vittima degli abusi, che spiega bene come funziona la diocesi, ossia omertà, coperture e totale disinteresse per le vittime.<br /><a href="https://www.youtube.com/watch?v=rwsPMHDl4po" target="_blank">https://www.youtube.com/watch?v=rwsPMHDl4po</a> (Rete l'abuso 23/02/22)</p><p><i>Aggiornamento luglio 2022<br /></i>il 7 luglio c'è stato l'interrogatorio della vittima, 8 ore di ricostruzioni in cui la vittima afferma che il vescovo e il parroco sapevano tutto. Esistono intercettazioni che confermano che il vescovo Rosario Gisana sapesse degli abusi. Lo stesso vescovo sembra abbia offerto alla famiglia 25 mila euro in nero a patto di un accordo di riservatezza.<br />(fonti: <a href="http://www.korazym.org/76795/processo-rugolo-a-enna-nove-ore-di-interrogatorio-per-la-vittima-gli-abusi-sessuali-avvenivano-anche-nella-sacrestia-della-chiesa-di-san-giovanni/" target="_blank">Korazym.org</a> e <a href="https://www.fanpage.it/attualita/prete-arrestato-per-violenze-sessuali-sui-minori-la-vittima-abusi-anche-in-sagrestia/" target="_blank">FanPage</a> e <a href="https://www.editorialedomani.it/fatti/enna-storia-del-prete-pedofilo-tenuto-coperto-da-due-vescovi-qoptv5e7" target="_blank">Domani</a>)</p><p></p><p><i>Aggiornamento 11 ottobre 2022</i><br />Viene interrogato il vescovo Gisana e dalle intercettazioni presentate sembra che sapesse dei casi di abuso contestati a Giuseppe Rugolo<br />(fonte: <a href="https://www.santannatoday.it/processo-rugolo-il-vescovo-sarebbe-stato-a-conoscenza-di-altri-casi-si-abusi-in-diocesi/" target="_blank">San'anna today</a> )</p><p><i>Aggiornamento 11 novembre 2022</i><br />L'avvocato del vescovo Gisana presenta la sua versione dei fatti che sono ampiamente riportati in un articolo online su Vivienna.it (<a href="https://www.vivienna.it/2022/11/17/enna-processo-rugolo-avvocato-di-mons-gisana-distorsione-e-decontestualizzazione-di-fatti-scorretta-prospettazione-dellagire-del-vescovo/" target="_blank">link qui</a>)</p><p><i>Aggiornamento 14 marzo 2023</i><br />X udienza del processo, vengono sentiti vari esponenti della curia di Enna e l'accusa mostra prove di come tutti sapessero e di come cercassero di coprire l'abuso. (Fonte: Articolo dettagliato su <a href="https://www.santannatoday.it/decima-udienza-fiume-del-processo-rugolo-sentiti-i-monsignori-spinamurgano-e-il-vicario-fausciana/" target="_blank">sant'annatoday</a> e <a href="http://www.korazym.org/87033/sulla-scia-del-processo-rugolo-ad-enna-nella-diocesi-di-piazza-armerina-si-allarga-lo-scandalo-dei-preti-abusatori-sessuali-di-minori/" target="_blank">Ivo Pincara su Korazym.org</a> )<br /></p><span><!--more--></span><p><br /></p><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle ii04i59q"><div dir="auto" style="text-align: start;"><h2 style="text-align: left;">2 <b></b></h2><h2 style="text-align: left;"><b>don Emanuele Tempesta</b></h2></div></div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle ii04i59q"><div dir="auto" style="text-align: start;">Luglio 2021</div><div dir="auto" style="text-align: start;">(Busto Garolfo, Milano)</div><div dir="auto" style="text-align: start;">abusi sessuali su sette minori</div><div dir="auto" style="text-align: start;">arresti domiciliari eindagine in corso</div><div dir="auto" style="text-align: start;"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql lr9zc1uh a8c37x1j fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d3f4x2em iv3no6db jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto">(fonte: <a href="https://milano.repubblica.it/cronaca/2021/07/16/news/milano_arrestato_don_tempesta_per_abusi_su_minori_diocesi_massima_collaborazione_per_accertare_fatti_-310527872/" target="_blank">La Repubblica Milano</a>)</span></div><div dir="auto" style="text-align: start;"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql lr9zc1uh a8c37x1j fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d3f4x2em iv3no6db jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"> </span></div><div dir="auto" style="text-align: start;"><i>Aggiornamento luglio 2022</i></div><div dir="auto" style="text-align: start;">Il prete è libero con il divieto di avvicinare le vittime e di risiedere a Rho. Si sono concluse le indagini e a settembre 2022 iniziarà il processo per abusi su 12 minori. Emanuele Tempesta si dichiara innocente.</div><div dir="auto" style="text-align: start;">(fonte: <a href="https://www.varesenews.it/2022/07/libero-don-emanuele-tempesta-accusato-abusi-sessuali-giovani-busto-garolfo/1484703/" target="_blank">VareseNews</a> e <a href="https://www.ilgiorno.it/varese/cronaca/audizione-protetta-per-tre-presunte-vittime-del-prete-1.7517551" target="_blank">Il Giorno</a>) <br /></div><div dir="auto" style="text-align: start;"> </div><div dir="auto" style="text-align: start;"> </div></div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle ii04i59q"><div dir="auto" style="text-align: start;"><h2 style="text-align: left;">3</h2><h2 style="text-align: left;">Don Luca Matteo <br /></h2></div><div dir="auto" style="text-align: start;">Settembre 2021</div><div dir="auto" style="text-align: start;">Prete il cui nome non è reso pubblico per tutelare la vittima.</div><div dir="auto" style="text-align: start;">(Area nord Salento )</div><div dir="auto" style="text-align: start;">indagato per violenza su minore.</div><div dir="auto" style="text-align: start;"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql lr9zc1uh a8c37x1j fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d3f4x2em iv3no6db jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql lr9zc1uh a8c37x1j fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d3f4x2em iv3no6db jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto">(fonte: <a href="https://www.ansa.it/puglia/notizie/2021/09/09/presunti-abusi-su-ragazzino-indagato-sacerdote-in-salento_a89b9ef5-6a2b-45be-99e1-0990cdfbce58.html" target="_blank">ANSA</a>)</span></span></div><div dir="auto" style="text-align: start;"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql lr9zc1uh a8c37x1j fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d3f4x2em iv3no6db jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql lr9zc1uh a8c37x1j fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d3f4x2em iv3no6db jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"> </span></span></div><div dir="auto" style="text-align: start;"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql lr9zc1uh a8c37x1j fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d3f4x2em iv3no6db jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql lr9zc1uh a8c37x1j fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d3f4x2em iv3no6db jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><i>Aggiornamento 23 febbraio 2023 </i></span></span></div><div dir="auto" style="text-align: start;"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql lr9zc1uh a8c37x1j fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d3f4x2em iv3no6db jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql lr9zc1uh a8c37x1j fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d3f4x2em iv3no6db jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto">E' stato reso noto il nome e il processo è in corso</span></span></div><div dir="auto" style="text-align: start;"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql lr9zc1uh a8c37x1j fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d3f4x2em iv3no6db jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql lr9zc1uh a8c37x1j fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d3f4x2em iv3no6db jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto">(docente di religione del liceo “Francesca Capece” di Magli) </span></span></div><div dir="auto" style="text-align: start;"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql lr9zc1uh a8c37x1j fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d3f4x2em iv3no6db jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql lr9zc1uh a8c37x1j fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d3f4x2em iv3no6db jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto">Processo per </span></span>molestie e violenza privata, continuate e aggravate, nei confronti di una decina di studentesse e di un’altra insegnante.</div><div dir="auto" style="text-align: start;"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql lr9zc1uh a8c37x1j fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d3f4x2em iv3no6db jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql lr9zc1uh a8c37x1j fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d3f4x2em iv3no6db jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto">(fonte <a href="https://www.tpi.it/cronaca/baci-abbracci-e-apprezzamenti-prete-a-processo-per-abusi-ma-continua-a-insegnare-nella-stessa-scuola-20230223985854/" target="_blank">TPI</a>) </span></span> <br /></div><div dir="auto" style="text-align: start;"> </div><div dir="auto" style="text-align: start;"> </div></div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle ii04i59q"><div dir="auto" style="text-align: start;"><h2 style="text-align: left;">4 <b></b></h2><h2 style="text-align: left;"><b>don Francesco Spagnesi </b></h2></div><div dir="auto" style="text-align: start;">Settembre 2021</div><div dir="auto" style="text-align: start;">(Prato)</div><div dir="auto" style="text-align: start;">Sieropositivo e stupri di maggiorenni mediante droga dello stupro e sottrazione di 180.000 euro della parrocchia.<br /></div><div dir="auto" style="text-align: start;">Patteggiamento a 3 anni e 8 mesi.</div><div dir="auto" style="text-align: start;">(fonte: <a href="https://www.iltempo.it/attualita/2021/09/21/news/nuove-accuse-don-francesco-spagnesi-droga-cosa-si-e-scoperto-sui-festini-hard-sieropositivo-prato-28767879/" target="_blank">Il Tempo</a>)</div><div dir="auto" style="text-align: start;"><br /></div><div dir="auto" style="text-align: start;"><i>Aggiornamento luglio 2022</i></div><div dir="auto" style="text-align: start;">Oltre alla condanna penale, si è conclusa l'indagine canonica del vaticano, e il prete è stato sentito dal vescovo competente e "invogliato" a lasciare l'abito talare per evitare il processo canonico.</div><div dir="auto" style="text-align: start;">(fonte: <a href="https://www.lanazione.it/prato/cronaca/don-spagnesi-verso-laddio-allabito-talare-1.7888922" target="_blank">la Nazione</a>)<br /></div><div dir="auto" style="text-align: start;"> </div><div dir="auto" style="text-align: start;"> </div></div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle ii04i59q"><div dir="auto" style="text-align: start;"><h2 style="text-align: left;">5<b> </b></h2><h2 style="text-align: left;"><b>don Livio Graziano </b></h2></div><div dir="auto" style="text-align: start;">Ottobre 2021</div><div dir="auto" style="text-align: start;">(Comunità "I Figli di Emmaus” di Prata Principato Ultra, Avellino)</div><div dir="auto" style="text-align: start;">Abuso su tredicenne ospite della comunità<br /></div><div dir="auto" style="text-align: start;">arresto e processo in corso</div><div dir="auto" style="text-align: start;">(fonte: <a href="http://www.ilquotidianodisalerno.it/2021/12/03/don-livio-una-vicenda-giudiziaria-surreale/" target="_blank">Il Quotidiano di Salerno</a>) </div><div dir="auto" style="text-align: start;"><br /></div><div dir="auto" style="text-align: start;"><i>Aggiornamento luglio 2022</i></div><div dir="auto" style="text-align: start;">Il 10 luglio il prete no si è presentato all'udienza del processo perchè malato.</div><div dir="auto" style="text-align: start;">(fonte: <a href="https://www.casertanews.it/cronaca/don-livio-graziano-aula-tribunale-avellino-lusciano.html" target="_blank">Casertanews</a>)</div><div dir="auto" style="text-align: start;">Il racconto dettagliato degli avvenimenti da parte dei genitori della vittima<br />(fonte: <a href="https://www.editorialedomani.it/fatti/abusi-chiesa-preti-impunita-vescovi-n8iqyvgb" target="_blank">Domani</a>)<br /></div><div dir="auto" style="text-align: start;"> </div><div dir="auto" style="text-align: start;">Aggiornamento novembre 2022<br />Il prete accusato si è presentato in tribunale dopo due rinvii e dove vari testimoni hanno raccontato al giudice di cosa accusano il prete. La reazione del prete è stata di urlare la sua innocenza, mentre i difensori mostrano l'impossibilità fisica del prete di avere rapporti sessuali.</div><div dir="auto" style="text-align: start;">(fonte: <a href="https://edizionecaserta.net/2022/10/28/ragazzino-lo-accusa-di-abusi-lurlo-del-sacerdote-in-aula-sono-innocente/" target="_blank">Edizione caserta</a>)</div><div dir="auto" style="text-align: start;"><br /></div><div dir="auto" style="text-align: start;"><i>Aggiornamento 24 novembre 2022</i><br />In primo grado il parroco è condannato a otto anni di carcere per il reato di atti sessuali du un tredicenne, lui si dichiara innocente. (fonte: <a href="https://www.fanpage.it/napoli/atti-sessuali-con-un-13enne-don-livio-graziano-condannato-a-8-anni-sono-innocente/" target="_blank">fanpage</a>, <a href="https://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/cronaca/22_novembre_24/don-livio-graziano-accusato-aver-abusato-un-13enne-pm-chiede-11-anni-carcere-oggi-sentenza-b08bf3e2-6bf6-11ed-817e-e97efa7f8466.shtml" target="_blank">Corriere del Mezzogiorno</a>)<br /></div><div dir="auto" style="text-align: start;"> </div></div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle ii04i59q"><div dir="auto" style="text-align: start;"><h2 style="text-align: left;">6 <b></b><b></b></h2><h2 style="text-align: left;"><b>don Nicola De Blasio </b></h2></div><div dir="auto" style="text-align: start;">Novembre 2021</div><div dir="auto" style="text-align: start;">(Direttore caritas Benevento) </div><div dir="auto" style="text-align: start;">detenzione di materiale pedopornografico</div><div dir="auto" style="text-align: start;">arresto e processo in corso<br /></div><div dir="auto" style="text-align: start;"></div><div dir="auto" style="text-align: start;">(fonte: <a href="https://www.ilmattino.it/benevento/don_nicola_de_blasio_pedopornografia_arresti_direttore_caritas_benevento-6317313.html" target="_blank">il Mattino</a>)</div><div dir="auto" style="text-align: start;"> </div><div dir="auto" style="text-align: start;"><i>Aggiornamento luglio 2022: </i><br /></div><div dir="auto" style="text-align: start;"></div><div dir="auto" style="text-align: start;">A seguito di rito abbreviato chiesto dal prete: 3 anni e sei mesi di carcere che però sconterà al proprio domicilio.</div><div dir="auto" style="text-align: start;">(fonte: <a href="https://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/cronaca/22_giugno_01/pedopornografia-condannato-don-de-blasio-stato-direttore-caritas-benevento-8806566c-e1c0-11ec-af46-759c9bd8f3cd.shtml" target="_blank">Corriere del Mezzogiorno</a>)</div><div dir="auto" style="text-align: start;"><br /></div><div dir="auto" style="text-align: start;"><i>Aggiornamento 9 novembre 2022</i></div><div dir="auto" style="text-align: start;">La condanna è stata confermata anche in appello, la difesa ha dichiarato di fare ricorso in cassazione.</div><div dir="auto" style="text-align: start;">(fonte: <a href="https://www.ottopagine.it/bn/cronaca/308935/pedopornografia-le-ammissioni-di-don-nicola-la-conferma-della-condanna.shtml">ottopagine.it-benevento</a> e <a href="https://www.ilmattino.it/benevento/foto_e_filmati_pedoporno_condanna_confermata_per_don_de_blasio-7043054.html" target="_blank">il Mattino </a>)<br /></div><div dir="auto" style="text-align: start;"> </div><div dir="auto" style="text-align: start;">Aggiornamento 12 dicembre 2022 <br /></div><div dir="auto" style="text-align: start;"> Accusato anche di furto delle offerte dei fedeli, sequestrati 60 mila euro (fonte: <a href="https://www.fanpage.it/napoli/rubava-le-offerte-dei-fedeli-ancora-guai-per-don-nicola-de-blasio-gia-condannato-per-pedopornografia/" target="_blank">fanpage</a>)</div><div dir="auto" style="text-align: start;"><br /><h2>7 <b></b></h2><h2><b>don Vincenzo Esposito </b></h2></div></div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle ii04i59q"><div dir="auto" style="text-align: start;">Febbraio 2022</div><div dir="auto" style="text-align: start;">(San Feliciano di Magione, Perugia)</div><div dir="auto" style="text-align: start;">incitamento alla prostituzione minorile online </div><div dir="auto" style="text-align: start;">arresto a settembre 2021 </div><div dir="auto" style="text-align: start;">(fonte:<a href="https://www.perugiatoday.it/cronaca/prete-prostituzione-minori-processo-perugia.html" target="_blank"> Perugia Today</a>)</div><div dir="auto" style="text-align: start;"><br /></div><div dir="auto" style="text-align: start;"><i>Aggiornamento maggio 2022</i></div><div dir="auto" style="text-align: start;">Sentenza di primo grado: 5 anni di carcere</div><div dir="auto" style="text-align: start;">(fonte: <a href="https://www.corriere.it/cronache/22_maggio_27/sesso-chat-ragazzini-don-vincenzo-esposito-condannato-5-anni-8245b50e-ddcb-11ec-9d2a-935eb68a8d83.shtml" target="_blank">Corriere della Sera</a>)</div><div dir="auto" style="text-align: start;"> </div><div dir="auto" style="text-align: start;"></div><div dir="auto" style="text-align: start;">Aggiornamento 12 marzo 2023<br />La cassazione ha confermato la pena di primo grado, con l'aggiunta del risarcimento di una persona offesa e le spese processuali (fonte: <a href="https://palermo.gds.it/articoli/cronaca/2023/03/02/termini-imerese-sesso-in-chat-con-il-prete-pena-confermata-per-don-esposito-7c3c4c91-4708-4e0f-8242-6583fb410163/" target="_blank">Giornale di Sicilia</a>)<br /><i><br /> </i></div><div dir="auto" style="text-align: start;"><br /></div><div dir="auto" style="text-align: start;"><br /></div><div dir="auto" style="text-align: start;"><br /></div><div dir="auto" style="text-align: start;"><br /></div></div><p></p>oneluluhttp://www.blogger.com/profile/12775544789264163016noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-36106683.post-9375335992977264432022-03-24T08:50:00.018+01:002023-12-06T12:02:28.130+01:00Poltronesofà: smontare il rivestimento del poggiatesta e lavare il tessuto<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEicwCQVjrgoqL6Nx_7cTVF1lcq2usD6vNDptSJ2PkQIWUODK5KA5jjXTtRz9LuX_6Hth1ACwG9utLzbZx0rpo6Wt64Eg8_b-a88E4FgcPWc_6-DyfJgRff1rIO7OhHQXYErN746_h9O5JX-CxU7LjcMiPzYCapNY2MrLfeiuHMjbr_eW2IyJYs" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="800" data-original-width="1280" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEicwCQVjrgoqL6Nx_7cTVF1lcq2usD6vNDptSJ2PkQIWUODK5KA5jjXTtRz9LuX_6Hth1ACwG9utLzbZx0rpo6Wt64Eg8_b-a88E4FgcPWc_6-DyfJgRff1rIO7OhHQXYErN746_h9O5JX-CxU7LjcMiPzYCapNY2MrLfeiuHMjbr_eW2IyJYs=w640-h400" width="640" /></a></div><br /> <p></p><p>Possiedo un divano-letto Poltron<i>e</i>Sofà (modello Fiscaglia letto, 3 posti in tessuto) con il classico poggiatesta reclinabile. Per sfoderarlo e lavare il rivestimento va sfilato l'intero poggiatesta. Ci ho messo un sacco per capire come fare (perche' sono tardo) e non ho trovato nulla su internet, forse perchè è tutto così evidente che non serve il tutroial? Be', per quelli come me, qui sotto alcune immagini e spiegazioni!</p><p><br /></p><p>1. <b>NON tirare il poggiatesta</b>, è inutile, fate fatica, magari vi fate male e nulla succede.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgPdbnpTI-rBBwiHXSjHZqhrjnxLhvoo2COvSkndmHVmzHGZam06Uf3SOFszj0FTNd1FujuIJeJcXsBsYk1ZAX5zKe835sB7ZUD8B_ma7uG98DaG3nXH21XNFnoxkm_9YLHlUklgtdPMrDo2QUlLjS6A2Tcqy5I4u0tq3gST8Oo9K7Er7I5PrE" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img data-original-height="800" data-original-width="1280" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgPdbnpTI-rBBwiHXSjHZqhrjnxLhvoo2COvSkndmHVmzHGZam06Uf3SOFszj0FTNd1FujuIJeJcXsBsYk1ZAX5zKe835sB7ZUD8B_ma7uG98DaG3nXH21XNFnoxkm_9YLHlUklgtdPMrDo2QUlLjS6A2Tcqy5I4u0tq3gST8Oo9K7Er7I5PrE=w640-h400" title="sdsds" width="640" /></a><i>(in rosso i due perni... inutile tirare verso l'alto!)</i><br /></div><p> </p><p>2. Invece occorre <b>RIBALTARE</b> lo schienale del divano nei modelli divano-letto.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj7RqDNmESrx_Ai4yRys2HSs-1dLIiDbp6zkpersrFCzJJiMQ5_j90EjZynGBi3b0hGt0ixQ6gaj1iUrlOmWLPRGzNOs81l1VYOiLQ4nGB0y7fbpXjQiLzujar6cdfjjLGPWHeHVAPyOg5N_C9LsrA8C3wDp94v0_R51Tqiqw8WdDUaHH-oOOE" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="800" data-original-width="1280" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj7RqDNmESrx_Ai4yRys2HSs-1dLIiDbp6zkpersrFCzJJiMQ5_j90EjZynGBi3b0hGt0ixQ6gaj1iUrlOmWLPRGzNOs81l1VYOiLQ4nGB0y7fbpXjQiLzujar6cdfjjLGPWHeHVAPyOg5N_C9LsrA8C3wDp94v0_R51Tqiqw8WdDUaHH-oOOE=w640-h400" width="640" /></a></div><div style="text-align: center;"><i>(tira a metà lo schienale usando il cordino rosso del divano-letto, quello che si usa per aprire il letto)</i></div><p></p><p> </p><p>3. Sotto troverete i due perni metallici con il <b>BLOCCO</b> su ciascuno.<b><br /></b></p><p><b> </b><b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh1EIQHi1QXFStIoa5Z2m5xzxsTI6dOy5_T39jHOepKsRuyQjN4tS5zgRsN7-R4nfjdCdlia9cedZclSwa7iVR9jXswuD1yzvj4SpgPq3X8u1SAor_oYQroMa-xocfAZjEM6akye0BQ_3ii4jKzscyEbzjOE3bC6hMeegpefqmMvN7JXP8aPAY" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="800" data-original-width="1280" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh1EIQHi1QXFStIoa5Z2m5xzxsTI6dOy5_T39jHOepKsRuyQjN4tS5zgRsN7-R4nfjdCdlia9cedZclSwa7iVR9jXswuD1yzvj4SpgPq3X8u1SAor_oYQroMa-xocfAZjEM6akye0BQ_3ii4jKzscyEbzjOE3bC6hMeegpefqmMvN7JXP8aPAY=w640-h400" width="640" /></a></b></p><b><br /></b><p></p><p><b> </b>4. Fate <b>leva leggermente sul "mollettone" di blocco</b> e contemporaneamente sfilate il poggiatesta, vedrete che verrà fuori! :-) <br /></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgSBoynln3Rmm9iK-4zdV8T4irY7NKbdK_llBoUo1Om515oVgYV2hp0Ee568Wwk13UquLBW3m6tWVYdSlw2ecVYXprF3PdodtjDnNnvK3cjIVjK1zKKRFAQ-uPZV_9cwJ1MN7v7c65RM_mDQB9KkCCFirbar3XUN8sc3AYkLeQ64zMf9xY6KEs" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="800" data-original-width="1280" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgSBoynln3Rmm9iK-4zdV8T4irY7NKbdK_llBoUo1Om515oVgYV2hp0Ee568Wwk13UquLBW3m6tWVYdSlw2ecVYXprF3PdodtjDnNnvK3cjIVjK1zKKRFAQ-uPZV_9cwJ1MN7v7c65RM_mDQB9KkCCFirbar3XUN8sc3AYkLeQ64zMf9xY6KEs=w640-h400" width="640" /></a></div><div style="text-align: center;"><i>(NB: non serve sfilare il blocco! basta allentarlo leggermente e sfilare il poggiatesta)</i><br /></div><div><br /><p></p></div><div><br /><p></p></div><div><h1 style="text-align: left;">Lavare il tessuto<span> </span></h1><p></p></div><div><p>E' la prima volta che lo faccio e per ora ho lavato solo i copri poggiatesta e il rivestimento della seduta: </p><p>> lavaggio in lavatrice a 30 gradi con centrifuga leggera (400 giri). </p><p>Sfoderare e rifoderare i cuscini della seduta e i poggiatesta non è stato complicato e dopo il lavaggio il tessuto è rimasto identico a prima solo un po' più pulito. </p><p>Non ci sono stati restringimenti e avendo l'accortezza di<b> stendere al sole il tutto, posizionandolo bene</b>, il tessuto non ha visto la necessita di essere stirato, il risultato lo vedete nelle foto di seguito. </p><p><br /></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjuhshwmf_ZiT-gmYNFGJwQT55xQahmZspq9Yakc7_rzPya10HcZwmkWk6Ym4-34jV-LoBClOsSapHdPf6cgW66anonejDD-9mJLweBPRxEyO2uwi3plPSZTXZsjXPyc_pLmzxVmGlEZ5NUMiT3pWxu-Kli-Lv1BDmiQKcs2HM9BYjzVZElq8w" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="800" data-original-width="1280" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjuhshwmf_ZiT-gmYNFGJwQT55xQahmZspq9Yakc7_rzPya10HcZwmkWk6Ym4-34jV-LoBClOsSapHdPf6cgW66anonejDD-9mJLweBPRxEyO2uwi3plPSZTXZsjXPyc_pLmzxVmGlEZ5NUMiT3pWxu-Kli-Lv1BDmiQKcs2HM9BYjzVZElq8w=w640-h400" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjwyFFDvARvzFdzoFWohPb4a9BuMoctGsil3aRtZmGoOGUEpmRCBdpTWequAsfS7tixKcBUGOBp8d6sR2EGmGLbo-o5y9QgXLvb2t7FP8cw5gLgaJEYYuhbD3l6j1ygbo36FyxHgRE8CMflxw7r1K8lt9pENLvBbBrMNxKYAJWRxHVhp5fBY1s" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="800" data-original-width="1280" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjwyFFDvARvzFdzoFWohPb4a9BuMoctGsil3aRtZmGoOGUEpmRCBdpTWequAsfS7tixKcBUGOBp8d6sR2EGmGLbo-o5y9QgXLvb2t7FP8cw5gLgaJEYYuhbD3l6j1ygbo36FyxHgRE8CMflxw7r1K8lt9pENLvBbBrMNxKYAJWRxHVhp5fBY1s=w640-h400" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEji3MX27_mhLv4-ECZ6IP6o57HDGzuTAsy7ILosayeI02vjknJ0eW3_B1QRffqOhe3ArkZdJmQhr90x5XefY9BXuUh6l9wCb9yALUq3LOVlAQFNrVv2jKIqaKYuwcJZNg7whMJnUOBiudPEz9Hyh9jYIZWWtRpM-bKqglKCSlXLRv_CUX6Hxpw" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="800" data-original-width="1280" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEji3MX27_mhLv4-ECZ6IP6o57HDGzuTAsy7ILosayeI02vjknJ0eW3_B1QRffqOhe3ArkZdJmQhr90x5XefY9BXuUh6l9wCb9yALUq3LOVlAQFNrVv2jKIqaKYuwcJZNg7whMJnUOBiudPEz9Hyh9jYIZWWtRpM-bKqglKCSlXLRv_CUX6Hxpw=w640-h400" width="640" /></a></div><br />Come si vede dalle foto il tessuto si apre completamente tramite cerniera e si sfila facilmente. Un po' più faticoso infilarlo dopo lavato, ma niente di troppo impegnativo e il risultato lo vedete qui sotto. Come nuovo! :-)<p></p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgWFyTL6pXlHA0SVAfeZ9YPLksA_1hJvxKcLu6ETIDeOrCau8rsu_7RilS141keHFZ0Z34-UrrfGORf8PApTc7qaXMFS0d3hlGfQcVm80jx1Qv15Bj4UT0y5pUfGTDxOET6OrecR3ZAzDv1pppQlScIaWHlqO2NXM5gnVjw6BrYv4rF0atQUeE" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="800" data-original-width="1280" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgWFyTL6pXlHA0SVAfeZ9YPLksA_1hJvxKcLu6ETIDeOrCau8rsu_7RilS141keHFZ0Z34-UrrfGORf8PApTc7qaXMFS0d3hlGfQcVm80jx1Qv15Bj4UT0y5pUfGTDxOET6OrecR3ZAzDv1pppQlScIaWHlqO2NXM5gnVjw6BrYv4rF0atQUeE=w640-h400" width="640" /></a></div><br /><br /><p></p><p><br /></p></div>oneluluhttp://www.blogger.com/profile/12775544789264163016noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-36106683.post-62913094580702957382022-01-08T10:51:00.025+01:002023-12-06T12:02:44.421+01:00Gli evaporati<p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><i>(Racconti brevissimi)</i><b><br /></b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b> </b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b> </b><img border="0" data-original-height="1028" data-original-width="1600" height="412" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgii54cX4AYUS63_7w35m4jn-xvCJEoTroupAQ1yQhRXA0vRlGSmyAn4zY9e4GNUbe7_me_9TaueLGI0lU4-D8bGv6KKK7JyLF4UA2XLdVgP_0L_Ih8SB7TeEGksok1KeQcheu6jrc1Zenh8hlFR9DHn_jsK3dmtlwMUVksfld58-j994tOVLc=w640-h412" width="640" /></div><p></p><p><i>Aprile 1987.</i> Intervallo in un liceo di periferia (liceo e non istituto
tecnico). E' il primo anno e i ragazzini brufolosi hanno gli ormoni a mille e
le ragazzine, nella maggior parte, sono già donne da un pezzo. C'è Angelica,
dal nome meno azzeccato possibile, formosa, provocante, ma non bella: ha un
viso poco aggraziato e pure il fisico è tracagnotto e non promette bene. Il
branco però non guarda a queste cose, individua la preda, ne intercetta la disponibilità
psicologica e se ne ciba. Lei è consapevole di non essere la più carina del
mondo, gira in compagnia di due gemelle bionde, quelle si carine, Federica e
Silvia (Silvia e Federica), altezzose e chiaramente per nulla disponibili. Sono
tre amiche che portano a spasso sei seni turgidi e sodi, vista l'età. Quel mattino Angelica è per un momento sola in classe, tre
compagni (di cui un ripetente) la circondano, lei ride, loro la
sfottono pesantemente e le ordinano di fargliele toccare, le bocce, lei ride, crede sia
uno scherzo, ma poi passano all'azione: uno la prende da dietro, da sotto
l'ascelle, l'altro per i piedi e il ripetente le infila una mano tra le cosce.
Quello che era iniziato, con tutta probabilità, come uno scherzo, in meno che
si dica si trasforma in un agguato di gruppo. Lei si divincola, ma continua a
ridere,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>sfugge e cade per terra, ma è
bloccata dai tre brufolosi che continuano a toccarla: chi le palpa i seni, che
le strofina la mano mano tra le mutande, chi le tocca il culo. Dura tutto pochissimi
minuti, forse meno di un minuto, ma nel volto della sventurata qualcosa cambia.
Per un momento incrocia lo sguardo di un altro compagno di classe, uno
che lei sa essere un bravo ragazzo, serio, a posto, ma poco figo e poco
rilevante (non hanno praticamente mai scambiato una parola), i loro sguardi si
incrociano per una frazione di secondo e il panico di Angelica si rispecchia in quello
di lui, o meglio, lei, per quella frazione di tempo, può vedere negli occhi di quel
compagno sfigato la sua condizione di carne in pasto a lupi. Si allarma, non è
più la <i>femme fatale</i> delle sue fantasie e del suo desiderio, quel gioco non le
sta più ben (ma non le stava bene nemmeno prima), grida di farla finita, ma i tre la ignorano e continuano a palparla,
come fosse una brutta bambola gonfiabile. Angelica piange, il trucco pesante
perde di consistenza, sbava, riesce infine a rialzarsi furiosa, mentre i tre fuggono dall'aula con i volti sfigurati dal desiderio, nel frattempo entrano le due gemelle che le corrono
incontro.</p><p></p>
<p class="MsoNormal"><i>Trentacinque anni dopo.</i> Il ripetente è stato messo a
lavorare in una delle innumerevoli aziende di famiglia. Quello che tratteneva la
ragazza dal di dietro è quasi finito in riformatorio, ma grazie all'avvocato del
padre ha girato numerosi centri di disintossicazione. Infine il terzo, conclusa in ritardo
la facoltà di economia, passato nell'ala sinistra della contestazione e
dedicatosi alla musica, è finito, come primo impiego, a occupare la poltrona di
responsabile dell'ufficio investimenti di una banca online. Ha così preso casa
in città, ristrutturata e arredata dal
talentuoso architetto gay, amico della moglie. E il ragazzino sfigato? E Angelica? Di loro
si sono perse le tracce, come spariti, evaporati dal mondo di trentacinque anni
dopo.</p>
oneluluhttp://www.blogger.com/profile/12775544789264163016noreply@blogger.com0